Windows 7 impiegava più tempo ad avviarsi se era impostato uno sfondo monocolore. Il motivo? Un semplice bug, svelato dopo anni dall'abbandono del celebre sistema operativo. L'ingegnere Microsoft Raymond Chen ha recentemente rivelato la causa di un curioso bug che affliggeva milioni di utenti del popolarissimo OS lanciato nel 2009. Il problema, apparentemente banale ma tecnicamente complesso, causava un rallentamento significativo nell'avvio per chi preferiva impostare un semplice colore uniforme come sfondo del desktop anziché un'immagine.
Chi ha utilizzato Windows 7 ricorderà probabilmente quei 30 secondi di attesa sulla schermata di benvenuto prima di poter accedere al desktop. Un'eternità, che molti attribuivano erroneamente alla propria configurazione hardware, o a qualche errore di installazione. In realtà, la colpa era di un difetto di programmazione nel codice di Windows, che Microsoft corresse solo cinque mesi dopo il rilascio ufficiale del sistema operativo.
Il problema tecnico, spiegato in dettaglio dall'ingegnere veterano di Microsoft, risiedeva nel meccanismo di caricamento dei componenti del desktop. Windows 7 era progettato per attendere la conferma di caricamento da ciascun elemento dell'interfaccia: taskbar, icone, finestre e, naturalmente, l'immagine di sfondo. Se uno qualsiasi di questi componenti non inviava il segnale di "pronto", il sistema attendeva fino a un massimo di 30 secondi prima di procedere comunque.
Il difetto stava nel fatto che il codice responsabile dell'invio del messaggio di conferma per lo sfondo era integrato nella gestione delle immagini del desktop. Quando un utente sceglieva un colore uniforme invece di un'immagine, il messaggio semplicemente non veniva mai inviato, costringendo il sistema ad attendere l'intero timeout di 30 secondi. Un problema simile affliggeva anche chi attivava la policy di gruppo "Hide desktop Icon", aggiunta al sistema in un secondo momento rispetto alla scrittura del codice principale.
"Il sistema di accesso attende che tutti questi componenti segnalino di essere pronti, e quando riceve il via libera da ognuno di essi, o quando sono trascorsi 30 secondi, passa dalla schermata di benvenuto al desktop", ha spiegato Chen. "Data questa progettazione, potete immaginare il motivo del ritardo di 30 secondi: significa che uno dei componenti non è riuscito a inviare la conferma."
Il bug venne risolto con un aggiornamento rilasciato nel novembre 2009, cinque mesi dopo il debutto di Windows 7. Per molti utenti, questo chiarisce finalmente perché i loro PC con Windows 7 fossero così lenti all'avvio per i primi mesi dopo l'installazione, nonostante l'hardware adeguato e l'assenza di altri problemi evidenti.
Il sistema operativo, nonostante i suoi difetti, rimane nella memoria di molti utenti come uno dei più apprezzati nella storia di Microsoft, soprattutto dopo le difficoltà riscontrate con il predecessore Windows Vista.