I 6 fumetti da leggere se vi è piaciuto Stranger Things 4

Sentite già la mancanza di Stranger Things? Ecco qui i fumetti da leggere se vi è piaciuto Stranger Things 4.

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a cura di Rossana Barbagallo

Avete visto Stranger Things 4 e, una volta ultimata la visione dell’episodio finale, avete provato un senso di vuoto e smarrimento? Come quando si volta l’ultima pagina di un libro entusiasmante e ci si chiede “cosa farò adesso?”, potrebbe essere accaduto anche a chi, conclusasi la quarta stagione della serie TV Netflix, ha sentito di essere rimasto in sospeso sul filo di un percorso troppo avvincente e incalzante per potersi fermare (sappiamo che qualcuno di voi ha anche avviatoun rewatch completo di tutte le stagioni, non siate timidi ad ammetterlo). Cosa fare, allora, per trovarsi ancora almeno un po’ tra le atmosfere da brivido, avventurose, oscure e misteriose di Stranger Things?

Se vi trovate tra le fila di quegli spettatori che hanno amato Stranger Things 4 e non ne hanno mai abbastanza, potreste trovare anche nel mondo fumettistico titoli di qualità con caratteristiche analoghe al prodotto dei Duffer Brothers: trame memorabili in cui dimensioni alternative, creature mostruose, segreti da svelare e, talvolta, anche dei giovani protagonisti impegnati in pericolose avventure, si avvicendano tra le pagine creando atmosfere che gli amanti di Stranger Things non potranno non apprezzare. Proponiamo dunque un elenco di fumetti che potrebbero far trascorrere più velocemente il lasso di tempo che ci separa dalla già annunciata quinta e ultima stagione di Stranger Things: buona lettura!

I fumetti da leggere se vi è piaciuto Stranger Things 4

Paper Girls

Un gruppo di adolescenti in bici che, dalle strade della propria cittadina, vengono scaraventate in un’altra dimensione (o meglio, in un altro tempo)? Check. Un intrigante e fantascientifico mistero da risolvere? Check. Ambientazione anni ’80 e omaggi alla cultura pop? Check. Uno tra i fumetti da leggere se vi è piaciuto Stranger Things 4 è sicuramente Paper Girls, serie realizzata da Brian K. Vaughan (Saga, Y the Last Man) e Cliff Chiang (Catwoman: Lonely City, Wonder Woman) che nel 2016 è approdata in Italia attraverso BAO Publishing e il cui adattamento televisivo farà il suo debutto su Amazon Prime Video il 29 luglio. Paper Girls è stato definito dallo stesso Cliff Chiang come uno “Stand by Me che incontra La Guerra dei Mondi”, dove l’estetica dei fluorescenti anni ’80 incontra un pericolo alieno che scuote e sovverte quella pacifica quotidianità dove, in realtà, ribollono ansie sotterranee. Un forte omaggio a un periodo storico la cui fascinazione si riverbera ancora prepotente, per la sua cifra stilistica e le sue contraddizioni nascoste in bella vista sotto lacca e neon.

Tutto ha inizio in Paper Girls l’1 novembre 1988: alle prime luci dell’alba, Erin Tien, trasferitasi da poco in una nuova cittadina, sta consegnando giornali a bordo della sua bici all’indomani della notte di Halloween, quando fa la conoscenza di alcune ragazze della sua età. Si tratta di Tiffany, Mac e KJ, ma le ragazze non sanno che, dopo aver stretto amicizia, si ritroveranno immerse in un evento inaspettato e oltre la loro portata: una battaglia tra viaggiatori del tempo che le coinvolgerà loro malgrado. Le “Paper Girls” scoprono infatti l’esistenza di una macchina del tempo, che le trascinerà da un’epoca all’altra mentre dovranno fare i conti anche con due fazioni in lotta. Un salto nel passato per noi, un balzo temporale turbolento tra le ere per le protagoniste di Paper Girls, che tra la freschezza delle illustrazioni e le citazioni alla cultura pop, esalta ed entusiasma.

Gideon Falls

Spaventoso, inquietante, oscuro, spesso psichedelico: è Gideon Falls, di Jeff Lemire e Andrea Sorrentino che da Image Comics ha fatto il suo debutto in Italia nel 2019 con BAO Publishing, attraverso una pubblicazione che quest’anno è giunta al suo sesto e ultimo volume. Jeff Lemire è uno di quegli autori visionari che, oltre a celebri lavori in casa Marvel e DC, è riuscito negli anni a creare anche titoli propri sempre più o meno caratterizzati da derive weird, eerie, inquietanti, laddove la quotidianità umana incontra il mistero, il bizzarro, il grottesco o, come in questo caso, il sinistro. Suoi sono ad esempio Sweet Tooth, Black Hammer, Royal City, Descender e il successivo Ascender. A dare forma alla sua visione horror in Gideon Falls è Andrea Sorrentino, un altro solido nome nel mondo a fumetti di cui è possibile trovare le illustrazioni in diversi numeri di X-Men, Green Arrow, Old Man Logan: la sua è un’arte quasi fotografica, che in Gideon Falls assume forme oniriche, angosciose, lisergiche, destrutturando le tavole in visioni sconvolgenti.

