Esplosione e conclusioni

Durante lo scorso anno ci sono stati diversi casi in cui le batterie per notebook sono esplose. In questo articolo cercheremo di capire come funzionano le batterie e per quali motivi possono danneggiarsi ed esplodere.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Esplosione e conclusioni

Perchè esplodono?

Le esplosioni sono causate da un cortocircuito all'interno della batteria. Sony ha ammesso che nei casi di batterie esplose la colpa era di una contaminazione metallica della chimica degli ioni di litio. Se impurità metalliche finiscono dentro una cella, in molte occasioni non accadrà nulla. Tuttavia c'è un piccola, rara possibilità che muovendo il laptop o la batteria questa particella possa finire in una posizione tale da cortocircuitare la cella. Ciò accade tuttavia con una manciata di batterie su un milione. La probabilità è vicino allo 0%, ma quando accade le celle si liquefanno.

Se connettete il polo positivo a quello negativo di una cella non protetta agli ioni di litio, fareste meglio a iniziare a correre, e velocemente. Fortunatamente il circuito protettivo interno si occupa di scongiurare i cortocircuiti. Nel caso delle batterie Sony richiamate, tuttavia, i terminali "+" e "-" di una cella sono entrati in contatto, il circuito di protezione non ha funzionato e boom!

Presente e futuro delle batterie

I principali produttori di batterie sono giapponesi, con in prima fila la divisione Energetyc di Sony. La ragione del successo di Sony è la sua posizione di leader nelle ricerche tecnologiche sulle batterie. Come abbiamo visto, anche se molti ingegneri sono impegnati negli studi, non è possibile rendere le batterie sicure al 100%. Fino a pochi mesi fa la maggior parte delle esplosioni di batterie è stata imputata a piccoli brand cinesi che non possedevano un circuito di protezione all'altezza o una produzione di livello adeguato. Ora sappiamo invece che qualsiasi marchio, più o meno famoso, può riscontrare dei problemi.

Cosa ci riserva la tecnologia delle batterie in futuro? Molte speranze risiedono nella batterie a celle di combustibile. Essenzialmente questa tecnologia permette a un fluido denso, simile al gasolio, di essere immagazzinato in un serbatoio che funge da batteria. Alcohol e altri idrocarburi tendono ad avere una densità di energia abbastanza elevata, quindi sembra questa la strada da seguire, mentre per quanto riguarda la sicurezza dobbiamo aspettare che la tecnologia faccia la sua evoluzione per valutare rischi e pericoli. Certo che l'idea di versare una sostanza infiammabile dentro il nostro cellulare o lettore MP3 al momento mi sembra tutt'altro che buona!

Dieci lezioni da tenere a mente

  1. Mantenere la batteria del notebook fresca può aumentarne la vita

  2. Le batterie ricaricate con un caricatore rapido moriranno più velocemente

  3. Costanti cicli di carica e scarica deteriorano la batteria

  4. Confrontate due batterie in base al loro valore in Watt-ore (voltaggio x mAh / 1000)

  5. Non aprite un battery pack a meno che non abbiate ragioni più che buone!

  6. Le batterie agli ioni di litio non sono sicure al 100%, ma le possibilità che esplodano sono tendenti allo zero.

  7. Le batterie NiMH sono molto più sicure, ma hanno capacità inferiori.

  8. Le batterie agli ioni di litio, con un uso comune in un notebook, hanno un ciclo di vita di circa 12-18 mesi.

  9. La vita di una batteria NiMH si calcola solitamente in cicli (300 cariche e scariche)

  10. Chiunque può sbagliare, un grande marchio non è sempre sinonimo di qualità e sicurezza, almeno per quanto riguarda la batterie.