Un nuovo percorso di indipendenza per il business di HP Inc

L'ex divisione PPS del vendor prosegue nella propria strategia di canale intensificando la ricerca e sviluppo di nuove soluzioni. Particolare attenzione alle esigenze di flessibilità dell'utenza professionale

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a cura di Loris Frezzato

Un nuovo percorso per la ex divisione di HP focalizzata sui pc e i sistemi di stampa, alias HP PPS, è stato definito nel corso dell'ultima Global Partner Conference, nella quale per la prima volta al canale del vendor sono state indicate le strategie di go to market di quella che nel post separation diventerà HP Inc.

Una nuova realtà, quindi, che si distinguerà dalla divisione Enterprise, la quale prende il nome di Hewlett Packard Enterprise. Nuova ragione sociale e distinzione nelle strategie, occupandosi di mercati differenti e complementari tra di loro, che pare non andrà a stravolgere l'attuale proposizione e strategia, essendo le due divisioni già di fatto operanti da "separati in casa", senza troppo interferire una con l'altra.

Marco Lanfranchi

Marco Lanfranchi, SMB & Channel Director PPS Italy di HP Italia

«Un annuncio fatto davanti a circa 2.000 tra i maggiori dealer di tutto il mondo, ai quali è stata assicurata la continuità nel supporto al canale e una gradualità nella definizione della separazione, in modo da essere il meno impattante possibile nei loro business - dichiara Marco Lanfranchi, SMB & Channel Director PPS Italy di HP Italia -. Mantenendo il Partner Program comune, almeno nelle prime fasi, convinti che sia un programma che assolve in pieno le esigenze dei nostri partner, che già oggi tiene conto delle varie specializzazioni in base al focus business dei singoli partner».

Le focalizzazioni più distinte tra le due nuove realtà, saranno principalmente sulla ricerca e sviluppo, che già ultimamente ha dato forti segnali al mercato, con l'uscita dello Sprout, una macchina che nasce per il mercato consumer ma che sta suscitando curiosità sul mercato business o commercial per le potenzialità che offre «sfatando il concetto che i prodotti belli siano relegati al mondo counsumer e le macchine business debbano per contro essere meno curate nel design - continua Lanfranchi -. Anche le aziende necessitano di strumenti agili, ma con le caratteristiche adatte alle loro esigenze. Il fenomeno del BYOD pare infatti stia iniziando a rallentare, con le problematiche di eterogeneità di device, di sicurezza e di gestione che comportano in azienda, e per questo stanno nascendo dei nuovi prodotti, di semplice uso e curati nel design, facilmente integrabili in un contesto business. Su questo trend, presenteremo otto macchine professionali, sia Windows, sia Android, entrambi con una particolare cura della sicurezza, solitamente non presente nel consumer. L'utenza business non vuole rinunciare alle funzionalità del consumer, ma con la tranquillità di avere a che fare con uno strumento ideato per lavorare in azienda».

Un percorso che HP da tempo percorre, avendo pensato a una linea di pc consumer separata da quella business, volendo quindi passare il messaggio che anche in questo ambito HP torna a investire, e lo fa in maniera specifica sui diversi target, proponendo nuovi prodotti per aprire nuovi canali.

Un esempio è quanto sta facendo sulla parte stampanti Inkjet, con l'innovazione sulla piattaforma del PageWide, ossia una tecnologia che evita di avere le testine in movimento, ma utilizzandone una della stessa larghezza del foglio, sia A4, sia, ora, anche A0. La stessa tecnologia che viene utilizzata per la stampa dei giornali, e che verrà impiegata anche nelle stampanti 3D. Un esempio di sviluppo di una piattaforma che poi può essere declinata in varie direzioni e su vari target di utilizzatori.

«Anche sul fronte delle Laser usciremo con macchine innovative - continua Lanfranchi -. Abbiamo sviluppato un toner diverso da quello finora utilizzato, più piccolo, con polvere più sottile e con punto di fusione basso, consentendo risparmio energetico, la stampa della prima pagina più veloce, e macchine più compatte».

Innovazione che HP sta attuando anche sulla parte dei pc, con prodotti che hanno una particolare cura nel design, più compatti, introducendo nuove categorie, come il succitato Sprout: un all-in-one, dotato di una telecamera "tridimensionale" a più punti, associato a un piano di lavoro, che consente di integrare e digitalizzare oggetti 3D, portandoli di fatto all'interno del pc. Il prossimo passaggio sarà poi l'uscita verso la stampante. Consentendo di spostare e modificare l'oggetto a partire dal piano di lavoro.

«Siamo poi usciti con ben 8 tablet, per l'ambito professionale, in grado di digitalizzare quanto viene scritto su carta, utile per chi prende appunti per lavoro - conclude il manager -. Oltre a questo, abbiamo prodotto i Pro Slate, dei tablet per mercati verticali, come l'healthcare, prodotta con plastiche antibatteriche e sistemi di identificazione dell'utilizzatore attraverso apposite card, lettura dei barcode relativi ai pazienti, con sofisticati sistemi di protezione dei dati, fino alla cancellazione dei dati residenti in caso di smarrimento o furto. Altri modelli, ancora, sono utilizzabili in ambito retail per la preparazione del conto del cliente da parte dei commessi o, nella logistica, dai magazzinieri. Con una gamma completa che va dagli 8 ai 12 pollici».

Macchine disponibili all'interno di uno Show Center presso HP, a disposizione dei clienti e dei dealer, 300 dei quali certificati secondo le categorie Platinum, Gold e Silver, ai quali si aggiunge un gran numero di Business Partner, regolamentati attraverso un programma più light, propedeutico a una crescita verso la certificazione.