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La Fortezza, di Joann Sfar e Lewis Trondheim: la recensione del fantasy-umoristico

Un'opera monumentale, giunta finalmente in Italia grazie a BAO Publishing: La Fortezza, giunta al suo terzo volume. Ve ne parliamo qui.

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a cura di Rossana Barbagallo

In sintesi

Giunta in Italia al terzo volume, La Fortezza Vol. 3 - L'Alba dei Tempi, vi parliamo qui della serie a fumetti di Joann Sfar e Lewis Trondheim.

Una fortezza popolata da mostri in cui gli avventurieri si inoltrano senza fare ritorno; un papero che non ha mai combattuto in vita sua, armato di una spada che non può essere sguainata; un drago vegetariano che non può uccidere nessuno che lo abbia insultato per primo; e un guardiano del castello dal passato misterioso, la cui fortuna poggia sulla moltitudine di mostri al suo servizio. La Fortezza è l'opera pressoché monumentale di Joann Sfar e Lews Trondheim, giunta alla pubblicazione del suo terzo in volume in Italia grazie a BAO Publishing: una serie a fumetti di genere fantasy-umoristico che si propone come un progetto ambizioso, e con buone ragioni.Abbiamo letto l'ultimo volume de La Fortezza pubblicato da BAO e vi spieghiamo qui come questo rappresenti a nostro parere una vera innovazione nel mondo fumettistico, oltre che elencarvi le ragioni per recuperare i volumi precedenti.

La Fortezza, finora

L'opera a fumetti di Joann Sfar e Lewis Trondheim è stata pubblicata in Francia in 36 uscite, tra il 1998 e il 2014, nonostante nelle intenzioni degli autori vi fosse la volontà di comporne addirittura 300. Essa è giunta in Italia a partire dal 2019, grazie alla pubblicazione da parte di BAO Publishing, che raccoglie per la prima volta il corpus di Sfar e Trondheim in 6 grandi volumi cartonati (il cui genere è indicato dall'editore com Cappa e Spada e Sfiga, non casualmente). La pubblicazione è giunta quest'anno al terzo volume ed è così attualmente così composta: La Fortezza Vol. 1 - Zenit, La Fortezza Vol. 2 - Crepuscolo e La Fortezza Vol. 3 - L'Alba dei Tempi. Ciascuno di essi si colloca in un arco cronologico definito, raccontandoci le vicissitudini dei protagonisti ad esempio durante la loro gioventù o spostandosi al contrario avanti negli anni, focalizzandosi sulle catastrofi e gli eventi futuri.

Il primo volume della monumentale serie, La Fortezza Vol. 1 - Zenit, ci presenta il famigerato luogo popolato da mostri che si staglia all'orizzonte su Terra Amata e da il titolo all'opera. Nera e minacciosa, la Fortezza, più che un castello terrificante è una vera e propria azienda che basa il proprio business su una clientela particolare: gli avventurieri che si inoltrano nelle sue sale infestate da creature spaventose, attratti dalla promessa di indicibili tesori, salvo poi lasciarci le penne alimentando il mito di un luogo inespugnabile e ricolmo d'oro. A condurre l'azienda, il Guardiano che si arricchisce accumulando gli averi degli avventurieri morti, aiutato nell'impresa da Horus, un condor necromante, il mago Alcibiade, e Marvin, un drago rosso vegetariano che fa loro da guardia del corpo. A essi si unisce suo malgrado Herbert, un papero goffo e sbadato che si ritrova tuttavia a indossare il cinturone di una spada maledetta, la quale non può essere sguainata se non vengono prima compiute tre gesta eroiche e che evoca i precedenti possessori dall'aldilà, qualora toccata.

La Fortezza è ovviamente il filo conduttore di tutta l'opera, benché nel secondo volume assistiamo al suo declino in avvenimenti futuri che vedono ancora una volta protagonisti Herbert, Marvin e nuovi comprimari del mondo in cambiamento in cui vivono, ormai anziani. Nel terzo volume da poco pubblicato, La Fortezza Vol. 3 – L'Alba dei Tempi, ne vediamo invece la sua graduale evoluzione: scopriamo qui infatti le origini del Guardiano, ovvero Giacinto, dalla sua giovinezza all'età matura, impegnato nella sua doppia vita. Di giorno, ricco figlio di un casato nobiliare; di notte, vigilante mascherato innamorato di un'assassina. Giacino diviene quindi l'erede di un castello che, complici i suoi amici dai tempi dell'università Horus e Alcibiade, inizierà a popolarsi sempre più di strane creature e guardiani spaventosi, e per questo finirà per essere ampliato nel corso degli anni per stagliarsi, infine, come la minacciosa Fortezza di cui tutti parlano.

