Il settore dell'intelligenza artificiale si sta trasformando in un campo di battaglia dove i miliardi di dollari volano come mai prima d'ora, e al centro di questa guerra per i talenti c'è Mark Zuckerberg, determinato a rivoluzionare completamente la strategia AI di Meta. Le cifre che il CEO di Meta è disposto a sborsare per assicurarsi i migliori cervelli del settore hanno raggiunto dimensioni astronomiche, con offerte che toccano anche le dieci cifre, riflettendo l'urgenza con cui l'azienda vuole recuperare terreno nella corsa all'intelligenza artificiale. Questa frenesia degli acquisti ha portato Zuckerberg a bussare alle porte di praticamente ogni startup AI di rilievo, anche se non tutti hanno accettato le sue proposte milionarie.
La lista dei "no" ricevuti da Meta racconta una storia interessante dell'attuale panorama AI. Ilya Sutskever, co-fondatore di Safe Superintelligence dopo la sua uscita da OpenAI, ha preferito mantenere l'indipendenza della sua azienda, che ha recentemente raccolto diversi miliardi di dollari di finanziamenti. Anche Mira Murati, ex-CTO di OpenAI ora a capo di Thinking Machines Lab, ha declinato l'offerta di Meta, scegliendo invece di raccogliere capitali per un valore di circa due miliardi di dollari per la sua nuova avventura imprenditoriale. Perplexity, il rivale di Google basato sull'AI guidato da Aravind Srinivas, rappresenta un altro "pesce grosso" che è sfuggito alle reti di Zuckerberg, con l'azienda ora impegnata in un round di finanziamento da 500 milioni di dollari.
Tuttavia, non tutti i tentativi di Zuckerberg sono andati a vuoto. Il colpo più significativo è stato l'acquisizione di Alexandr Wang, ex-CEO di Scale, per una cifra superiore ai 14 miliardi di dollari. Wang ha salutato il suo team venerdì scorso ed era già negli uffici Meta lunedì mattina, iniziando immediatamente a costruire la nuova squadra AI che Zuckerberg gli ha affidato. Insieme a lui, stanno per arrivare due figure di spicco: Daniel Gross, co-fondatore e CEO di SSI, e Nat Friedman, ex-CEO di GitHub, entrambi destinati a co-dirigere l'assistente AI di Meta sotto la supervisione di Wang.
L'intensità della campagna acquisti di Zuckerberg non è passata inosservata ai concorrenti, in particolare a Sam Altman di OpenAI, che sembra aver mostrato segni di nervosismo di fronte a questa offensiva. La sua recente apparizione nel podcast del fratello, dove ha dichiarato che "nessuna delle nostre persone migliori" sta lasciando l'azienda per Meta, è stata interpretata come un tentativo di proiettare forza, ma che in realtà ha dato l'impressione di gettare i suoi ex-colleghi sotto l'autobus. Particolarmente ironico è stato il commento di Altman secondo cui pagare molto in anticipo per i talenti non costruisce "una grande cultura aziendale", considerando che OpenAI ha recentemente sborsato 6,5 miliardi di dollari per assumere Jony Ive e il suo piccolo team hardware.
Questo clima di competizione feroce riflette una realtà del settore dove le compensazioni a nove cifre stanno diventando la norma per i talenti di punta. Alcuni dirigenti senior di OpenAI ricevono già compensi in questo range, grazie all'aumento meteorico della valutazione dell'azienda negli ultimi anni. Meta e Google risultano essere entrambe investitrici in Safe Superintelligence, dimostrando come anche i concorrenti diretti siano disposti a finanziare le stesse aziende pur di mantenere un piede nella porta dell'innovazione AI.
Mentre Zuckerberg orchestra questa campagna di acquisizioni, altri settori di Meta stanno già integrando l'AI nei loro prodotti. Alex Himel, VP of wearables di Meta, ha rivelato interessanti dettagli sulla strategia dell'azienda per gli occhiali intelligenti durante un incontro con il nuovo responsabile AI Wang. La filosofia di Meta si sta evolvendo: se prima pensavano che servisse un ampio campo visivo e display per sovrapporre contenuti virtuali per raggiungere scala, ora credono di poter arrivarci più velocemente grazie all'AI.
I dati di utilizzo degli attuali occhiali Ray-Ban Meta mostrano un quadro chiaro delle preferenze degli utenti: l'audio (chiamate, musica, podcast) domina come primo caso d'uso, seguito da vicino dalla fotografia e video, mentre l'AI occupa il terzo posto ma sta rapidamente guadagnando terreno. L'investimento software più grande dell'azienda è proprio nelle funzionalità AI, perché gli occhiali offrono vantaggi unici: sono indossati tutto il tempo, possono vedere quello che vede l'utente, sentire quello che sente, e sono super accessibili.
La partnership con EssilorLuxottica si sta ampliando oltre Ray-Ban, con il lancio della nuova linea Oakley Meta. Gli occhiali HSTN di Oakley sono stati sviluppati in meno di nove mesi, il programma più veloce mai realizzato dall'azienda. Tecnologicamente, Meta sta facendo progressi significativi: modelli da un miliardo di parametri girano ormai direttamente sui frame, mentre processing più complesso avviene sul telefono o nel cloud.