Il panorama dei vertici di Apple potrebbe essere sul punto di perdere uno dei suoi pilastri tecnologici più strategici. Johny Srouji, attualmente senior vice president of hardware technologies e architetto della rivoluzione Apple Silicon, avrebbe comunicato direttamente al CEO Tim Cook di stare "seriamente considerando" un'uscita dall'azienda nel prossimo futuro. La notizia, riportata da Bloomberg, assume contorni particolarmente rilevanti considerando il ruolo centrale di Srouji nell'evoluzione hardware di Cupertino negli ultimi quindici anni, dalla progettazione dei primi SoC proprietari fino all'abbandono dell'architettura x86 di Intel in favore delle soluzioni ARM custom che oggi alimentano Mac, iPhone e iPad.
Secondo fonti vicine alla vicenda, Srouji non starebbe valutando un semplice pensionamento, ma un passaggio a un'altra azienda tech, anche se Bloomberg non ha fornito dettagli su eventuali trattative in corso. L'ingegnere, entrato in Apple nel 2008 con il mandato specifico di sviluppare il primo chip progettato internamente dall'azienda, ha guidato l'intero processo di transizione verso l'Apple Silicon, culminato nel 2020 con il lancio dei processori M1 e proseguito con le generazioni successive fino agli attuali M4, M4 Pro e M4 Max. Sotto la sua direzione, il team di hardware technologies ha realizzato SoC che hanno ridefinito gli standard di efficienza energetica e prestazioni per watt nel settore dei computer portatili e desktop.
L'eventuale partenza di Srouji si inscrive in un esodo di figure di alto livello che sta caratterizzando Apple in questo periodo. All'inizio di marzo, l'azienda ha annunciato il ritiro di John Giannandrea, senior vice president per machine learning e strategia AI, previsto per la primavera 2026. A distanza di pochi giorni, è emerso che Alan Dye, responsabile del design delle interfacce, lascerà per unirsi a Meta. Il quadro si completa con le uscite programmate di Kate Adams, general counsel dal 2017, e Lisa Jackson, vice president per Environment, Policy and Social Initiatives, entrambe attese per l'inizio del 2026.
Questa riorganizzazione ai vertici assume particolare rilievo nel contesto delle recenti speculazioni sulla successione dello stesso Tim Cook. Mark Gurman di Bloomberg ha riferito che Cook potrebbe non avere intenzione di lasciare la guida dell'azienda nel 2025, contrariamente a quanto suggerito dal Financial Times, che aveva parlato di piani di successione accelerati per l'anno in corso. L'incertezza sulla leadership e il simultaneo ricambio generazionale tra i top executive sollevano interrogativi sulla strategia a lungo termine di Apple, particolarmente in un momento in cui l'azienda sta investendo massicciamente nell'intelligenza artificiale e nella prossima generazione di tecnologie indossabili.
Dal punto di vista tecnico, la possibile perdita di Srouji rappresenterebbe una sfida significativa per Apple. Il suo team ha non solo progettato i processori della serie M, ma anche i SoC delle serie A per iPhone (dall'A4 in poi) e le GPU custom che hanno permesso ad Apple di svincolarsi progressivamente dalle soluzioni di terze parti.
La roadmap dei futuri chip Apple, inclusi i previsti aggiornamenti della serie M5 e lo sviluppo di modem 5G proprietari per ridurre la dipendenza da Qualcomm, potrebbe risentire di un cambio di leadership in un reparto così cruciale. Resta da vedere se Apple riuscirà a trattenere Srouji o se dovrà affrontare una delle transizioni più delicate nella gestione del proprio stack hardware verticalmente integrato.