The Sandman: le differenze tra fumetto e serie TV

The Sandman: le differenze tra fumetto e serie TV che abbiamo rintracciato tra gli episodi trasmessi su Netflix.

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a cura di Rossana Barbagallo

The Sandman: le differenze tra fumetto e serie TV: quali sono le modifiche che sono state apportate allo show? Per quanto la nuova serie TV approdata su Netflix, The Sandman, possa essere considerata fedele all'opera d'origine che ha adattato, i fan dei fumetti potrebbero infatti rintracciarvi all'interno delle differenze. Sicuramente alcune più eclatanti di altre (il gender swap applicato a determinati personaggi, ad esempio), altre invece più velate, dettate da una riscrittura che ha fatto di necessità virtù e ha proposto delle modifiche che potessero far funzionare ugualmente l'economia generale della serie. Se volete scoprire quali differenze vi sono tra il The Sandman serie TV e quello fumettistico scritto da Neil Gaiman, non vi resta che continuare a leggere queste righe. Attenzione però: l'articolo che segue contiene spoiler, pertanto non proseguite nella lettura se non avete ancora guardato per intero gli episodi di The Sandman su Netflix.

The Sandman: le differenze tra fumetto e serie TV

Uno scarto temporale

La differenza che andremo a esaminare in questo caso è stata applicata per ovvie esigenze. La prima pubblicazione del fumetto ideato da Neil Gaiman risale al 1988, che è sostanzialmente lo stesso anno in cui Morfeo riesce a liberarsi finalmente dalla prigionia cui è stato costretto da Roderick Burgess. Sogno viene infatti evocato per errore nel 1916 e la serie a fumetti esplicita chiaramente come la sua prigione lo tenga ingabbiato per circa settant'anni, per mezzo di un cerchio magico e una sorta di grossa sfera di cristallo che contiene l'Eterno. In questo periodo, tra l'altro, viene fatto cenno anche a un suo "sostituto", un umano che prende temporaneamente il posto di Morfeo in qualità di Sandman: si tratta nientemeno che di Wesley Dodds, personaggio DC ideato da Gardner Fox nel 1939 nonché primo Sandman della storia dei fumetti.

Neil Gaiman inserisce rapidamente Dodds nella sua storia, una sorta di vigilante che indossa una maschera antigas e stordisce i criminali che infestano la città per mezzo di una pistola che emette un gas soporifero. Si tratta comunque pur sempre di un umano ed è ovvio che non può fare le veci di Morfeo nel Regno del Sogno in sua assenza, ma sembra che Gaiman abbia voluto fare perlopiù un omaggio al Sandman del passato. Per quanto riguarda invece la serie TV The Sandman, è possibile notare come la prigionia di Morfeo abbia termine non più sul finire degli anni '80, ma ai giorni nostri, per una durata complessiva di più di cento anni. Questa è ovviamente una scelta di scrittura dettata dalla necessità, poiché The Sandman è ambientato nell'epoca attuale e per fortuna, si potrebbe aggiungere. Scegliere di conferire alla trama un'ambientazione "vintage" per amore della fedeltà al fumetto probabilmente non avrebbe funzionato e avrebbe richiesto un doppio lavoro di design scenografico, costumistico e della colonna sonora non indifferente. Ciò che funziona in Stranger Things non è detto sia ugualmente efficace in altre serie TV!

Gargoyles

Nel secondo episodio di The Sandman intitolato Anfitrioni Inadeguati, facciamo la conoscenza di due personaggi ricorrenti nella serie a fumetti di Neil Gaiman: Caino e Abele. Essi in realtà non sono stati ideati dall'autore britannico, ma sono stati "presi in prestito" dalla serie DC-Vertigo Mystery, basati sugli omonimi personaggi biblici. Da un dialogo tra Sogno e Lucifer sembra che essi siano stati invitati a vivere nel Regno del Sogno proprio dallo stesso Morfeo, tuttavia in questo mondo sono destinati a perpetuare continuamente il primo assassinio della storia. Caino infatti uccide frequentemente Abele il quale, com'è facilmente intuibile, non resta morto per troppo tempo e torna sempre a casa, rimanendo sempre devoto al fratello e sognando per entrambi un legame senza violenza. Essi non abitano però la stessa dimora: Caino vive nella Casa del Mistero mentre Abele nella Casa dei Segreti, tuttavia condividono la compagnia di un grosso e verde Gargoyle di nome Gregory.

