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Wizards of Mickey: L'Oscura Profezia, recensione del fantasy Disney

L'Oscura Profezia, il nuovo capitolo di Wizards of Mickey, è il primo capitolo di un arco narrativo fantasy promettente e animato da una trama appassionante

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a cura di Manuel Enrico

In sintesi

L'Oscura Profezia, il nuovo capitolo di Wizards of Mickey, è il primo capitolo di un arco narrativo fantasy promettente e animato da una trama appassionante

All’interno della vastissima produzione fumettistica di casa Disney, oltre alle storie tradizionali non son mai mancate le parodie, ovvero archi narrativi che si sono concessi il lusso di prendere temi noti (spesso attingendo anche a opere celebri) riadattandole ai celebri personaggi di zio Walt. Nel corso dei decenni, sono nati diversi filoni narrativi in seno al mondo di Topolino e Paperino, che hanno portato alla nascita di nuove collane che si spingono in direzioni inattesa, come L’Oscura Profezia, nuovo volume di Wizards of Mickey, saga disneyana in chiave fantasy inaugurata nel 2006 dall’italiano Stefano d’Ambrosio.

In questo universo alternativo, la magia è una costante. In tempi remoti fecero la loro comparsa i diamagic, cristalli dall’immenso potere che consentono di canalizzare la magia, che giunsero in quest'epoca quando il mondo era abitato da creature titaniche, che improvvisamente sparirono, lasciando per sempre queste terre per esplorare altri pianeti. Dopo la loro scomparsa, fecero la loro apparizione i primi draghi, che scoprirono i diamagic e il loro potere, dando inizio a quella che viene ricordata come la Prima Era della Magia.

L'Oscura Profezia, il nuovo capitolo di Wizards of Mickey

Il potere dei diamagic spinse i draghi a combattere tra loro, bramosi di aver sempre più potere e acceccati dalle allettanti promesse che la magia prometteva loro. Ma improvvisamente, anche un’altra razza scoprì come utilizzare il potere dei diamagic: gli esseri umani, che i draghi chiamavano con disprezzo i senza-scaglie. Questa scoperta portò all’inizio della Seconda Era della Magia.

Primo volume di un nuovo ciclo, L’Oscura Profezia è stato scritto da un autore che con il fantasy ha una certa familiarità: Luca Barbieri. Nome noto ai lettori di Dragonero, la serie fantasy di Sergio Bonelli Editore, di cui è curatore e scrittore di romanzi che declinano in modo personale gli stilemi del genere, mutuandoli con altre tematiche, come fatto con Il Re dei Topi o Five Fingers. Cimentandosi con un’ambientazione come Wizards of Mickey, Barbieri ha dovuto cercare un equilibrio tra la tradizionale visione dei personaggi disneyani e la loro riletture in chiave fantasy, liberandosi dal pericolo della semplice parodia.

Trovare questo punto di incontro tra le diverse anime di questa storia era un’opera di fine costruzione, in cui ogni elemento doveva esser al contempo familiare eppure sorprendente. Barbieri riesce a cogliere le sfumature del fantasy d’eccellenza, scegliendo una storia in cui l’eroe viene costretto a fronteggiare un’inversione del ruolo, in cui il salvatore diventa la potenziale minaccia, dando, come contrappasso, al villain il ruolo del giusto, di colui che invece segue le leggi.

Un contrasto emotivo che trova una rilevanza ancora più profonda proprio per la familiarità con i personaggi disneyani. Se Topolino diventa la minaccia che deve esser contenuta, in L’Oscura Profezia tocca a Gambadilegno diventare colui che fa rispettare la legge, sotto ordine diretto delle massime autorità di questa terra magica. Il concept, con l’eroe costretto a diventare il nemico, può non risultare originale, essendo già apparso in altre opere (fantasy e non), ma la narrativa di Barbieri riesce ad aggirare questa sensazione di deja vù giocando in modo accorto con le caratteristiche inviolabili dei protagonisti.

Topolino mantiene la propria moralità anche se costretto a sottomettersi e accettare una condanna prematura, mentre personaggi come Paperino, dopo aver nuovamente ribadito i punti saldi del peculiare rapporto con Paperone, mostrano la loro immancabile irruenza e bonaria sbadataggine. Curiosamente, il personaggio tradizionalmente meno intelligente della banda, Pippo, ci viene presentato come colui che motiva la condizione di Topolino, e il solitamente pavido Paperino diventa l’intraprendente che cerca di salvare il proprio amico. Non si tratta di forzature o di una riscrittura dell’essenza dei personaggi, perché Barbieri riesce a trovare in queste apparenti novità la ragion d’esser dei protagonisti, offrendo loro l’occasione di imbarcarsi in un’avventura che, pur volendo presentarli sotto una luce diversa, ne esalta invece i tratti essenziali. In tal senso è perfetta l’intuizione di dare a Paperino una certa difficoltà con la gestione degli incantesimi, scelta che riconferma il suo esser tendenzialmente un pasticcione, ma anche strumento narrativo eccellente per dare vita a situazioni che danno ritmo e consistenza ad una trama divertente e di altro profilo.

Una grande storia fantasy

Andando oltre la percezione di una ‘semplice storia Disney’, in L’Oscura Profezia Barbieri ha inserito degli elementi narrativi che rendono questa storia un ottimo fantasy. In primis, la costruzione di un ritmo narrativo mai banale, capace di dare a un crescendo emotivo che culmina con uno stupendo cliffhanger, il cui unico difetto è lasciarci con il fiato in sospeso sino al prossimo febbraio, quando dovrebbe uscire la seconda parte di questo arco narrativo di Wizards of Mickey. A Barbieri va riconosciuto di aver messo a buon frutto la sua padronanza delle dinamiche della narrativa fantasy, adattandola al meglio al contesto di Wizards of Mickey, con una trama che se ai lettori più giovani strapperà ben più di un sorriso, ai più adulti non mancherà di trasmettere la soddisfazione di una trama moderna e consapevole delle nuove dinamiche narrative di altri media che hanno accolto il fantasy come genere di primo livello, non ultime produzioni televisive come Games of Throne o The Witcher.

A dare manforte a Barbieri per la realizzazione de L’Oscura Profezia abbiamo la coppia artistica composta dai fratelli Pastrovicchio, Lorenzo (disegni) e Alessandro (chine). Trattandosi di una produzione Disney, Wizards of Mickey non può assumere un tono troppo diverso rispetto alla tradizione disneyana, un dettaglio che in L’Oscura Profezia viene rispettato, ma che non impedisce al team artistico di realizzare delle tavole dettagliate e che trasmettono pienamente l’atmosfera fantasy dell’ambientazione. In particolare, le Grandi Fucine del Monte di Fuoco sono realizzate con una dovizia di particolari incredibile e una gestione della colorazione impeccabile, realizzata da Edizioni BD.

L’edizione de L’Oscura Profezia realizzata da Panini Comics è più che adatta a valorizzare l’ottimo lavoro del team artistico. Le generose dimensioni sono perfette per consentirci di apprezzare il lavoro dei fratelli Pastrovicchio, mentre la confezione, rigida e sottile, è impreziosita dalla stupenda copertina di Lorenzo Pastrovicchio, colorata da Mario Perrotta.

Il prossimo capitolo di questa saga, Il Peso della Verità, uscirà il 4 febbraio 2021.

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