Fragments of the Past: l’artbook narrativo si veste di mitologia

Fragments of the Past è un artbook narrativo che vi trasporta in un mondo immaginario dalla forte connotazione mitologica

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a cura di Stefano Panza

Fragments of the Past è un artbook. Fragments of the Past è un tuffo in un mondo di finzione che pesca a piene mani nell’epica classica. Fragments of the Past è il risultato di un’ispirazione nata da ore e ore di gioco di ruolo intorno a un tavolo. Sono questi tre elementi che caratterizzano l’opera e che, rincorrendosi vicendevolmente, generano un intricato intreccio a formare un mondo che profuma d’antico, di mitologia, di eroi e dei. Il libro, per ora disponibile solamente in formato digitale, è il risultato del lavoro di Massimiliano Nigro, che ne ha illustrato e narrato le pagine abbracciando la filosofia dell’autoproduzione.

Frammenti

Quella che ci propone l’autore di Fragments of the Past non è la classica narrazione con un inizio, uno sviluppo e una fine, ma una sorta di raccolta di sguardi sulla Storia delle civiltà presenti una ben precisa zona geografica: l'immaginario continente di Askedoria. Come dice il titolo stesso dell’opera, Fragments of the Past, è composto da frammenti, stralci di quelli che sembrano essere talvolta saggi, talvolta racconti o trascrizioni di tradizioni orali e che narrano la storia, le usanze, la cultura e i credi religiosi di Askedoria. Il mondo nel quale ci troviamo subito immersi è un ambiente dal sapore mediterraneo, con civiltà che richiamano l’era del bronzo e dove il linguaggio delle opere classiche viene sapientemente utilizzato per raccontarci gli eventi che hanno segnato queste terre.

La proposta di questo libro affonda nelle storie di popoli che lottano per avere un posto nel mondo, e di uomini e donne che con le loro azioni hanno influenzato la storia della propria gente. Tutto è ammantato dal profumo del mito, di gesta eroiche, di incontri tra umani e semi divinità, ma che nella straordinarietà dei loro destini, inciampano nella debolezza dei limiti umani, creando storie di amori e tradimenti, di fedeltà e di sangue. Il libro presenta una struttura narrativa che appunto ci riporta alla mente in modo molto chiaro i poemi e la mitologia classica, ed è evidente l’intento dell’autore di creare racconti che verosimilmente potremmo scambiare con della “vera” mitologia.

Fra tutti gli elementi narrativi inseriti, sicuramente spicca la storia di Diosconis, un principe mercenario che si innamora della bellissima Tumsilt e i loro destini si intrecceranno in una morsa che nessuno dei due avrebbe potuto prevedere.

Profumo antico di un sole cocente

L’impatto iniziale che si ha sfogliando le prime pagine digitali di Fragments of the Past è che ci troviamo di fronte a un’opera che fa della cura stilistica, sia grafica che linguistica, il suo cavallo di battaglia. Chiaramente la parte visiva è quella che tocca per prima i nostri sensi e la potenza immersiva delle illustrazioni raggiunge efficacemente il suo scopo, dandoci in modo chiaro le coordinate per orientarci nel mondo che troveremo poi ritratto nei testi. Le illustrazioni che ricalcano gli affreschi di un tempo passato, le sculture dallo stile ellenistico, le forme umane, tutti elementi che nella nostra testa vanno a comporre l’idea di un mondo fortemente derivato dal mondo classico, di evidente influenza greca, ma con richiami anche alle culture della mezzaluna fertile.

A tutto questo aggiungiamo i colori, principalmente il bianco, il rosso pompeiano e il blu, quest’ultimo forse il colore più presente, che si distribuisce nei limpidi cieli e nelle vastità marine. Colori che vanno a rendere vive delle illustrazioni in cui domina spesso la forte luce di un sole vicino allo Zenith.Il risultato di questa mescola di elementi solletica i nostri sensi facendoci sentire il profumo salmastro del mare, il vento che accarezza la pelle colpita da un sole caldo e deciso e i giochi d’ombra delle ampie vesti che avvolgono corpi statuari.

La modernità che incontra il classicismo

Fragments of the Past è una ricerca e uno studio dello stile classico non solo in termini di struttura narrativa e linguistica, ma prima di tutto visiva. Le illustrazioni sono molto dettagliate e certe illustrazioni di affreschi danno l’impressione che siano effettivamente lì di fronte a noi, contribuendo ad accentuare il senso di verosimiglianza della storia narrata. Ma lo stile classico è in realtà un mix di modernità, di tecniche modellazione e rendering tridimensionale applicato al disegno pittorico, seppur sempre digitale. Il risultato è davvero pregevole e vi capiterà spesso di soffermarmi su alcuni dettagli di una singola illustrazione prima di procedere con la lettura.

Conclusione

Fragments of the Past è un artbook narrativo molto affascinante e dotato di personalità. Sfogliando le sue pagine veniamo subito attirati in un mondo mitologico pregno di dettagli. Le illustrazioni sono davvero ben realizzate, e già da sole sarebbero sufficienti per farci percepire la storia di personaggi e delle popolazioni rappresentate. Lo stile richiama perfettamente l’epoca classica, i colori sono azzeccatissimi e tutto il libro sembra un grande affresco senza soluzione di continuità. Per quanto riguarda il testo che accompagna le illustrazioni, bisogna ammettere che le prime pagine sono forse troppo didascaliche, riprendendo infatti lo stile di libri di storia o resoconti storici, ci si ritrova a leggere dettagli sui confini geografici e usi e costumi delle popolazioni esposti in uno stile didascalico.

Si tratta sicuramente di una scelta voluta, proprio per richiamare uno stile saggistico, e da questo punto di vista il risultato è stato colto in pieno, ma l’impatto iniziale è un po’ freddo. Superato questo piccolo scoglio (si tratta veramente di pochi paragrafi, nulla di cui davvero temere), ci si addentra nella storia dei popoli di Askedoria e l’immersione è totale. L’opera trasuda l’evidente attenzione ai dettagli che l’autore ha dedicato sia ai testi, che alle pregevoli illustrazioni. Un esempio su tutti sono le illustrazioni di oggetti di uso quotidiano delle varie popolazioni, accompagnate da una didascalia esplicativa. Sono piccoli elementi, dettagli, ma che riescono a dare vita e tridimensionalità al mondo che, lo ricordiamo, è completamente frutto di invenzione. Il libro trabocca di informazioni che, essendo esposte tramite frammenti di informazioni, non possono essere sicuramente complete per conoscere approfonditamente il mondo narrato, ma l’autore ha già rivelato che sta lavorando a un secondo volume.