Spire ed espansione Strata: intervista a Grant Howitt e Christopher Taylor

Spire: La Città deve Cadere torna a PLAY 2022 con la prima ristampa insieme a Strata, la prima espansione: ne abbiamo parlato con gli autori.

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a cura di Valentino Cinefra

I giocatori più esperti ricorderanno Spire, il gioco di ruolo fantasy punk. Edito da Isola Illyon Edizioni per l’Italia, Spire tornerà a PLAY 2022 in una versione rivista e corretta accompagnato da Strata, la sua prima espansione. Strata ha lo scopo di approfondire l’esperienza nel mondo di Spire esplorando nel dettaglio tutti i quartieri, ma anche luoghi sinora sconosciuti, storie non ancora raccontate e poteri celati pronti per essere svelati dai Drow più coraggiosi, animati dal desiderio di cambiamento e rivoluzione.

Un bel manuale cartonato di 240 pagine disponibile a partire da questi giorni per i partecipanti a Play Festival del gioco 2022 ,  che contiene:

  • Due nuove classi giocabili: l’Inchiostraio e l’Agente Ombra, capace di cambiare identità a suo piacimento
  • Una sezione dedicata alla conoscenza dei quartieri più ricchi e più poveri di Spire
  • Nuove armi ed equipaggiamenti
  • Nuovi Avanzamenti extra per i personaggi
  • Dieci nuove avventure pronte da giocare

Per rinfrescarvi la memoria su Spire (che probabilmente vorrete comprare dopo aver letto questo articolo), scoprirne i segreti e sapere cosa aspettarvi da Strata, abbiamo approfittato della loro presenza durante la manifestazione ed abbiamo intervistato i due autori: Grant Howitt e Christopher Taylor. Grant Howitt è noto per i suoi celebri One-page RPG, è co-autore di Hearth: The City Beneath (gioco di ruolo vincitore di 7 Ennie Awards) ed ovviamente Spire: La città deve cadere. Christopher Taylor è il suo partner in crime, autore e appassionato di giochi di ruolo inquietanti, che usa per giocare come se fosse in un MMO quando è lontano dal suo computer.

Spire e Strata a PLAY 2022: intervista agli autori

Abbiamo chiesto a Grant Howitt di descrivere con una sola parola, visti i suoi one page, Spire e, con poca sorpresa, ha scelto: oscuro.

Un gioco per cui, se avete bisogno di ispirazione dai videogiochi preferiti di Christopher Taylor, potreste giocare Planescape Torment, perché Spire è strano allo stesso modo e pieno di personaggi non giocanti. Per l'estetica, invece, recuperate Dishonored. Per omicidi e vibrazioni inquietanti, The Council (un gioco punta e clicca del 2018).

Spire: La Città deve Cadere è un gioco già peculiare a partire dal suo nome. In particolare il sottotitolo, che è la prima cosa che colpisce del gioco. Ma gli autori come sono arrivati a questo nome così forte?

«Avevamo bisogno di un sottotitolo da mettere in prima pagina perché sembrava un po' scarso. Penso che l'abbiamo aggiunto il giorno prima della campagna Kickstarter, se non la mattina della campagna stessa. "La città deve cadere" è una sorta di gioco di parole, dato che Spire è in uno stato di abbandono ed è completamente troppo grande per stare in piedi. La fisica non funziona su quella scala, e noi la rispettiamo, quindi immaginiamo che Spire sia sostenuto dalla magia, dalla fortuna e dalla forza della fede. Esattamente le stesse cose che mantengono gli aelfir al potere! Penso che il crollo di Spire in termini fisici sia piuttosto raro al tavolo, ma è certamente una possibilità e non dovremmo escluderlo»

Un altro elemento forte di Spire è l’ambientazione, forse il suo elemento più caratteristico. In particolare per il fatto di giocare nei panni degli elfi oscuri – generalmente associati all’idea del male – in contrasto con gli aelfir, ovvero gli elfi alti.

Anche considerando ciò che è successo nei meandri di Dungeons & Dragons riguardo il tema degli elfi oscuri (ne abbiamo parlato qualche tempo fa), è interessante capire come mai gli autori hanno scelto proprio i famigerati drow come protagonisti di Spire:

«Non ci è mai piaciuto il modo in cui sia gli elfi oscuri, che gli alti elfi, sono rappresentati nei giochi. A parte gli elementi di razzismo, gli elfi oscuri in particolare non sono molto... interessanti? Sono monotoni. Vivono sottoterra, adorano i ragni e sono tutti malvagi che fanno roteare i baffi di prima qualità (sì sì, a parte quel tizio con la pantera e le scimitarre). Quindi volevamo portarli fuori da quello spazio e renderli più umani (anche se tecnicamente sono elfi), per evitare il senso di una monocultura e dare alle persone più cose con cui entrare in contatto come giocatori. Per quanto riguarda il motivo per cui abbiamo selezionato gli elfi in particolare, sono abbastanza vicini agli umani da entrare in empatia con loro come umani, ma abbastanza vicini da fingere che possiamo renderli strani e farlo sembrare vero»

Spire era già un gioco molto completo e pieno di elementi per giocatori e narratori, spunti e meccaniche di gioco. È stato interessante scoprire il motivo per cui Strata è stato prodotto, nonché l’intento degli autori con questo supplemento:

«Volevamo mostrare che ci sono tante storie molto strane che puoi raccontare nella città di Spire. Dando, ad altri scrittori, la licenza per produrre quelle storie abbiamo pensato che avrebbe liberato i lettori dall'usare quelle avventure, o sentirsi ispirati per farli propri. Il canone di Spire è particolarmente vago: abbiamo il canone del libro, il canone delle illustrazioni e il canone delle mappe, e sono tutti tecnicamente diversi. Quindi, questo ci dà anche molto spazio per scrivere parti extra su cose che ci interessano davvero. Io [Grant] ho sempre apprezzato molto i domini dell'Alta Società e della Bassa Società in Spire, poiché sono quelli che si concentrano principalmente sulle persone e sulla cultura, ed ero davvero entusiasta di esplorarli in modo più approfondito.»

Strata, quindi, renderà la città di Spire ancora più completa ed approfondita. Nel caso siate alla vostra prima partita, oppure vogliate qualche fonte di ispirazione diretta, ecco cosa non dovrebbe mancare ad una città che “deve cadere”:

«Persone! Vigliacchi imperfetti con cose che vogliono, cose che odiano, cose che puoi prendere da loro, modi in cui puoi minacciarli e così via. Consideriamo ogni NPC come un elenco di problemi da sfruttare e con cui incasinare per i propri fini, anche se li sopporti abbastanza, quindi è importante riempire la città con loro e poi manipolarli socialmente per fare ciò che vuoi. La nostra cosa preferita è dire ai giocatori dove va a scuola il bambino di un NPC, nel caso volessero rapire e minacciare il bambino. E dobbiamo sottolineare che non supportiamo il rapimento e la minaccia dei bambini, ma supportiamo la conduzione di un gioco in cui i personaggi dei giocatori la considerano brevemente come un'opzione, prima di scartarla e rendersi conto che potrebbero essere i cattivi, dopo tutto.»

Spire: La Città deve Cadere e la sua espansione Strata sono disponibili a partire da queste giornate di PLAY Festival del gioco 2022. Insieme ad Isola Illyon Edizioni potrete trovare anche gli autori Grant Howitt e Christopher Taylor, disponibili per incontri e firmacopie oltre che protagonisti di alcune attività durante l’evento come sessioni speciali di gioco, incontri con la community e tanto altro.