L'industria dei semiconduttori si trova ad affrontare una situazione che non si verificava da tre decenni: una carenza simultanea di tutte le principali tecnologie di memoria e storage. A lanciare l'allarme è Chen Libai, presidente di ADATA, uno dei principali produttori mondiali di componenti per l'archiviazione dati. La causa di questo fenomeno senza precedenti ha un nome preciso: l'intelligenza artificiale e la sua fame insaziabile di risorse hardware.
Il mercato delle memorie DRAM, dei chip NAND e degli hard disk tradizionali sta vivendo una trasformazione radicale. I produttori di componenti come ADATA non si trovano più a competere solo con aziende dello stesso settore, ma devono fare i conti con giganti ben più potenti: i fornitori di servizi cloud. Questi colossi stanno letteralmente rastrellando le forniture disponibili, lasciando briciole agli altri attori del mercato.
Un dato esemplifica meglio di qualsiasi altro la portata del fenomeno: OpenAI, l'azienda che ha dato vita a ChatGPT, ha siglato accordi con Samsung e SK Hynix per l'acquisto di 900.000 wafer di DRAM al mese. Per chi non mastica quotidianamente questi numeri, significa il 40% dell'intera produzione mondiale di questo componente fondamentale per qualsiasi dispositivo informatico.
La strategia dei produttori di semiconduttori sta cambiando rapidamente. Di fronte a una domanda che supera abbondantemente l'offerta, le fabbriche stanno dirottando le proprie capacità produttive verso le applicazioni più remunerative. Questo scenario ricorda in modo inquietante quanto accaduto nel mercato delle schede grafiche negli ultimi anni, quando i prezzi delle GPU sono schizzati alle stelle a causa della corsa alle criptovalute prima e dell'intelligenza artificiale poi.
Chen ha rivelato che ADATA ha dovuto impartire direttive precise al proprio personale commerciale: "vendere con parsimonia e dare priorità ai clienti strategici". Una mossa difensiva che testimonia la gravità della situazione. Il presidente dell'azienda ritiene inoltre che la domanda senza precedenti proveniente dal settore dell'intelligenza artificiale abbia rotto il tradizionale ciclo di alti e bassi che caratterizzava il mercato delle DRAM.
Le conseguenze per chi utilizza computer per scopi ludici o professionali sono già tangibili. Le memorie RAM e gli SSD, componenti essenziali per qualsiasi configurazione PC moderna, stanno seguendo la stessa preoccupante traiettoria dei prezzi delle schede grafiche. Un kit di memoria Crucial da 32GB in formato DDR5, molto popolare tra gli utenti, è passato da 84,99 dollari—prezzo mantenuto per buona parte dell'inizio del 2025—a 119,99 dollari nel giro di poche settimane. Un aumento del 40% che rappresenta solo l'inizio di una tendenza destinata probabilmente a intensificarsi.
Per quanto riguarda le unità a stato solido, al momento i prezzi sembrano mantenersi stabili. Tuttavia, le dichiarazioni di Chen lasciano presagire che anche questo segmento di mercato subirà presto la stessa pressione al rialzo. Le aziende che sviluppano soluzioni di intelligenza artificiale hanno già assorbito gran parte della disponibilità di hard disk tradizionali e stanno ora spostando la loro attenzione massiccia proprio verso le unità SSD, considerate più performanti per le loro esigenze computazionali.