L'industria cinese dei semiconduttori ha raggiunto un traguardo significativo con la prima apparizione del processore grafico G100 di Lisuan Technology nei database di benchmarking internazionali. Questo chip rappresenta il primo tentativo domestico cinese di produrre una GPU utilizzando un processo produttivo a 6 nanometri, segnando un momento cruciale per l'indipendenza tecnologica del paese. Tuttavia, i risultati preliminari mostrano una realtà ancora lontana dalle ambizioni dichiarate dall'azienda.
Il test condotto su Geekbench ha rivelato prestazioni deludenti per la G100, che ha ottenuto 15.524 punti nel benchmark OpenCL. Questo punteggio la colloca tra le GPU più lente presenti nel database pubblico della piattaforma, con performance paragonabili alla GTX 660 Ti di tredici anni fa, al chip mobile Xclipse 940 di Samsung integrato nell'Exynos 2400, e alla Radeon R9 370 basata sull'architettura GCN 1.0.
La configurazione di test comprendeva un processore AMD Ryzen 7 8700G abbinato a 64GB di memoria DDR5-4800 su una scheda madre Colorful Battle-AX B650M-Plus. Durante il benchmark, il sistema operativo Windows 10 ha rilevato la presenza di 32 unità di calcolo, 256MB di VRAM e una frequenza di funzionamento di soli 300 MHz. Questi dati, tuttavia, potrebbero non riflettere le specifiche definitive del prodotto.
Le sfide tecniche dietro i numeri
Ovviamente, bisogna procedere con cautela nell'interpretazione di questi risultati preliminari. La bassa frequenza operativa e la ridotta quantità di memoria video potrebbero derivare da limitazioni nei driver ancora in fase di sviluppo o da problematiche legate al silicio stesso. Lisuan Technology ha annunciato l'accensione riuscita dei primi chip G100 solo il mese scorso, indicando che il progetto si trova ancora nelle fasi iniziali di testing e ottimizzazione.
L'architettura proprietaria TrueGPU, sviluppata internamente dall'azienda, viene prodotta presumibilmente da SMIC utilizzando un processo a 6nm. Le specifiche complete rimangono riservate, ma l'azienda cinese ha dichiarato l'obiettivo di raggiungere prestazioni comparabili alla RTX 4060 di NVIDIA, una GPU di fascia media che nel frattempo è stata sostituita dalla più recente RTX 5060.
La presenza di soli 256MB di VRAM rappresenta probabilmente un errore di rilevamento dei driver, considerando che tale quantità risulterebbe inadeguata per qualsiasi applicazione grafica moderna. Allo stesso modo, l'impossibilità di determinare il numero di unità FP32 deriva dalla mancanza di informazioni pubbliche sulla configurazione del sottosistema delle unità di esecuzione della GPU.
Secondo le dichiarazioni ufficiali di Lisuan Technology, i primi chip G100 hanno superato con successo la fase di power-on, confermando la funzionalità base del design. Il processore grafico si trova attualmente in fase di produzione di rischio, con l'obiettivo di avviare la produzione di massa tra la fine del 2024 e l'inizio del 2025. Tuttavia, rimane evidente la necessità di progressi significativi per raggiungere livelli di prestazioni e stabilità commercialmente viabili.
La strada verso la competitività internazionale nel mercato delle GPU richiede non solo l'eccellenza tecnica nel design del silicio, ma anche lo sviluppo di driver affidabili, il supporto software esteso e l'ottimizzazione per migliaia di applicazioni e giochi. Il benchmark Geekbench della G100 rappresenta quindi solo il primo passo di un percorso che richiederà anni di sviluppo e raffinamento per raggiungere gli standard stabiliti dai leader del mercato come NVIDIA e AMD.
Nonostante le prestazioni iniziali modeste, l'apparizione della G100 nei database di benchmarking internazionali conferma i progressi concreti dell'industria cinese dei semiconduttori nella conquista di un settore tecnologico strategico, segnando un punto di partenza per futuri sviluppi in questo campo altamente competitivo.