Ho parlato di un approccio "il più obiettivo possibile"? Sì, temo proprio di aver fallito. Mai affidare ad un nazi-fan il compito di garantire un giudizio onesto e veritiero. Proviamo allora a fare una cosa diversa, proviamo a trovare una risposta a un quesito che mi tormenta fin dal 1990, ovvero: Ma il protagonista Douglas "Doug" Quaid (Arnold Schwarzenegger) c'è andato davvero su Marte, oppure tutto il viaggio era solo un sogno creato appositamente per lui dalla Rekall?
![Sharon%20Stone%20005[1]](http://www.tomshw.it/data/thumbs/5/6/6/0/sharon-20stone-20005-1-1aed4aaa974c28c0117a7b80dd63f08ac.jpg)
Il film è volutamente ambiguo su questo dettaglio, un'ambivalenza che renderà l'opera del regista olandese meravigliosa e intramontabile, una storia in bilico tra sogno e realtà e che ha creato un dibattito che dura oramai da anni. Anche lo stesso Verhoeven recentemente si è espresso al riguardo tirando in causa addirittura il paradosso del gatto di Schrödinger, ma vale comunque la pena di tentare - se non altro perché è un divertente esercizio intellettuale.
Ci sono quindi due strade da seguire, uguali e contrapposta. Nella prima supponiamo che tutto il film sia nella testa del protagonista, e cerchiamo dunque di prendere in esame i vari frammenti prendendo questo come assunto iniziale. Vedremo quali dettagli confermano o smentiscono tale testi. L'altra strada presuppone di partire dall'ipotesi contraria, che tutto sia reale. Alla fine, forse, scopriremo che una delle due è più convincente dell'altra.
Per fare tutto ciò scandaglierò frame dopo frame l'intero film, pronti? Quindi preparatevi a portare le chiappe su Marte! Si parte.
Tranquilli: contiene spoiler. Moltissimi, splendidi, adorabili spoiler.