Questa serie a fumetti possiede molti punti in comune con la serie TV Netflix e potrebbe essere interessante per quanti hanno apprezzato Stranger Things 4: l’esistenza di altre dimensioni parallele alla nostra ma profondamente diverse, la minaccia di una creatura spaventosa giunta da un piano alternativo, lo scenario rurale americano entro cui i protagonisti si dibattono per fare luce su un orribile mistero che potrebbe dilaniare l’intera realtà. Gideon Falls prende così l’abbrivio dalle storie di due figure: quella di Norton, un giovane seguito dalla dottoressa Xu per la sua schizofrenia, dedito alla costante ricerca di chiodi e schegge di legno che custodisce febbrilmente; e quella di Padre Fred, parroco che viene trasferito nella cittadina di Gideon Falls per sostituire il suo precedessore. Benché sembri che le loro vite siano slegate, qualcosa di sinistro li accomuna: la minacciosa visione di un grande fienile nero, al cui interno sembra trovarsi un’oscura e maligna presenza. A poco a poco il mistero legato all’edificio svelerà cosa hanno a che fare con esso Norton e Padre Fred, lo sceriffo di Gideon Falls e il fratello scomparso, le costanti e solo in apparenza illogiche ricerche di Norton in mezzo all’immondizia per scovare chiodi e schegge.

Plutona

Quale miglior punto di svolta nel passaggio dall’infanzia all’età adulta di quello in cui avviene un’amara presa di coscienza, segnando una repentina maturazione? È su questo che si interroga Jeff Lemire, che ritroviamo qui anche in Plutona, fumetto realizzato insieme all’illustratrice Emi Lenox, tradotto e pubblicato nel 2016 da BAO Publishing. Plutona è la storia dei sentimenti, delle insicurezze, della ricerca di fondamenti durante l'adolescenza, ma anche il racconto di come questa possa tramontare in poco tempo se l'ingenuità viene soppiantata dalla brutale realizzazione. È però, a nostro avviso, anche uno tra i fumetti da leggere se vi è piaciuto Stranger Things 4: non solo per l'analogia che può essere rintracciata nelle esistenze in conflitto dei giovani protagonisti, qui delineati con un tocco asiatico da Emi Lenox, ma anche per l'atmosfera di mistero che si respira con la scoperta che essi compiono e che fa da base all'intera struttura narrativa.

Plutona è la più forte supereroina tra quelli che difendono Metro City, ma a quanto pare anche i supereroi più potenti non possono sfuggire alla morte. Ne fanno l'amara constatazione cinque adolescenti che un giorno, in un bosco nei pressi della loro scuola, fanno una macabra scoperta rinvenendo il corpo senza vita di Plutona. Cinque giovani che fanno quotidianamente i conti con se stessi e chi li circonda, come ad esempio la ragazzina che non si sente adeguata a causa del suo corpo, o il nerd che viene bullizzato. E che adesso, dovranno anche imparare a metabolizzare un'amara lezione di vita...

Joe il Barbaro

Ancora due artisti geniali, per la nostra carrellata di fumetti da leggere se vi è piaciuto Stranger Things 4: stiamo parlando in questo caso di Grant Morrison e Sean Murphy i quali firmano Joe il Barbaro, fumetto del 2010 che quest’anno Panini Comics ha riportato alla ribalta all’interno della collana DC Black Label. Ci discostiamo qui un po’ dal genere che caratterizza Stranger Things e sconfiniamo nel mondo del fantasy, ma non abbandoniamo completamente la strada dell’avventura, di mondi altri e misteriosi, di pericoli vissuti da giovani coraggiosi a dispetto del loro vissuto sofferto. Un emozionante e serrato roallercoaster che Grant Morrison narra abilmente dimostrando ancora una volta un grande talento nella scrittura di storie dei generi più disparati, in un gioco di citazioni e richiami ai più celebri personaggi della cultura pop. Joe il Barbaro è un fantasy ricco e incalzante, in cui realtà e immaginazione diventano indistinguibili l’una dall’altra, grazie anche alle bellissime tavole di Sean Murphy (Batman, Chrononauts, Tokyo Ghost) dalle chine affilate, irrequiete, vibranti.

