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Nabu: una piattaforma unificata per gestire l'agricoltura smart

Nabu è una startup di Torino che offre una soluzione olistica all'agricoltura sfruttando l'IoT per ottimizzare i processi agricoli.

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a cura di Marina Londei

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La crisi idrica mondiale che stiamo vivendo ormai da diversi anni sta provocando danni ambientali e sociali che non si possono ignorare. In Italia, così come nella maggior parte degli altri Paesi, l'agricoltura è il settore che consuma più acqua e anche quello che ne spreca di più a causa della difficoltà di monitorare efficacemente gli impianti di irrigazione.

È quindi essenziale trovare soluzioni che possano ridurre l'impatto ambientale del settore e migliorare la sostenibilità economica della produzione agricola. In questo contesto si inserisce Nabu, una startup torinese che mira a introdurre un approccio olistico nell'agricoltura per ottimizzare la gestione dell'acqua.

La startup è nata all'interno di una società più grande formata da Magnano Group e Hidrotech con l'obiettivo di aiutare gli agricoltori ad aumentare la produttività dei campi e al contempo ridurre le risorse necessarie e gli sprechi.

Forte dell'esperienza decennale nel settore agricolo maturata da Magnano Group, la startup ha sviluppato una soluzione unificata che consente di reperire facilmente e analizzare i dati relativi agli impianti agricoli provenienti da sensori, stazioni meteo e dai macchinari presenti in campo per ottimizzare le risorse.

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Inserendo le tecnologie IoT nel mondo dell'agricoltura, la startup abilita il controllo e l'attuazione di operazioni quali l'azionamento dell'impianto di irrigazione o la stazione di pompaggio, garantendo anche efficientamento energetico. Tutto ciò è possibile sfruttando un'unica piattaforma di facile gestione, dalla quale accedere a tutte le informazioni riguardo i propri sistemi agricoli.

Andrea Magnano, co-fondatore della startup, spiega che la scelta di sviluppare questa soluzione nasce dal fatto che oggi ci sono molte soluzioni per la smart irrigation e la smart agricolture, ma tutte si occupano solo di una parte delle operazioni, e non dell'intero processo. "La soluzione mette insieme immagini satellitari, dati provenienti da sensori di diversa natura e tutte le piattaforme per il controllo delle attività in campo" spiega Magnano.

La piattaforma di Nabu è una soluzione off-the-shelf adatta a tutte le aziende agricole, di ogni dimensione. La startup mette a disposizione i propri sensori per tutte le aziende che vogliono modernizzarsi ma, a differenza di quelle già presenti sul mercato, il sistema può anche interfacciarsi con hardware già presente in campo per offrire un controllo più completo sulle attività.

La soluzione non si occupa solo di azionare i macchinari e i sistemi agricoli, ma abilita il rilevamento remoto combinando dati satellitari e sensori, utili per monitorare i consumi elettrici o individuare eventuali perdite nelle tubature di irrigazione; ciò permette alle aziende agricole di risolvere il problema non appena si presenta, risparmiando acqua ed elettricità. La tecnologia di Nabu, inoltre, offre anche funzionalità di teleassistenza.

Controllando tutto da un'unica interfaccia, le aziende possono massimizzare la produttività dei campi riducendo al minimo le perdite. Magnano porta come esempio dell'efficacia della soluzione il primo, grande progetto della startup che ha permesso la riduzione dal 90% al 20% dell'inattività dei campi di Canal Sugar, progetto da 880.000 ettari in Egitto, nel giro di soli 7 mesi. 

Da lì il successo di Nabu è stato inarrestabile e ora la startup conta clienti in Africa, Asia e America del Sud con progetti di taglia medio-grande. Negli ultimi anni l'azienda si sta orientando in particolar modo sul mercato statunitense, il quale rappresenta il 60% della smart agricolture.

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La compagnia è attiva anche in Italia, dove opera su segmenti specifici in un'ottica di sostenibilità. L'obiettivo di Nabu è usare la stessa infrastruttura software e hardware per misurare l'impatto ambientale e ridurre l'impronta ecologica.

Utilizzando la stessa sensoristica per monitorare lo stato del terreno nel breve termine è possibile analizzare la salute del suolo anche nell'arco di più anni e redigere degli indicatori che aiutano a gestire i campi in maniera più circolare e sostenibile. Il risultato è una riduzione dell'uso dell'acqua che va a vantaggio dell'intero Paese e aiuta ad affrontare i periodi di siccità.

La soluzione di Nabu unisce IT e OT in una piattaforma di facile installazione e utilizzo che consente di monitorare in tempo reale lo stato della produzione e il consumo di risorse. Il progetto della startup consente alle aziende di avere un approccio più sostenibile all'agricoltura, aumentando la produttività e riducendo lo spreco di risorse risorse.