Chi ha visto The Sandman avrà assistito a uno dei momenti più tragici e struggenti di questa serie TV, ovvero quello in cui Sogno, bisognoso di recuperare almeno una piccola parte dei propri poteri per comunicare con le Eumenidi, si reca presso Caino e Abele reclamando, non senza rimorso, il gargoyle Gregory. Quest'ultimo infatti, essendo stato creato da Sogno stesso, rappresenta una piccola parte della sua anima e, riunendosi al suo creatore, gli consente di riacquisire un briciolo di potere. In realtà ciò non avviene tra le pagine del fumetto e la vita di Gregory è al sicuro. In Preludi e Notturni Sogno fa effettivamente visita a Caino e Abele alla ricerca di una parte di sé che possa aiutarlo a evocare le Eumenidi, ma con l'aiuto dei due fratelli trova qualcos'altro: le lettere di incarico scritte di suo pugno che aveva spedito a Caino e Abele per invitarli nel Regno del Sogno come guardiani. Una volta riassorbito quel frammento di sé rappresentato dalle lettere, Morfeo è pronto a chiedere udienza alle "tre che sono una", mentre Gregory prosegue la sua vita al fianco dei suoi proprietari e un nuovo gargoyle fa il suo ingresso in famiglia: Goldie, un piccoletto dorato che viene donato da Caino ad Abele (non senza però l'ennesimo omicidio, dal momento che Abele avrebbe voluto chiamare Irving il nuovo cucciolo).

Un nuovo incubo in città: Creta

Con il ritorno di Sogno nel suo Regno urge la necessità di sapere quante delle creature che lo popolano siano effettivamente rimaste, così la bibliotecaria Lucienne si adopera per portare avanti un censimento. I risultati parlano chiaro: tre arcani maggiori sono spariti e si tratta del Corinzio, Il Paradiso dei Marinai e Creta. Quest'ultima, come si scoprirà più avanti, è un incubo che, fuggito dal Regno del Sogno, ha trovato un bambino in grave difficoltà, Jed, e lo sta aiutando a sopportare la crudele realtà in cui è intrappolato facendogli vivere dei sogni fantastici in cui lui è un supereroe di nome Sandman. Creta infatti non ha mai voluto essere un incubo e agisce quindi come un sogno, in favore degli umani.

Si tratta in questo caso di un personaggio creato ad hoc per il The Sandman di Netflix, fungendo in qualche modo da figura "materna" per il giovane Jed: nella serie a fumetti tuttavia non è presente. Dal Regno del Sogno nella trama scritta da Neil Gaiman per Casa di Bambola sono spariti infatti, insieme al Corinzio e Il Paradiso dei Marinai, anche altri due incubi, ovvero Brute e Glob. Essi, con Sogno fuori dai giochi per lungo tempo, hanno deciso di creare il loro personale regno dei sogni, capeggiato da un Sandman da loro manovrato, ovvero l'umano Hector Hall. Quest'ultimo ha condotto nel regno anche la moglie Lyta, incinta del loro primo (e ultimo) figlio e da lì combatte gli incubi che intendono infestare i sogni degli uomini, condizionato a sua insaputa da Brute e Glob. Hector Hall è infatti morto da tempo e il suo spirito è alla mercè dei due incubi, così come Lyta, che crede che il marito sia ancora vivo e che ciò che stanno vivendo insieme sia solo un bellissimo sogno.

Ciò viene adattato parzialmente nella serie TV attraverso i personaggi di Lyta (Razane Jammal) e Hector (Lloyd Everitt), entrambi felici nel loro sogno d'amore. Benché qui non siano i burattini di Brute e Glob, quanto piuttosto legati saldamente l'uno all'altro nel mondo dei sogni a causa del potere esercitato (involontariamente) dal Vortice che vive accanto a Lyta: Rose Walker (Kyo Ra), una giovane capace suo malgrado di influenzare i sogni degli uomini, legarli tra di loro e persino renderli reali.

