Con un guanto Minority Report è a casa nostra

Il MIT realizza un sistema basato su un guanto in lycra che permette di tracciare in 3D il movimento di una mano e controllare un mondo virtuale. Il costo della tecnologia è di gran lunga inferiore a ciò che finora è mai stato realizzato.

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a cura di Manolo De Agostini

Il MIT di Boston potrebbe portare a casa nostra l'esperienza di Minority Report. Nel film di Steven Spielberg del 2002, Tom Cruise muoveva le mani per manipolare le immagini video davanti a uno schermo trasparente. In otto anni l'industria si è affannata per replicare quell'esperienza, con risultati più o meno buoni.

All'istituto di tecnologia del Massachusetts propongono un nuovo approccio: un sistema basato su un guanto multicolore in lycra dal costo di circa 1 dollaro. La soluzione del MIT potrebbe essere davvero rivoluzionaria.

"Gli altri prototipi d'interfacce gestuali a basso costo usano un nastro riflettente o colorato appiccicato sulla punta delle dita. Questa però è un'informazione di tipo 2D", ha dichiarato il laureato Robert Wang, che ha sviluppato questo sistema con il professore Jovan Popovi?. "Con quei sistemi si ottiene l'informazione relativa alla punta delle dita, ma non sapete nemmeno a quale dito corrisponda il nastro". Il sistema di Wang e Popovi?, invece, può tradurre i movimenti di un'intera mano e riprodurli in modello 3D, senza quasi lag. 

Il guanto è ricoperto da 20 macchie, di forma irregolare e di 10 differenti colori. Il numero di colori è stato volutamente ridotto per permettere al sistema di distinguerli l'uno dall'altro, dagli oggetti in background e in condizioni di luce differente. La disposizione delle macchie e la loro forma è stata scelta per distinguere palmo e dorso.

Il funzionamento del sistema è completato da un algoritmo che ricerca i dati visivi in un database. Una webcam cattura l'immagine del guanto e un software taglia lo sfondo in modo che il guanto venga sovrapposto su sfondo bianco. Il software riduce drasticamente la risoluzione dell'immagine ottenuta a soli 40 x 40 pixel.

In seguito viene realizzata una ricerca della mano rivestita dal guanto all'interno del database composto da un'infinità di modelli digitali 40x40 pixel, in differenti posizioni, fino a trovare una corrispondenza. Dato che il sistema non deve calcolare la posizione delle dita, del palmo e del dorso della mano, è in grado di fornire la risposta in una frazione di secondo. Il database richiede centinaia di megabyte, ma "non è un problema grazie alla capacità di hard disk e memoria", dicono gli scienziati.

Secondo Wang questa tecnologia troverà una scontata applicazione nei videogiochi. I videogiocatori potranno navigare in un mondo virtuale e prendere oggetti usando le mani. Il sistema potrebbe adattarsi anche ad altri settori. Pensate a un tessuto di lycra che ricopre tutto il corpo. Questo tipo di sistema è già usato per convertire in via digitale le movenze degli atleti, ma la tecnologia del MIT potrebbe permettere le stesse cose a un costo di gran lunga inferiore.