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L'uomo vestito di nero: leggere King in modo nuovo

L'uomo vestito di nero, racconto di King, torna in una nuova edizione di Sperling & Kupfer che ne racconta la genesi e le ispirazioni.

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a cura di Manuel Enrico

In sintesi

L'uomo vestito di nero, racconto di King, torna in una nuova edizione di Sperling & Kupfer che ne racconta la genesi e le ispirazioni.

È incredibilmente affascinante quando un autore ci porta a vivere il processo creativo da cui scaturisce una sua opera. Una condivisione che rafforza quello strano e incredibile rapporto che si intreccia tra narratore e lettore, anzi Fedele Lettore, come il buon vecchio Stephen King ha ribattezzato amichevolmente i suoi ammiratori. Ed è proprio di un racconto del Re del Terrore, L’uomo vestito di nero, che recentemente Sperling & Kupfer ha mostrato la genesi, racchiusa in volume di poche pagine, impreziosito dai suggestivi disegni di Ana Juan.

Pubblicato per la prima volta all’interno di Tutto è fatidico, L’uomo vestito di nero ha vinto degli importanti riconoscimenti, ma questa riedizione, oltre a consentirci di rileggere una delle storie più avvincenti di King, ci mostra il dietro le quinte di questa short story.

L'uomo vestito di nero, incontro con il Diavolo

Avere uno sguardo privilegiato nella mente di uno dei nostri scrittori preferiti, soprattutto se particolarmente prolifico come King, è una bella sensazione. Già qualche tempo fa il nostro Jacopo, in un suo Storie senza Metodo, ci aveva guidati in una bella disanima della genialità del romanziere americano, ma dobbiamo concedere a L’uomo vestito di nero di avere quel tocco personale in più, considerato che è lo stesso King a svelarci come è nato questo racconto:

“Un giorno parlavo con un amico, e durante la conversazione mi ha detto che suo nonno era convinto di avere incontrato il Diavolo nel bosco, agli inizi del ventesimo secolo. Il nonno del mio amico diceva che il Diavolo era uscito dal bosco e aveva iniziato a parlargli proprio come un uomo qualunque”

Leggendo il racconto, è innegabile che questo strano e inquietante aneddoto ha solleticato la fervida immaginazione di King. Nel dare vita alla sua versione di questo peculiare incontro, infatti, King si lascia suggestionare dall’atmosfera rurale dei primi del ‘900, ricreando uno spaccato di un’America perduta e poco nota, che compare spesso nelle sue produzioni. È un legame che lo scrittore del New England ha con le sue radici, che si insinua sia nei racconti brevi, dove eccelle in modo unico come dimostrato da raccolte come Quattro dopo mezzanotte o il recente Se scorre il sangue, che nelle sue opere più ampie, da It a L’ombra dello scorpione.

Ma non è solo il racconto del mai troppo ringraziato amico ad avere ispirato King. Per stessa ammissione dello scrittore L’uomo vestito di nero è nato come omaggio del romanziere americano a un’altra figura centrale della cultura letteraria americana: Nathaniel Hawthorne. Nome a cui King deve molo, in termini di ispirazione, e il cui racconto Il giovane signor Brown ha rappresentato un punto di partenza per la nascita de L’uomo vestito di nero. Un legame familiare che viene esaltato dall’edizione di Sperling & Kupfer, che affianca al racconto breve di King, dopo una sua breve presentazione, la short story di Hawthorne.

Intento che non si propone come un paragone tra due opere, quanto di esaltare entrambi i racconti, mostrando la genesi dell’opera di King e l’evoluzione della narrativa di Hawthorne come forza ispiratrice per le generazioni di scrittori.

King ci riporta in una dimensione rurale perfetta, contestualizza la sua storia in una manciata di paragrafi, quasi ricreando una cartina della zona geografica in cui avverrà questo strano incontro. Definito il contesto, passa a delineare il protagonista, lavorando magnificamente sulla sua caratterizzazione emotiva, facendola scaturire da una tragedia, la morte del fratello maggiore, che ha segnato profondamente Gary.

Please let me introduce myself

Durante un pomeriggio, il ragazzo si addentra nel bosco per andare a pesca. Inutili le raccomandazioni dell’apprensiva madre, per Gary la ricerca del posto perfetto per gettare la lenza diventa un’avventura che lo porta al limitare del bosco, dove incrocerà la strada di una figura che segnerà profondamente la sua esistenza: il Diavolo in persona.

La forza de L’uomo vestito di Nero è la perfezione con cui King riesce a ritrarre l’incredibile dialogo tra Gary e il Diavolo. Il racconto viene impostato come una memoria di un Gary invecchiato, oramai anziano e con la sensazione sia vicina, in cui l’uomo adulto rivanga un ricordo che sembra immaginazione, ma le cui conseguenze hanno segnato la sua vita, arrivando infine a trasformarsi in un’ansia in visione della morte incombente.

Lo stile di King è inconfondibile, e L’uomo vestito di nero è puro King. Il modo in cui viene ritratto ogni dettaglio con l’attenzione necessaria a trasmettere un senso di credibile irrealtà, lasciando emergere la disperazione del giovane Gary contrapponendola alla perfidia del Diavolo, messo in scacco da un giovinetto che pagherà la sua furbizia con gli incubi per il resto della sua vita. In questa edizione di Sperling & Kupfer contribuiscono anche i disegni di Ana Juan, che riesce a cogliere al meglio le sfumature emotive della storia di King.

Leggendo L’uomo vestito di nero in questa edizione, si riesce ad apprezzare al meglio l’intensità del racconto di King. Al punto che sembra incredibile leggere che l’autore non fosse convinto del suo operato:

“Il prodotto finito mi sembrava un banale racconto folkloristico scritto in uno stile alquanto piatto, di certo lontano mille miglia dall’opera di Hawthorne che tanto amavo. Quando il New Yorker mi ha chiesto di pubblicarlo, sono rimasto sconvolto”

Fortunatamente, la poca fiducia di King per L’uomo vestito di nero è stata ampiamente smentita dal successo avuto dal racconto, vincitore di premi letterari e molto amato dai Fedeli Lettori. Una passione che è stata ricompensata da questa bella edizione di Sperling & Kupfer, che non solo ripropone il racconto affiancandolo a una delle sue ispirazioni, ma ne offre una visione unica grazie a immagini emozionanti e perfette interpreti delle tematiche care a King.

L’uomo vestito di nero è uno splendido racconto di King, che oggi possiamo conservare nella nostra libreria in un’edizione imperdibile.

Voto Recensione di L'uomo vestito di nero



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - L'uomo vestito di nero è uno dei racconti più appassionanti di King

  • - Edizione che arricchisce l'esperienza del lettore con la genesi del racconto

  • - Illustrazioni di Ana Juan perfette

  • - Prezzo in linea con lo scopo dell'edizione

Contro

  • - Non pervenuti

Commento

Sperling & Kupfer pubblica L'uomo vestito di nero in un'edizione intrigante, che unisce al piacere della lettura di uno dei migliori racconti di King la bellezza della scoperta della nascita della storia. Il tutto impreziosito dalle illustrazioni di Ana Juan, che offre una visione emozionate della trama di King.

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