Gender swap sì, gender swap no

La maggior parte dei protagonisti nel Sandman di carta e inchiostro sono presenti anche nella sua forma televisiva, benché alcuni di essi abbiano una "nuova identità". Ci riferiamo per esempio a Lucien, fidato bibliotecario di Morfeo che ha cercato di mandare avanti come meglio poteva il Regno del Sogno in assenza del suo padrone. Nella nuova versione di Sandman per Netflix è invece presente Lucienne (Vivienne Acheampong), nel ruolo della bibliotecaria del regno. La sua è una presenza fondamentale, poiché abile nel fornire spesso a Morfeo i giusti consigli e la performance di Acheampong è senza dubbio una tra le migliori in scena: brillante e pacata, esprime bene la grande saggezza del personaggio senza risultare mai fastidiosamente saccente. Se Lucien tuttavia non ha risentito molto di questo gender swap, d'altra parte a Lucifer non è andata meglio, almeno per ciò che riguarda le critiche piovute dal web.

Se nella versione fumettistica Lucifer Morningstar è infatti una figura androgina e longilinea ispirata alle fattezze di David Bowie, in The Sandman esso prende il volto di Gwendoline Christie, attrice giunonica e dalla presenza importante divenuta celebre come Brienne of Tarth ne Il Trono di Spade. Questa scelta di casting ha fatto storcere il naso a molti, tuttavia Christie regge egregiamente il ruolo assegnatole: placida e angelica, si rivela intimidatoria suscitando un sacro timore quando si è al suo cospetto. Non solo ovviamente per la sua statura imponente che ne guadagna anche da un paio d'ali grandi e demoniache. Ma per la sua capacità di parlare come un re (o una regina) a dei sudditi, l'idea di potere che emana dalla sua figura: un angelo decaduto che conserva la sua bellezza diafana e allo stesso tempo la minacciosità di un possente demone in grado dominare chiunque.

Per quanto riguarda invece John Constantine, celebre protagonista di Hellblazer che affianca brevemente Sogno nella sua ricerca della sabbia perduta, non c'è stato solo ungender swap, ma gli autori hanno completamente passato il suo testimone a un altro personaggio narrato tra le pagine di Sandman. Si tratta di Johanna Constantine, che se nella serie a fumetti è un'antenata di John con la quale Morfeo lavora per un certo periodo nel diciottesimo secolo, nella serie TV dà il suo nome anche a una lontana nipote che oggi può aiutare l'Eterno a ritrovare ciò che ha perso. Johanna (Jenna Coleman) possiede qui la stessa occupazione di John Constantine e lo stesso passato tormentato da eventi che causano in lei orribili incubi dettati dai sensi di colpa. Mancanza di diritti sul personaggio di John o semplice riscrittura votata a dare una boccata d'aria fresca?

The Sandman: le differenze tra fumetto e serie TV - la sfida infernale

Rimaniamo all'Inferno (non letteralmente) e parliamo ancora dell'incontro tra Sogno e Lucifer. Nelle differenze tra The Sandman e la serie a fumetti originale si colloca infatti una particolare sfida. Sogno, giunto all'Inferno in compagnia del fedele corvo Matthew, è deciso a riappropriarsi del suo elmo e si presenta al cospetto di Lucifer per tale ragione. L'elmo è caduto infatti nelle mani di uno dei suoi demoni, perciò Lucifer pungola Sogno affinché indichi di quale demone si tratti tra i milioni che compongono le sue schiere. L'Eterno, per mezzo della sua sabbia, riesce a individuare e convocare il demone il cui nome è Choronzon che, com'è prevedibile, non intende restiture l'elmo. Lo farà, infatti, solo se Sogno vincerà la sfida che Choronzon gli lancia e quest'ultimo sceglie come proprio campione nientemeno che Lucifer stesso.

L'Astro del Mattino avvia dunque la sfida con Sogno, che vede entrambi affrontarsi assumendo spiritualmente delle forme che di volta in volta possano sopraffare l'altro (il lupo, il cacciatore che uccide il lupo, e così via). Tale sfida è resa in maniera molto diversa da quella che si svolge nel fumetto. In Sandman infatti è Choronzon stesso a fronteggiare direttamente Sogno nella disputa, scegliendo come campo di battaglia uno scenario preso dal mondo reale: un locale, chiamato Hellfire Club, affollato di demoni seduti ai tavoli che ne costituiscono l'esaltato pubblico.

John Dee: un mostro senza cuore?

