Perché le big tech continuano a licenziare dipendenti?

Kevin O'Marah, co-fondatore di Zero100, ha evidenziato diversi motivi per cui le compagnie stanno continuando a ridimensionare la propria forza lavoro anche in un momento di prosperità.

Avatar di Marina Londei

a cura di Marina Londei

Editor

Il layoff, ovvero il licenziamento per motivi economici, è un fenomeno che è diventato molto comune negli ultimi due anni. Anche se stanno prosperando sul mercato, molte big tech stanno continuando a licenziare dipendenti in massa: nomi come Amazon, Google, Microsoft e Salesforce hanno annunciato nuovi tagli del personale nel 2024. 

Nonostante siano ben stabilite sul mercato e le loro azioni abbiano un valore sempre più elevato, queste e altre aziende prevedono di mandare a casa nuovi gruppi di dipendenti. Come mai a fronte di continui investimenti sulla tecnologia e progetti di successo queste aziende decidono di proseguire col layoff?

Kevin O'Marah, co-fondatore di Zero100, ha evidenziato diversi motivi per cui le compagnie stanno continuando a ridimensionare la propria forza lavoro anche in un momento di prosperità.

Pexels
business

In primo luogo, le imprese stanno ancora tagliando numerose posizioni nate durante il covid, un momento in cui c'era una vera e propria "guerra" per accaparrarsi i migliori talenti. In quel periodo, spiega O'Marah, c'erano numerosi sussidi da parte dei governi e le aziende stesse sentivano un senso di responsabilità nei confronti dei propri dipendenti, e tendevano così a ridurre il più possibile i licenziamenti.

Le imprese si stanno ancora riprendendo dallo scossone e per farlo devono ristrutturare le operations, il che si traduce in un ridimensionamento quasi obbligato della forza lavoro.

Un altro motivo è che le imprese stanno gettando le basi per accogliere "l'era dell'IA", appena iniziata ma non ancora entrata nel vivo. Molte aziende stanno già raccogliendo i frutti dell'automazione intelligente, registrando un aumento della produttività significativo. 

Se applicata correttamente, l'intelligenza artificiale può ridurre la portata e la quantità di lavoro umano che serve a svolgere un task. Se è vero che il monitoraggio umano sarà necessario e che l'IA non può automatizzare in egual misura qualsiasi tipo di task, è altrettanto vero che questa tecnologia può velocizzare le tempistiche di una mansione.

Il risultato è che, col tempo, serviranno meno persone per svolgere un determinato lavoro, e molte imprese stanno già cominciando a riorganizzare i team.

Pexels
composable business

I licenziamenti ormai vanno visti come una ristrutturazione interna che non viene fatta più una volta ogni tot anni, ma in modo costante man mano che vengono identificati nuovi casi d'uso dell'IA. 

La sfida ora è trovare figure che sappiano adattarsi al nuovo contesto lavorativo, in grado di collaborare con i nuovi sistemi, monitorarli e trarne il massimo beneficio.