Il tramonto di Windows 10 ha aperto scenari inattesi nel panorama dei sistemi operativi. Mentre Microsoft spinge gli utenti verso Windows 11 e molti considerano alternative come Ubuntu, un marchio storico dell'informatica ha colto l'occasione per proporre la propria visione del futuro digitale. Commodore, il leggendario produttore che ha segnato gli anni '80 con il celebre C64 (che ha visto nel corso del tempo il suo ritorno sugli scaffali dei negozi con progetti come il The C64 Maxi), torna alla ribalta con una proposta che mescola nostalgia e innovazione tecnologica.
La società, oggi reinventata come brand specializzato nel "digital detox", ha lanciato una campagna provocatoria con lo slogan "Salva il tuo PC. Salva la tua sanità mentale". L'obiettivo è convincere gli utenti Windows 10 rimasti orfani del supporto Microsoft a passare a Commodore OS Vision 3.0, una distribuzione Linux completamente gratuita. Il messaggio è chiaro: non si tratta di un semplice aggiornamento, ma di un vero e proprio reset della propria esperienza informatica.
Christian Simpson, noto online come 'Perifractic' e attuale CEO dell'azienda, ha costruito l'intero progetto attorno a una filosofia precisa. L'OS promette di essere un "santuario dalla tecnologia che ha oltrepassato il limite", puntando su privacy, tranquillità d'uso e creatività. Niente tracciamenti invasivi, niente notifiche moleste, niente social media tossici integrati nel sistema.
La proposta arriva in un momento strategico. Il 14 ottobre 2025 ha segnato la fine ufficiale del supporto per Windows 10: niente più aggiornamenti di sicurezza, niente più patch, niente più assistenza. Per milioni di utenti che non possono o non vogliono passare a Windows 11, la scelta è tra rimanere su un sistema non più supportato o cercare alternative.
L'interfaccia grafica rappresenta forse l'elemento più caratterizzante di questa distribuzione basata su Debian. Il design richiama esplicitamente l'estetica dei computer Commodore degli anni '80, reinterpretata in chiave moderna con un approccio "retro-futuristico". Per chi è cresciuto con il Commodore 64 o l'Amiga, l'esperienza visiva è una dichiarazione d'amore verso quell'epoca pionieristica dell'informatica domestica.
La dimensione notevole del download, ben 35GB, si spiega con l'abbondanza di contenuti preinstallati. Il sistema include oltre 200 giochi gratuiti compatibili con Linux, affiancati da una selezione di giochi e demo classici dell'era Commodore. Questa combinazione permette di oscillare tra nostalgia e modernità senza dover cercare software aggiuntivo.
Ma c'è un aspetto che va oltre il semplice intrattenimento retro. Il sistema integra Commodore OS BASIC V1, un interprete BASIC potenziato con supporto per grafica 3D e fisica. Questa scelta non è casuale: i computer Commodore originali permettevano di programmare direttamente all'accensione, senza bisogno di installare compilatori o ambienti di sviluppo. Quella semplicità aveva innescato un'ondata di creatività tra programmatori autodidatti, molti dei quali poi diventati professionisti del settore.
L'ecosistema si completa con Commodore OS Central, un hub che raccoglie risorse, manuali e documentazione orientata al retrogaming. Gli sviluppatori prevedono di trasformarlo in un vero e proprio negozio digitale con installer e launcher integrati, favorendo anche l'interazione tra utenti della comunità. Il progetto, va precisato, non è nato ieri per sfruttare il momento: la versione 3.0 è stata rilasciata già ad aprile, ben prima della fine ufficiale di Windows 10.