In Preludi e Notturni, Sogno è impegnato anche nella ricerca del suo rubino, individuato tra le mani di un personaggio piuttosto spaventoso e inquietante: John Dee. Quest'ultimo è un uomo rinchiuso nell'ospedale psichiatrico di Arkham (d'altra parte ci troviamo sempre nell'universo DC) da così tanto tempo da non possedere più nemmeno le sembianze di un essere umano. Dee è un pericoloso assassino, legato a Roderick Burgess: la madre di John Dee è infatti Ethel Dee, il cui vero nome è Ethel Cripps, amante del magus per un certo periodo dalla cui unione è nato John. Il criminale riesce a evadere da Arkham grazie alla madre, che in punto di morte consegna al figlio un amuleto demoniaco che possa garantirgli sempre la massima protezione. Per tornare brevemente a quanto detto finora, l'amuleto era stato barattato da Ethel con Choronzon, in cambio dell'elmo di Sogno.

Fuggito da Arkham, John Dee fa l'autostop e sale a bordo dell'auto di una donna, Rosemary, con la quale dialoga lungo il tragitto. La creatura mostruosa che è Dee spaventa inizialmente Rosemary, ma col passare del tempo i due sembrano stringere amicizia. Una volta giunto a destinazione, però, John Dee si rivela essere ancora una volta il mostro assassino che è e, nel ringraziare Rosemary, la uccide con un colpo di pistola. Le dinamiche che vedono protagonista John Dee nella serie TV The Sandman sono pressoché le stesse, salvo per alcuni dettagli. L'uomo infatti, interpretato magistralmente da David Thewlis, quasi non sembra il mostro senza cuore del fumetto. Mantiene innanzitutto il suo aspetto umano, benché visibilmente provato dalla lunga prigionia presso l'ospedale psichiatrico. Ma al termine del suo incontro con Rosemary, nonostante la donna ne sia spaventata a morte, non la uccide: le dona invece il suo amuleto demoniaco, per ringraziarla e conferirle protezione.

Anche le sue azioni nell'episodio 24 Ore, benché deprecabili, sembrano dettate più da sentimenti umani corrotti che dalla semplice brama di potere. L'intento di John Dee, costantemente tradito dai propri affetti e in primis dalla madre, è quello di trasformare il mondo in un luogo in cui nessuno menta mai agli altri. E nonostante il suo desiderio provochi il caos pressoché in tutto il mondo, a causa del rubino che è in suo possesso, non è difficile empatizzare in qualche modo con quest'uomo tradito dalla vita. Dunque, mostro senza cuore o uomo che vorrebbe cambiare il mondo, benché i suoi metodi causino un enorme dolore?

The Sandman: le differenze tra fumetto e serie TV - la presenza di Matthew

Tra le differenze tra fumetto e serie TV giungiamo infine alla figura di Matthew. Questi è il fedele corvo di Sogno, che funge da guardiano e da "occhi" per l'Eterno, osservando quanto accade nel mondo degli uomini. Matthew è in realtà un sogno incarnato nella figura di un corvo e, prima di diventare tale, era un uomo mortale che durante la sua vita deve aver compiuto azioni deplorevoli, secondo quanto da lui stesso accennato brevemente. Usa spesso un linguaggio scurrile, ma risulta sempre simpatico ed estremamente sincero: in The Sandman, per questi suoi tratti, rappresenta un personaggio molto importante. Con la voce originale di Patton Oswalt, Matthew rimane sempre accanto al suo padrone e non intende abbandonarlo mai, neanche all'Inferno; inoltre dispensa sempre consigli sinceri e in alcune occasioni incoraggia Sogno con tanta forza da fornirgli la giusta determinazione ad agire.

La presenza di Matthew è quindi nella serie TV più marcata e lo stesso Sogno è molto protettivo nei suoi confronti, a causa del fatto che, prima di Matthew, possedeva un altro corvo, Jessamy, morto nel tentativo di liberarlo dalla prigione dei Burgess. Tra le pagine del fumetto, invece, Matthew non ha inizialmente lo stesso peso: non possiede, nei primi archi narrativi, un ruolo quasi da amico per Sogno, ma lo acquisisce pian piano con i cicli successivi, nei quali viene anche raccontato il suo passato da umano. Una scelta di scrittura, quella fatta dagli autori della serie TV, che si rivela vincente nel fornire a Sogno un personaggio che possa ricordargli, di tanto in tanto, il lato umano del suo ruolo nell'universo.