She-Hulk svela l'origine degli Hulk

La prima puntata di She-Hulk: Attorney at Law spiega l'origine degli Hulk

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a cura di Manuel Enrico

Quando venne creato Hulk, come molti altri personaggi del primo periodo della Casa delle Idee anche il Gigante di Giada vide nella scienza la sua origine. L’esplosione di una bomba con conseguente irradiatamento di raggi gamma trasformò lo scienziato Bruce Banner in Hulk. Questa origine è stata, con le dovute rivisitazioni, traslata anche nel Marvel Cinematic Universe, ma è solo con l’uscita della serie dedicata a Jennifer Walters, She-Hulk: Attorney at Law, che sono svelato le vere origini degli Hulk.

La prima puntata di She-Hulk: Attorney at Law spiega le origini degli Hulk

Tornando per un attimo al contesto fumettistico, la scelta di vedere nella scienza, o meglio pseudo-scienza, l’origine dei poteri dei propri personaggi era stata una dei marchi di fabbrica della Marvel. Raggi cosmici, ragni radioattivi o raggi gamma, l’importante era la presenza di un plausibile elemento scientifico, che non veniva mai approfondito per non dare adito a eccessive spiegazioni e rimanere nel campo del fantastico. Quando Hulk fece la sua comparsa nei comics Marvel, la scienza era ancora alle prese con le prime teorie sui pericoli dell’esposizione alle radiazioni, condizione che consentì di potere dare vita a un personaggio come il Gigante di Giada senza troppi pensieri. E non diversa fu l’origine di She-Hulk, dove una semplice trasfusione effettuata da Bruce per salvare la vita di Jennifer Walters, trasferisce parte dei suoi poteri alla cugina. Ovviamente, anche in questo caso non dobbiamo scendere nei dettagli dell’ematologia e fidarci di quanto raccontato da Stan Lee, tenendo però presente un aspetto importante: fumetti e Marvel Cinematic Universe si muovono su piani diverse.

Come il Marvel Cinematic Universe, infatti, ci sono occasioni in cui si vuole provare a dare maggior concretezza a queste origini, come si è cercato di fare con il primo episodio di She-Hulk: Attorney at Law. Mantenendo un’origin story simile a quella fumettistica, Jennifer Walters (Tatiana Maslany) assume i suoi poteri entrando in contatto con il sangue del cugino Bruce Banner (Mark Ruffalo), dopo un incidente. Contrariamente a Banner, che ha impiegato anni a dominare il brutale Hulk, Jen non ha una seconda personalità che si manifesta durante la trasformazione, ma preserva la propria coscienza anche nella sua versione Hulk. Cosa è successo di diverso? Una prima spiegazione possiamo già trovarla in Avengers (2012).

Quando Tony Stark e Bruce Banner condividono un laboratorio a bordo dell’helicarrier dello S.H.I.E.L.D., in una conversazione Stark fa presente che la dose di radiazioni gamma assimilata da Banner non avrebbe dovuto mutarlo in Hulk, ma avrebbe dovuto ucciderlo. Un dettaglio che viene liquidato rapidamente da Banner, che più poeticamente vede la comparsa di Hulk come la sua salvezza, ma che getta i semi della nascita degli Hulk, concretizzata proprio in She-Hulk.

Dopo che Jen viene contaminata dal sangue di Banner, lo scienziato cerca di spiegarle come mai i due siano differenti, nel loro rapporto con la proprio doppia natura. La spiegazione di Banner, sempre nei confini della pseudo-scienza, è che i loro organismi sintetizzino in maniera diversa l’irradiamento gamma, grazie a delle peculiari predisposizioni genetiche. Spiegazione che aiuterebbe anche a concepire la nascita di Abominio, l’alter ego mostruoso di Emil Blonsky (Tim Roth), che dopo l’apparizione in L’Incredibile Hulk (2008) tornerà proprio in She-Hulk.

È interessante notare che in questa occasione si fa nuovamente menzione a ‘rari fattori genetici’, aspetto che dopo la presenza della parola ‘mutazione’ in Ms. Marvel sembri voler nuovamente fare riferimenti a quella genetica che è essenziale per l’introduzione nel Marvel Cinematic Universe degli X-Men, i mutanti marveliani. Ora, pare difficile credere che le mutazioni e i mutanti siano così brutalmente utilizzati nel Marvel Cinematic Universe nel ruolo di deus ex machina per spiegare aspetti poco importanti, tuttavia non si può negare che anche la spiegazione data da She-Hulk sull'origine degli Hulk, ossia una rara combinazione di fattori genetici in relazione all’esposizione ai raggi gamma, sia un’ennesima menzione alla rilevanza della genetica nel Marvel Cinematic Universe

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