Il fumetto di Grant Morrison e Sean Murphy racconta di Joe, un ragazzino di undici anni dalla fervida fantasia e dotato di un grande talento nel disegno, la cui vita però non è esattamente spensierata. Il padre è morto in guerra lasciando lui e la madre senza un soldo, presto entrambi dovranno lasciare la casa in cui vivono a causa di mancati pagamenti e i bulli lo tormentano. Joe soffre inoltre di diabete e non può permettersi di saltare neanche un pasto. È l’improvvisa mancanza di insulina, un giorno, a causargli delle vivide allucinazioni che lo conducono in un altro regno, dove ad accompagnarlo c’è il suo topo Jack nelle vesti di un possente guerriero in lotta contro Re Morte. Ma si tratta davvero solo di questo o il mondo in cui Joe viene catapultato esiste realmente?

Proctor Valley Road

Anche Grant Morrison raddoppia, nella nostra lista di fumetti da leggere se vi è piaciuto Stranger Things 4, con Proctor Valley Road (di cui trovate la nostra recensione qui), firmato insieme ad Alex Child, che coadiuva Morrison alla scrittura, Naomi Franquiz alle illustrazioni e Tamran Bonvillain ai colori. E torniamo qui agli stilemi narrativi che vedono protagonista il gruppo di adolescenti coinvolto suo malgrado in eventi spaventosi e pericolosi, benché ci troviamo all’interno di una cornice differente: quella appartenente agli anni ’70 di una discriminazione di genere più forte e pulsante che mai, delle tensioni causate da quell’insensata guerra del Vietnam che tanto ha acceso proteste e moti di ribellione, delle psichedeliche commistioni tra musica e stupefacenti. Proctor Valley Road descrive così le agitazioni in seno a una società in subbuglio attraverso le “colorate” ansie adolescenziali delle giovani e ribelli protagoniste (ragazze senza un soldo bucato, con sogni, ambizioni e prime cotte). Ma non solo.

August, Rylee, Cora e Jennie scoprono infatti che nella cittadina di Chula Vista in cui abitano, le leggende metropolitane non sono poi soltanto delle “leggende”. Sovversive, determinate, caparbie, le quattro ragazze desiderano ardentemente partecipare all’imminente concerto di Janis Joplin, ma c’è un problema: non hanno un centesimo in tasca. Durante una serata al luna park, sembra però presentarsi una soluzione facile e veloce. Alcuni giovani del posto le avvicinano sperando di arrivare ad un approccio più “ravvicinato”, ma le quattro fanno loro una proposta: spingersi insieme nel cuore oscuro di Proctor Valley Road, una strada su cui aleggiano voci spaventose. Ovviamente il tour esige un pagamento. Ma non poter andare al concerto di Janis sarà per le giovani protagoniste l’ultimo dei loro problemi, quando i ragazzi che si sono addentrati in Proctor Valley Road vengono catturati da una creatura mostruosa per non fare più ritorno...

20th Century Boys

Nella nostra carrellata di fumetti da leggere se vi è piaciuto Stranger Things 4, trova posto anche il manga 20th Century Boys di Naoki Urasawa (Monster, Pluto): piccolo capolavoro che mescola sapientemente thriller e fantascienza, passato e presente, il gioco di alcuni bambini e la minacciosa realtà di quelli che sono diventati adulti. 20th Century Boys è stato pubblicato per la prima volta nel 1999 (nel 2002 in Italia) e recentemente è stato rieditato in una Ultimate Deluxe Edition da Panini Comics; il manga di Urasawa si è inoltre guadagnato diversi elogi, grazie ai premi conferiti agli Eisner, Kodansha, Shogakukan Manga Award e al Festival international de la bande dessinée d'Angoulême.

Un'opera fantascientifica e distopica, misteriosa e spesso inquietante, che prende l'abbrivio nel 1969. All'epoca, un gruppo di bambini si ritrova nel proprio nascondiglio a fantasticare su storie che vengono raccolte in un quaderno, chiamato Libro delle Profezie, riguardanti scenari apocalittici di cui loro sono i protagonisti, salvatori del mondo contro una perfida organizzazione segreta. Nel 1997 i bambini sono diventati adulti. Kenji, in particolare, conduce una vita normale gestendo un minimarket aperto 24h, finché non apprende dell'esistenza di una setta capeggiata da un individuo che si atteggia a messia e che si fa chiamare “l'Amico”: una pericolosa organizzazione che sta mettendo in atto gli eventi raccolti anni prima nel Libro delle Profezie, usato adesso come una Bibbia, e che sta trasformando il gioco di alcuni bambini in una catastrofe mondiale.