Lavoro stressante quello del direttore IT

Secondo una ricerca effettuata da GFI Software il lavoro dei responsabili IT comporta dalle 8 alle 12 ore di straordinari a settimana con conseguente aumento dello stress e mancanza di una vita sociale

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a cura di Paola Saccardi

Secondo la ricerca annuale indipendente svolta da GFI Software, Admin Stress Survey,  resta alto il livello di stress a cui sono sottoposti i responsabili dei sistemi informativi. L'analisi ha preso in considerazione i responsabili IT di aziende britanniche e statunitensi, ma si potrebbe dedurre che anche nel nostro Paese la situazione non è molto diversa.

Gli intervistati hanno rivelato quali siano le principali fonti di pressione lavorativa, confrontandole con quelle di parenti e amici e descrivendo come esse abbiano influenzato la loro vita personale e professionale.

Per rendere l'idea del livello di stress raggiunto dai responsabili IT basta considerare che il 79% sarebbe seriamente propenso a considerare la possibilità di cambiare lavoro a causa del livello di tensione che deve sopportare.

Nonostante ultimamente ci sia stato un miglioramento delle retribuzioni in questo settore non cambia il livello di insoddisfazione, che è cresciuto, rispetto all'analisi effettuata lo scorso anno, del 57%.

Le conseguenze di un lavoro stressante e con molti straordinari possono avere diverse conseguenze, dall'insonnia che non consente di riposarsi in modo adeguato alla mancanza sia di una vita sociale sia di tempo da dedicare alla propria famiglia. 

Secondo un terzo degli intervistati che si occupano della gestione delle risorse informatiche aziendali sarebbe proprio la responsabilità del "dirigere" a causare lo stress e per il 34% si aggiunge anche la mancanza di budget e la difficoltà nel far eseguire il lavoro al proprio staff ai motivi che causano preoccupazione. 

Per questi motivi molti pensano a cambiare lavoro e in particolare nelle aziende tra i 250 e i 500 dipendenti dove  la percentuale raggiunge l'83%, mentre nelle PMI, tra i 10 e i 49 dipendenti, si attesta al 71% la quota di chi pensa di dover cercare un altro lavoro. Sorprendentemente, il lavoratori di aziende con oltre 500 dipendenti sono i più soddisfatti e solo il 60% di loro sta pensando ad un cambiamento di ruolo.