Joss Whedon parla di Justice League e delle accuse mosse contro di lui

A cinque anni dall'uscita nelle sale, Joss Whedon parla di Justice League e delle accuse mosse contro di lui.

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a cura di Domenico Bottalico

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In una serie di bizzarri incroci e avvenimenti, circa 5 anni dopo essere arrivato effettivamente nelle sale, Joss Whedon ha parlato di Justice League ma soprattutto delle accuse mosse contro di lui da Ray Fisher (l'interprete di Victor Stone/Cyborg) corroborate da Gal Gadot (Diana/Wonder Woman) e da altri attori che avevano in passato collaborato con lui alla realizzazione di Buffy - L'Ammazzavampiri fra cui Charisma Carpenter, Amber Benson e Michelle Trachtenberg. Accuse che erano coste al regista e sceneggiatore il suo lavoro alla serie TV The Nevers in lavorazione per HBO Max.

Joss Whedon parla di Justice League e delle accuse mosse contro di lui

In realtà tutto iniziò nel 2020 quando Ray Fisher che accusò Whedon di un comportamento assolutamente poco professionale, volgare e abusivo nei confronti del cast e della crew del film. Accuse che trovarono riscontro in quelle di Gal Gadot che rivelò come il regista l'avesse minacciata di stroncare la sua carriera e di oltre una dozzina di attori e attrici che, lavorando nel corso degli anni con lui, avevano subito trattamenti simili.

Il tutto portò ad una investigazione interna alla Warner Bros., che ha coinvolto anche i produttori esecutivi Geoff Johns e Jon Berg nonché i Toby Emmerich e Walter Hamada presidenti di Warner Bros. Pictures Group e DC Films, che si concluse con provvedimenti interni che portarono poi ad una girandola di poltrone e ruoli e a una virata più o meno stabile nella produzione delle pellicole dedicate agli eroi DC.

Joss Whedon ha concesso, a sorpresa, una intervista al prestigioso NYMag per parlare di Justice League, pellicola che venne chiamato a completare dopo l'abbandono di Zack Snyder a causa della tragedia famigliare che lo colpì durante le riprese, e delle accuse mosse contro di lui.

Il regista ha subito contestato questa informazione sostenendo che fu contattato direttamente da Warner Bros. per "aggiustare" Justice League. Gli studios avevano perso fiducia nella visione di Snyder ed il lutto famigliare fu soltanto un pretesto per esautorarlo. Riguardo alle accuse poi Whedon ha parlato di una vera e propria campagna per screditarlo iniziata non sa bene da chi ma portata avanti in nome di Zack Snyder.

Whedon non ha risparmiato nessuno. Incalzato sulle accuse di razzismo e di aver "sbiancato" Ray Fisher in post-produzione, il regista ha etichettato il giovane attore come "un bugiardo e un maligno, una brutta persona e un pessimo attore". È questo il motivo per cui il personaggio di Cyborg è stato tagliato nella versione cinematografica, perché non aveva molto senso logicamente, dice il regista, e perché nei test screener non aveva colpito nessun tipo di pubblico.

In maniera professionale, ha rivelato Whedon, ha parlato più volte con Fisher per modificare il personaggio durante le riprese aggiuntive, discussioni professionali ed amichevoli che però non hanno portato a nulla. Il regista ha spiegato poi che voleva solo che gli attori si attenessero al copione anziché improvvisare (uno degli aspetti più caldeggiati da Zack Snyder) cosa che ha portato ad un massacrante prolungamento delle riprese e scontri molto accesi con tutti i protagonisti definiti "un gruppo di maleducati".

Il regista ricorda che Gal Gadot l'aveva apostrofato dicendogli di non sapere come dirigere un film di supereroi, affermazione a cui era seguita una lunga discussione che, sempre a detta del regista, "potrebbe essere stata fraintesa dall'attrice la cui lingua madre non è l'inglese".

Affermazioni forti di Joss Whedon che non ha colto l'ironia della questione: internet lo aveva osannato negli anni '90 e internet l'ha affossato parecchie decide di anni dopo. Rimane il fatto che la versione di Zack Snyder è poi un uscita su HBO Max raccogliendo ampi consensi di critica e pubblico mentre proprio recentemente anche Ben Affleck si era unito al coro delle lamentele definendo "una esperienza orribile" le riprese aggiunte con Whedon.