OpenAI sta espandendo le funzionalità di ChatGPT con una feature inedita che potrebbe ridefinire il modo in cui utilizziamo i chatbot basati su intelligenza artificiale: le chat di gruppo collaborative. La società ha avviato la fase di testing di un sistema che permette di coinvolgere fino a 20 persone in una conversazione condivisa dove ChatGPT non è solo uno strumento passivo, ma un partecipante attivo che ha imparato a seguire il flusso della conversazione, decidendo autonomamente quando intervenire o restare in silenzio. Questo rappresenta un cambio di paradigma significativo nell'utilizzo pratico dei large language model, spostandoli da assistenti personali one-to-one a veri e propri collaboratori in contesti multi-utente.
Il meccanismo di creazione delle chat di gruppo si basa su un sistema di inviti tramite link condivisibile. Per avviare una sessione collaborativa, gli utenti devono toccare l'icona delle persone nell'angolo superiore destro di una conversazione nuova o esistente. Una volta che un invitato accetta, viene generata una copia della conversazione originale come nuovo gruppo, mantenendo separata quella iniziale. Durante la configurazione, il sistema richiede la creazione di un profilo con nome, username e foto, elementi che ChatGPT può effettivamente riconoscere e utilizzare nelle sue risposte.
Sul fronte tecnico, le risposte del chatbot sono gestite da ChatGPT 5.1 Auto, un sistema che seleziona automaticamente il modello più appropriato in base alla complessità del prompt e al piano di abbonamento dell'utente. I rate limits si applicano esclusivamente quando ChatGPT risponde, non durante le conversazioni tra membri umani del gruppo, e il consumo dei limiti viene addebitato specificamente all'utente a cui l'AI sta rispondendo. Questo approccio garantisce una gestione delle risorse computazionali equa e ottimizzata per contesti multi-utente.
L'aspetto più innovativo risiede nei nuovi comportamenti sociali che OpenAI ha implementato specificamente per questo scenario d'uso. Il modello è stato addestrato a interpretare il contesto conversazionale di gruppo, valutando quando è appropriato intervenire senza essere esplicitamente menzionato. Questa capacità di inferenza sociale rappresenta un progresso notevole nell'elaborazione del linguaggio naturale contestuale, andando oltre la semplice risposta a prompt diretti.
La gestione della privacy segue linee guida precise: la memoria personale di ChatGPT non viene utilizzata nelle chat di gruppo e il sistema non crea ricordi persistenti dalle conversazioni collaborative. OpenAI sta sviluppando controlli più granulari per future iterazioni, che permetteranno agli utenti di decidere se e come l'AI possa utilizzare la memoria in questi contesti. Una misura di sicurezza automatica riduce l'esposizione a contenuti sensibili per l'intero gruppo qualora anche un solo partecipante sia minorenne, applicando un filtro protettivo globale alla conversazione.
Le possibilità di personalizzazione includono la configurazione di istruzioni custom per definire come ChatGPT dovrebbe comportarsi in ciascuna chat di gruppo. Ogni membro può rimuovere altri partecipanti (eccetto il creatore del gruppo), e tutte le modifiche alla composizione sono visibili nella sidebar. Il limite massimo di 20 partecipanti può essere raggiunto tramite condivisione del link da parte di qualsiasi membro del gruppo, non solo dal creatore iniziale.
Il rollout della feature è attualmente in fase pilota per tutti i tier di abbonamento: Free, Go, Plus e Pro. La disponibilità geografica iniziale è limitata a Giappone, Taiwan, Nuova Zelanda e Corea del Sud, con un'espansione globale pianificata in base al feedback raccolto durante questa fase di testing. Non sono state comunicate tempistiche specifiche per il mercato europeo, ma è ragionevole aspettarsi un'estensione entro i prossimi mesi se i risultati nei mercati pilota saranno positivi.