image/svg+xml
Logo Tom's Hardware
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Tom's Hardware Logo
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Forum
  • Sconti & Coupon
Sconti & Coupon
Accedi a Xenforo
Immagine di La prima GPU cinese a 6nm è reale, ma è più lenta di una scheda di 13 anni fa La prima GPU cinese a 6nm è reale, ma è più lenta di una ...
Immagine di Una sorprendente mod ha reso una RTX 5090 una GPU da 10.000$ Una sorprendente mod ha reso una RTX 5090 una GPU da 10.000$...

Condivide torrent, finisce in carcere 5 anni: 10.000€ di multa non bastano

Condannato a 5 anni di carcere l'amministratore di un sito torrent chiuso 10 anni fa: dovrà pagare 10.000 euro di multa e 1.800 euro di spese processuali.

Advertisement

Quando acquisti tramite i link sul nostro sito, potremmo guadagnare una commissione di affiliazione. Scopri di più
Avatar di Luca Zaninello

a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Pubblicato il 24/06/2025 alle 10:18

La notizia in un minuto

 Il sistema giudiziario greco ha condannato a cinque anni di carcere un uomo di 59 anni per aver gestito il sito torrent privato P2Planet oltre un decennio fa. Si tratta della prima condanna penale legata a BitTorrent in Grecia, con l'imputato condotto direttamente in prigione dal tribunale di Pireo. P2Planet operò dal 2011 al 2014 con 44.342 membri e 14.000 file torrent prima di essere chiuso dalle autorità. L'enorme lasso di tempo tra l'arresto del 2014 e la sentenza attuale solleva interrogativi sull'efficacia deterrente di una giustizia così tardiva, trasformandosi più in un simbolo che in uno strumento concreto di prevenzione del crimine digitale. 
Riassunto generato con l'IA. Potrebbe non essere accurato.

Il sistema giudiziario greco ha dimostrato che la memoria lunga può trasformarsi in una condanna severa, quando un uomo di 59 anni è stato condotto direttamente in carcere dal tribunale di Pireo per aver gestito il sito torrent privato P2Planet oltre un decennio fa. La decisione ha colto di sorpresa tutti i presenti in aula, inclusi probabilmente gli stessi avvocati, quando tre agenti di polizia hanno ammanettato l'imputato e lo hanno scortato fuori dall'aula per iniziare immediatamente a scontare una pena di cinque anni di reclusione. Questo caso rappresenta non solo la prima condanna penale legata a BitTorrent in Grecia, ma anche un esempio estremo di come la giustizia possa colpire con ritardi che sfidano ogni logica deterrente.

La storia di P2Planet affonda le radici nel febbraio 2011, quando il sito iniziò le sue operazioni in un panorama digitale molto diverso da quello attuale. All'epoca, molte piattaforme torrent greche combattevano quotidianamente contro attacchi DDoS e vulnerabilità tecniche, e P2Planet non fece eccezione. Il sito utilizzava PHP BitTorrent tracker insieme al forum TorrentStrike, una combinazione che presentava diverse falle di sicurezza già note alla comunità informatica. Nel corso dei suoi tre anni di attività, la piattaforma riuscì comunque a costruire una base utenti di 44.342 membri registrati e a catalogare circa 14.000 file torrent, principalmente film, serie televisive e contenuti musicali.

L'epilogo di P2Planet arrivò nel giugno 2014, quando un comunicato laconico sui social media annunciò che il sito aveva "sfortunatamente chiuso" per sempre. Dietro questa chiusura apparentemente volontaria si celava in realtà un'operazione coordinata della Direzione per le Indagini sui Crimini Informatici della polizia greca. Il 16 giugno 2014, gli agenti fecero irruzione nell'abitazione dell'operatore a Pireo, alla presenza di un ufficiale giudiziario, sequestrando un hard disk che fu poi sottoposto ad analisi forense. L'uomo, dopo aver confermato la sua capacità di amministrare il sito oggetto dell'indagine, venne arrestato e il dominio P2Planet.net scomparve per sempre dalla rete attiva.

Copyright: <a href='https://it.123rf.com/profile_lacheev'>lacheev</a> Giudice, sentenza

Ciò che rende questo caso particolarmente singolare è l'enorme lasso di tempo trascorso tra l'arresto e la sentenza definitiva. Più di dieci anni per concludere un procedimento penale rappresentano un'anomalia anche per gli standard della giustizia italiana, figuriamoci per quella greca. Durante questo periodo, il panorama tecnologico si è completamente trasformato: i rapporti indicano che gli utenti di P2Planet utilizzavano Azureus, un client torrent che ha ricevuto il suo ultimo aggiornamento nel 2017 e che oggi appare come un fossile dell'era digitale. L'imputato, che oggi ha 59 anni, poteva averne 44 o al massimo 49 quando gestiva attivamente la piattaforma.

La severità della sentenza assume contorni ancora più netti se confrontata con precedenti simili in Grecia. Nel 2019, l'operatore di un altro sito torrent ricevette una condanna di cinque anni, anche se in quel caso i giudici decisero di non aggiungere sanzioni pecuniarie, ritenendo che multare qualcuno già in prigione sarebbe stato "privo di significato" a causa di "fattori attenuanti". Il caso di P2Planet, invece, ha comportato non solo la reclusione immediata, ma anche una multa di 10.000 euro e 1.800 euro di spese processuali.

Il tribunale di Pireo ha quindi scelto un approccio particolarmente rigido, probabilmente per inviare un messaggio chiaro in un momento in cui le autorità greche hanno dichiarato guerra alla pirateria digitale. Tuttavia, l'efficacia deterrente di questa strategia solleva interrogativi significativi quando si considera la tempistica coinvolta.

