AGEIA: passa agli 80 nanometri e pensa al mobile

AGEIA rinnova il PhysX ottimizzandolo e programmando l'arrivo su diverse piattaforme

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a cura di Manolo De Agostini

Che fine ha fatto AGEIA, azienda impegnata nella produzione di schede fisiche per il gaming? Ad oggi è rimasta nell'ombra, a seguito di alcune recensioni non proprio positive (anche le nostre) e nella speranza che uscissero i titoli di grido sviluppati con le proprie API, Unreal Tournament 3 su tutti.

L'azienda, nel tentativo proporre prodotti sempre più competitivi, ha effettuato il die-shrink del processore fisico da 130 a 80 nanometri, riducendo il calore dissipato e i consumi energetici, nonchè i costi di produzione. Il futuro dell'azienda prevede l'uscita di un modello con interfaccia PCI-E (già presentato, ma il mercato accoglie al momento il solo modello PCI) e l'uso per calcoli nel prettamente legati al mondo del gaming, come avviene già con le schede grafiche AMD e nel prossimo futuro con quelle Nvidia.

Anche il settore mobile dovrebbe accogliere una soluzione AGEIA, con un modello del PhysX capace di sfruttare la porta ExpressCard.

Tra gli appassionati c'è la curiosità di vedere quali saranno le effettive potenzialità del prodotto, fino a oggi inutilizzato e gran voce indicato tra i flop del 2006.