Fantasy e humor (anche black)

Abbiamo avuto l'occasione di leggere uno dopo l'altro i 3 volumi pubblicati da BAO Publishing in una raccolta progettata con gli stessi autori, e ciò ci ha permesso di cogliere l'evoluzione del mondo fantasy-umoristico creato da Joann Sfar e Lewis Trondheim, fino all'ultima pubblicazione, La Fortezza Vol. 3 - L'Alba dei Tempi. La Fortezza racconta di un mondo fantasy, in cui magia, mostri, creature mitiche, guerrieri e alchimisti intrecciano i propri percorsi generando un magnifico caos. Da quella che in apparenza è un'impresa ordinata con capi e dipendenti, un business model e addirittura riunioni volte a studiare le migliori strategie di marketing, la Fortezza diventa un luogo di avventure non solo per quanti osano addentrarvisi con esiti fatali, ma anche per gli stessi abitanti. La presenza del buffo e impacciato Herbert sembra infatti stravolgere la "mostruosa" routine della Fortezza con il suo fare fallibile e umano, senza peli sulla lingua seppur goffo e pasticcione. Sembra essere lui il sassolino che crea la valanga, lasciando aprire anche gli altri protagonisti: oltre che cacciare tutti in un mare di guai trovandosi nei panni di eroe improvvisato, Herbert si presenta a noi e ci presenta anche la psicologia dei suoi comprimari.

La Fortezza riesce così in un compito tutt'altro che semplice, ovvero rappresentare lo spessore psicologico, le motivazioni, la complessità dei personaggi, pur mantenendo una vena umoristica costante (con i suoi alti e i suoi bassi) per la quale non ci si aspetterebbe che un fumetto possa essere tanto consistente. L'effetto è assicurato: impossibile non provare affetto per Herbert, Marvin, Horus, Alcibiade, persino lo stesso, cattivissimo Guardiano. Non è semplice riuscire a creare un legame tra lettori e personaggi, ma Sfar e Trondheim riescono nella missione, benché i toni de La Fortezza cambino col proseguire della sua storia.

I primi racconti de La Fortezza risultano infatti maggiormente carichi di humor, gag, battute sarcastiche, goliardici turpiloqui, resi più divertenti dal fatto che a recitarli siano attori dalle fattezze antropomorfe e quindi piuttosto buffe. Con il progredire dell'opera questi elementi sembrano cedere però il passo a un cinismo più marcato e a humor nero, accompagnati da immagini più crude (sebbene mai troppo realistiche). Giunti a La Fortezza Vol. 3 – L'Alba dei Tempi la linea demarcata con le prime storie del volume principe si è fatta quindi più sfumata: non mancano sequenze tutte da ridere e la goffaggine che prima era tutta di Herbert si è trasferita adesso in parte su Giacinto, con risultati comici. Sembra però che la trama di fondo abbia avuto il sopravvento sormontando l'umorismo con i suoi momenti di azione, macchinazioni e seduzione dal gusto più serioso (vedi ad esempio ne La Fortezza Vol. 2 – Crepuscolo la tragica storia di Marvin). Iniziare a leggere La Fortezza trovandoci dentro un carico di divertimento, per poi giungere a un intreccio più maturo i cui toni umoristici si sono un po' affievoliti, potrebbe ridurre in qualcuno l'affezione che si era venuta a creare.

Un fatto però è inequivocabile: La Fortezza mantiene sempre alto il suo carico di coinvolgimento. I suoi racconti sono tutti uno più avvincenti dell'altro; le sue avventure, che lanciano i protagonisti in un caos di combattimenti, sortilegi e intrighi, entusiasmano e creano dipendenza. Benché La Fortezza non mantenga sempre la promessa di configurarsi come un fantasy-umoristico, riesce tuttavia a tenere costante la sua atmosfera avventurosa e piena d'imprevisti che ci lascia, pagina dopo pagina, desiderosi di andare avanti e scoprire in quale altro guaio si siano cacciati i protagonisti. Saltare, poi, da un nodo temporale a un altro in ciascun volume amplia la conoscenza dei personaggi riguardo al loro passato, persino alle loro sorti future, senza quindi creare quel distacco che potrebbe frammentare l'attenzione se fossero introdotti troppi nuovi volti.