La giustizia che arriva dopo un decennio perde gran parte del suo potere deterrente

Un precedente illuminante riguarda l'operatore dei siti greekstars.net e greekstars.co, che tra il 2009 e il 2012 affrontò ben quattro procedimenti giudiziari, continuando tuttavia a violare i diritti d'autore dopo ogni processo. Nel 2014, il tribunale di Salonicco lo condannò a cinque anni per il dominio greekstars.biz, concedendo però la sospensione della pena. Quando l'individuo rilanciò le sue attività con nuovi domini, un secondo processo nel novembre 2014 portò a una condanna a cinque anni con esecuzione immediata, dimostrando che il sistema giudiziario greco può agire rapidamente quando necessario.

Il contrasto temporale tra questi due approcci evidenzia un paradosso fondamentale nell'applicazione della giustizia digitale. Mandare in prigione un uomo quasi sessantenne per attività svolte quando aveva circa quarant'anni dovrebbe, in teoria, fungere da deterrente per altri potenziali trasgressori. Tuttavia, quando la notizia riguarda eventi così lontani nel tempo, l'impatto psicologico sulla community degli utenti si riduce drasticamente. Molte persone non ricorderanno nemmeno P2Planet, altri saranno indifferenti alla sorte di uno sconosciuto, altri ancora archivieranno la notizia senza pensarci due volte.

La lezione che emerge da questo caso greco tocca questioni fondamentali sull'efficacia della giustizia penale nell'era digitale. Se l'obiettivo è scoraggiare comportamenti illegali online, la tempestività delle sanzioni risulta cruciale quanto la loro severità. Un deterrente che arriva con oltre un decennio di ritardo rischia di trasformarsi in una giustizia simbolica piuttosto che in uno strumento concreto di prevenzione del crimine. Nel frattempo, il mondo del file-sharing è evoluto verso tecnologie e piattaforme completamente diverse, rendendo il caso P2Planet più un monito storico che una minaccia attuale per chi opera nel settore della pirateria digitale contemporanea.

Fonte dell'articolo: torrentfreak.com

Leggi altri articoli

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite . Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.

Segui questa discussione
Advertisement

Non perdere gli ultimi aggiornamenti

Newsletter Telegram

I più letti di oggi


  • #1
    5 condizionatori portatili da tenere d'occhio in vista del Prime Day
  • #2
    Non è una Panda, non è un Cybertruck: è il Cyberpandino
  • #3
    Lunga vita alla Sound Blaster! Linux resuscita la scheda del '94
  • #4
    Galaxy S27 Ultra segnerà la fine di un'era
  • #5
    Tablet per lavorare: requisiti minimi per smart working e produttività
  • #6
    Questo display vi farà dire addio a ogni distrazione
Articolo 1 di 5
Una sorprendente mod ha reso una RTX 5090 una GPU da 10.000$
Der8auer ha deciso di operare su una RTX 5090, modificandola per superare l prestazini di una RTX Pro 6000 e il risultato è sorprendente.
Immagine di Una sorprendente mod ha reso una RTX 5090 una GPU da 10.000$
Leggi questo articolo
Articolo 2 di 5
La prima GPU cinese a 6nm è reale, ma è più lenta di una scheda di 13 anni fa
Il test condotto su Geekbench ha rivelato prestazioni deludenti per la G100, che ha ottenuto 15.524 punti nel benchmark OpenCL.
Immagine di La prima GPU cinese a 6nm è reale, ma è più lenta di una scheda di 13 anni fa
3
Leggi questo articolo
Articolo 3 di 5
I creatori di Windows e Linux si incontrano per la prima volta: è la svolta?
È sorprendente che i creatori di Windows e Linux non si fossero mai incontrati prima d'ora, considerando l'impatto dei loro sistemi operativi.
Immagine di I creatori di Windows e Linux si incontrano per la prima volta: è la svolta?
Leggi questo articolo
Articolo 4 di 5
MSI Raider 18 HX AI 2025, potenza estrema per chi può rinunciare alla portabilità | Test & Recensione
Un colosso che ridefinisce i confini dei laptop gaming, spingendoli sempre più vicini ai sistemi desktop.. non solo per le prestazioni.
Immagine di MSI Raider 18 HX AI 2025, potenza estrema per chi può rinunciare alla portabilità | Test & Recensione
3
Leggi questo articolo
Articolo 5 di 5
Scegli: 3 licenze WinRAR o la bellissima borsa a tema?
Con i soldi risparmiati sulle licenze WinRAR che avresti dovuto comprare negli anni puoi ora comprare una bellissima borsa a tema.
Immagine di Scegli: 3 licenze WinRAR o la bellissima borsa a tema?
Leggi questo articolo
Advertisement
Advertisement

Advertisement

Footer
Tom's Hardware Logo

 
Contatti
  • Contattaci
  • Feed RSS
Legale
  • Chi siamo
  • Privacy
  • Cookie
  • Affiliazione Commerciale
Altri link
  • Forum
Il Network 3Labs Network Logo
  • Tom's Hardware
  • SpazioGames
  • CulturaPop
  • Data4Biz
  • TechRadar
  • SosHomeGarden
  • Aibay

Tom's Hardware - Testata giornalistica associata all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana, registrata presso il Tribunale di Milano, nr. 285 del 9/9/2013 - Direttore: Andrea Ferrario

3LABS S.R.L. • Via Pietro Paleocapa 1 - Milano (MI) 20121
CF/P.IVA: 04146420965 - REA: MI - 1729249 - Capitale Sociale: 10.000 euro

© 2025 3Labs Srl. Tutti i diritti riservati.