BypassESU, uno strumento per continuare ad aggiornare Windows 7 senza pagare

Gli aggiornamenti di sicurezza di Windows 7 non saranno più disponibili gratuitamente a partire dal 14 gennaio 2020. Le imprese potranno continuare a riceverli pagando il servizio ESU. La community di My Digital Life ha tuttavia ideato uno strumento per permettere di installare i futuri aggiornamenti gratuitamente.

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a cura di Jacopo Ferrante

La community di My Digital Life, un forum di supporto tecnico online, ha trovato un modo per aggirare le restrizioni di Microsoft e consentire l'installazione degli Extended Security Updates (ESU) di Windows 7 su tutti i sistemi e non solo quelli per cui le aziende pagheranno il supporto a Microsoft.

Come saprete, il 14 gennaio 2020 terminerà ufficialmente il supporto a Windows 7, tuttavia, Microsoft ha reso disponibile un servizio a pagamento, l'Extended Security Updates (ESU), che offre aggiornamenti di sicurezza alle aziende che desiderano usare ancora Windows 7 fino al 2023.

Il servizio ha un costo considerevole, si parla infatti di una richiesta tra 25 e 200 dollari per workstation, a seconda della versione di Windows 7 in esecuzione (Enterprise o Pro) e della durata degli aggiornamenti.

Solo le aziende con contratti multilicenza (volume licensing) e le piccole e medie imprese (PMI) possono sottoscrivere l'ESU, il che esclude molti altri professioni e ovviamente i privati.

Il mese scorso, Microsoft ha distribuito un aggiornamento ESU di prova (KB4528069) in modo che gli amministratori potessero verificare se i loro sistemi fosse compatibili con l'avvio della nuova fase. Al momento dell'installazione di questo update viene richiesto di fornire una chiave di licenza ESU, che autorizzerà i futuri aggiornamenti sul sistema.

La community di My Digital Life, però, ha creato uno strumento che elude l'operazione di controllo della chiave ESU e consente l'installazione dell'update ESU di prova.

È molto probabile che Microsoft intervenga per fronteggiare la "minaccia" rappresentata da BypassESU, anche se vale la pena ricordare che in passato Microsoft non è mai stata in grado di proteggere completamente il suo sistema di licenza delle chiavi di Windows, consentendo l'installazione di versioni pirata del sistema operativo.