Una Fortezza di artisti

Joann Sfar e Lewis Trondheim hanno pubblicato la loro opera a partire dal 1998 proseguendo poi nel corso di diversi anni: in questo frangente si sono avvalsi di volta in volta della collaborazione con numerosi artisti diversi. La maggior parte dei racconti, tuttavia, è raccontata attraverso i disegni degli stessi Sfar e Trondheim, con uno stile cartoonesco che non perde troppo tempo nello sfoggio di tecnica e lascia che le colorazioni siano uniformi e senza sfumature, caricando i personaggi di espressioni sopra le righe e movimenti esagerati. Uno stile che si sposa con la storia delineata, un'epopea fantasy dal forte humor, e che in qualche modo stabilisce la linea su cui gli altri illustratori non potranno fare a meno di basarsi, pur con i loro tratti specifici. Abbiamo così ad esempio il talentuoso Boulet, che tuttavia aggiunge alle illustrazioni de La Fortezza un pizzico di realismo in più e un maggiore volume alle forme, con lui più morbide e arrotondate seppur sempre piuttosto caricate.

Più avanti, all'interno de La Fortezza Vol. 2 – Crepuscolo, vi sono anche i fumettisti Andreas (dal tratto molto simile a quello di Trondheim e per questo molto divertente) e Blanquet (dalle illustrazioni più plastiche e corpose, ma anche leggermente più statiche). La collaborazione prosegue poi con Christophe Blain, il quale arricchisce i suoi disegni di ombreggiature e chiaro-scuri, mentre Jean-Emmanuel Vermot-Desroches ne approfitta per inserire numerosi dettagli, oltre che un accentuato antropomorfismo che rende i volti dei personaggi più vicini all'espressività umana. L'illustratore Blutch non teme invece di calcare la mano con tratti pesanti e figure meno definite, ma non per questo non è in grado di comunicare azione e dinamismo. Christophe Gaultier, infine, è colui che si avvale di una sorta di maggiore realismo, che seppur risulti tecnicamente apprezzabile, appesantisce però in una certa misura la narrazione.

Non che Joann Sfar e Lews Trondheim non siano tornati a disegnare: li ritroviamo anzi anche nel secondo volume, seppur con stili e tecniche diverse. In certi passaggi è possibile rintracciare infatti una sorta di abbandono del tratto cartoon in favore di uno più tridimensionale e ombreggiato, in grado di trasmettere anche le cupe atmosfere di determinate sequenze. Si tratta insomma di un eccellente esempio di come la collaborazione tra artisti diversi possa creare una positiva sinergia nonostante gli stili piuttosto differenti, tratteggiando gli stessi soggetti con illustrazioni che comunicano anche punti di vista diversi della storia narrata, che si parli di questo o quel protagonista specifico. Una storia a metà tra fantasy e umorismo, tra goliardia e tragedie, tra intrighi nell'ombra e avventure scanzonate. La Fortezza ha tutto ciò che serve e anche di più: non possiamo più farne a meno.

Voto Recensione di La Fortezza



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Fantasy e humor si incontrano in uno sposalizio fortunato;

  • - Personaggi caratterizzati con maestria;

  • - Divertimento, anche tanto black humor, ma soprattutto tanto coinvolgimento;

  • - Illustrazioni caricate, divertenti, dagli stili differenti ma unici

  • - Epoche diverse, che raccontano l'evoluzione dei personaggi e della stessa Fortezza

Contro

  • - Non sempre la promessa umoristica viene mantenuta;

  • - A volte viene dato troppo spazio a cinismo e black humor

Commento

Opera monumentale finalmente raccolta in volumi di tutto rispetto, La Fortezza giunge alla pubblicazione in Italia del suo terzo volume La Fortezza Vol. 3 - L'Alba dei Tempi, conducendoci alle origini del nero e minaccioso castello popolato da mostri. Questo terzo libro della serie a fumetti è il tassello seguente e attesissimo di un'opera che crea letteralmente dipendenza: un'epopea di stampo fantasy-umoristico che, seppur non mantenga costante la promessa di gag e divertimento, caratterizza con spessore i suoi protagonisti e fornisce una narrazione avvincente a tal punto che è difficile staccarvisi. La Fortezza chiama poi a sè, anche stavolta, diversi artisti impegnati nella realizzazione di soggetti che è impossibile non amare, disegnati con stili differenti capaci di trasmettere varie sfaccettature narrative. In trepidante attesa dei prossimi volumi.

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