CPU Intel Ivy Bridge, Sandy Bridge non terrà il passo

I processori Intel a 22 nanometri, basati su architettura Ivy Bridge, potrebbero essere il 20 percento più veloci rispetto alle soluzioni Sandy Bridge. Prestazioni in presunta crescita fino al 30 percento anche per il core grafico integrato. Si parla anche di USB 3.0 e PCI Express 3.0.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Ivy Bridge, l'architettura a 22 nanometri che Intel dovrebbe svelare a inizio 2012, potrebbe consentire all'azienda di offrire processori il 20 percento più veloci rispetto alle soluzioni Sandy Bridge (Core serie 2000), già di per sé un buon passo in avanti rispetto alla famiglia Core di prima generazione.

Il sito Vr-Zone afferma di aver messo gli occhi su una roadmap da cui emergono interessanti dettagli. Ivy Bridge sarà disponibile inizialmente per piattaforma socket LGA 1155, ma è plausibile che nel tardo 2012 l'architettura sarà alla base di processori per altri socket, proprio come Sandy Bridge lo sarà per le soluzioni LGA 2011 - successori del socket LGA 1366 - nel tardo 2011.

Secondo Vr-Zone non ci saranno "grandi cambiamenti in termini di funzionalità base", infatti l'architettura Ivy Bridge sarà proposta ancora in configurazioni a due e quattro core (con grafica integrata) e per diversi modelli sarà presente l'Hyper-Threading. Secondo il sito Ivy Bridge supporterà il PCI Express 3.0 anche se "è improbabile un incremento del numero di linee".

Sul fronte grafico si vocifera la presenza di un core integrato con supporto DirectX 11 e OpenCL 1.1, capace di alzare ulteriormente l'asticella delle prestazioni con un +30 percento rispetto alla soluzione all'interno di Sandy Bridge. Nuovi passi avanti anche sul fronte della codifica, decodifica e transcodifica di video. Ivy Bridge dovrebbe offrire anche tre uscite video indipendenti e supporto all'HDMI 1.4. Per ora la roadmap cita la compatibilità DisplayPort 1.1, ma forse Intel passerà alla più flessibile versione 1.2, anche se al momento queste sono solo supposizioni.

Per quanto riguarda il chipset, la soluzione Panther Point (evoluzione del design attuale Cougar Point) dovrebbe supportare nativamente, attraverso quattro porte, l'USB 3.0. Vr-Zone scrive che "Panther Point supporterà Sandy Bridge, ma è improbabile che Cougar Point (i chipset della serie 6) saranno compatibili Ivy Bridge". Al momento non è quindi chiaro se i processori a 22 nanometri saranno compatibili che le piattaforme basate sui chipset della serie 6, ma ce lo auguriamo - e ci sembra anche una scelta logica (aggiornamento: nuove indiscrezioni dicono che servirà semplicemente un aggiornamento del BIOS). Panther Point supporterà inoltre anche il SATA 6 Gbps, ma non ci sono ancora informazioni sul numero di porte.

Per Ivy Bridge Intel ha stanziato grandi risorse, con un'opera di ammodernamento e creazione di siti di produzione (Intel: 8 miliardi per Ivy Bridge, le CPU a 22 nanometri). Si tratta di un passaggio che Intel nelle proprie roadmap definisce "tick" in quanto oltre a una nuova architettura introduce anche un inedito processo produttivo che sarà - almeno per due anni - il suo fiore all'occhiello. Il passaggio "tock" definisce invece l'arrivo di una nuova microarchitettura realizzata sul processo produttivo già esistente.

###old671###old