Disney userà una IA per correggere le discriminazioni di genere nei suoi film

La Disney ha deciso di impiegare uno strumento basato sul "machine learning", per fare in modo che ogni copione scritto per la compagnia non contenga disparità di genere o discriminazioni di ogni natura.

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a cura di Lorenzo Ferrero

Disney ha deciso di impiegare uno strumento basato sul "machine learning", per fare in modo che ogni copione scritto per la compagnia non contenga disparità di genere o discriminazioni di qualsivoglia natura.

Se pensiamo ai classici Disney e ci mettiamo a sviscerare le loro trame in maniera più approfondita, ci renderemo conto che esse sono piene di sfumature spesso ritenute da pubblico e critica come "problematiche", alcune di queste indicate su social e pubblicazioni come ai limiti del politicamente corretto o anche solo di cattivo gusto. Un esempio di questi concetti "controversi" presenti in particolare nelle pellicole Disney più datate può essere quello legato ad Ariel, la protagonista de "La Sirenetta", disposta a rinunciare alla sua voce per un uomo; o sempre nello stesso film, il testo della canzone "Baciala", che sostiene che il consenso per baciare una ragazza non sia necessario.

Da un altro punto di vista, invece, la compagnia è stata molto progressista, soprattutto con i suoi ultimi prodotti per quanto riguarda le tematiche e le storie incentrate non più sul fascino ammaliante dei vari principi di turno. Disney ha fatto un ulteriore passo avanti per tentare di migliorare questo aspetto, decidendo di impiegare nella analisi degli script dei film una IA chiamata "GD-IQ", che permetterà di analizzare ogni copione e correggere, qualora fossero presenti, pregiudizi di genere.

La creatrice di questo strumento è stata l'attrice vincitrice del premio Oscar Geena Davis, fondatrice del Davis Institute on Gender in Media, un'organizzazione che cerca di educare i creatori di contenuti e il pubblico sull'importanza di eliminare i pregiudizi inconsci nell'industria dello spettacolo. Usando l'IA, la compagnia della Davis ha creato uno strumento che analizza gli script per rilevare la presenza di eventuali pregiudizi di genere, che conta il numero di personaggi maschili e femminili e valuta quindi se la ripartizione è rappresentativa della popolazione effettiva.

Lo strumento, sviluppato presso la University of Southern California Viterbi School of Engineering, viene utilizzato per valutare quanti personaggi fanno parte della comunità LGBTQ +, quanti personaggi sono persone di colore, quanti hanno disabilità e così via.

"Quasi ogni settore della nostra società ha un'enorme disparità di genere, in particolare nelle posizioni di leadership", ha detto la Davis durante il suo discorso in Nuova Zelanda. "Quindi quanto tempo ci vorrà per correggere questa cosa, per raggiungere la parità? Non importa quanto duramente lavoriamo, non possiamo schioccare le dita e improvvisamente metà dei consigli aziendali sono donne. Ci vorrà molto tempo per apportare alcune di queste modifiche".

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