CS-Tech - NAS economico e facile da usare

I dispositivi di memorizzazione indipendenti accessibili via rete - NAS - sono un sistema pratico ed efficiente per garantire spazi su disco facilmente accessibili agli utenti di una LAN. Abbiamo provato un modello economico e silenzioso basato su un singolo disco Maxtor da 300 GB dissipato passivamente.

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a cura di Roberto Buonanno

Founder

Un NAS - Network Attached Storage - è un dispositivo di memorizzazione dati accessibile tramite rete locale e in alcune configurazioni anche attraverso Internet. Usando questi sistemi di archiviazione si possono mettere a disposizione del personale aziendale una serie di spazi, personali o condivisi, dove immagazzinare file di produttività o backup. I NAS normalmente sono sempre accesi, di conseguenza offrono il meglio di loro proprio come periferica di backup, spesso coadiuvati da programmi specializzati. Il responsabile tecnico di un'azienda può pianificare, per esempio, salvataggi incrementali automatici dei dati dei dipendenti. In questo modo anche i più distratti possono recuperare il proprio lavoro a seguito di disastri sui propri computer. I sistemi NAS sono normalmente dispositivi molto costosi, formati da due o più dischi fissi in modalità RAID - per maggiore garanzie di sicurezza - gestiti da un firmware che spesso e volentieri è una mini distribuzione Linux.

La versione presentata da CS-Tech è l'incarnazione più economica del concetto di NAS. Si tratta in pratica di un'unità a singolo disco, alloggiata in un piccolo case in alluminio. Sul retro ci sono tre connettori: alimentazione, USB e rete tramite RJ 45.

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Sul lato frontale un singolo tasto d'accensione; attorno a questo una corona violacea funge segnala lo stato del disco e lampeggia in fase d'accesso e di scrittura.

Il piccolo NAS commercializzato da CS-Tech si gestisce tramite interfaccia Web, che dà accesso alla mini distribuzione Linux incorporata - invisibile all'utente. Dal pannello si gestiscono utenti e condivisione sia Samba che FTP. Il primo sistema crea di fatto dischi condivisi accessibili dai sistemi Windows, con l'unica limitazione che non si possono trasferire file più grandi di 4 GB in quanto il disco è formattato in FAT 32. Il protocollo FTP è invece universale, ma per una gestione ottimale dei trasferimenti richiede l'installazione sul client di un programma FTP.

Dal pannello di controllo si creano e modificano utenti e rispettive password. Ciascun utente ha una propria area assegnata. Al momento manca però la possibilità di determinare una capacità massima per share o utente. Il firmware dell'unità è aggiornabile, quindi nulla vieta che in futuro il produttore rilasci migliorie.

Sempre dal pannello, nella sezione  Disk Utiliy è possibile effettuare operazioni di manutenzione, come la formattazione o una scansione del disco.

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A sinistra un dettaglio delle connessioni sul retro. Al centro il disco Maxtor messo a nudo. A destra una schermata del pannello di controllo.

Tra le altre opzioni utili lo sleep time, ovvero il numero minuti di inoperatività che devono trascorrere prima di mandare il disco in stand by. Consiglio di impostare questo valore a un minimo di cinque minuti, in modo che l'unità non si surriscaldi inutilmente. Il calore prodotto infatti viene dissipato passivamente dal solo corpo in alluminio del NAS e non ci sono ventole aggiuntive. Questo è un vantaggio dal punto di vista della rumorosità - praticamente nulla - ma rende problematica la dissipazione di dischi molto caldi. Il modello provato nel nostro laboratorio montava un disco DiamondMax 10 SATA di Maxtor da 300 GB, che nonostante una temperatura ambientale attorno ai 26° non ha mai superato i 50°.

In un nostro precedente test del resto avevamo concluso che il Maxtor in questione, con tre piatti da 100 GB, si difende in termini di prestazioni e non scalda molto: Maxtor DiamondMax 10: da 80 a 300 GB con 16 MB di cache

Pro

  • Soluzione NAS a prezzo ridotto
  • Semplice da configurare e silenzioso
  • Buona qualità costruttiva e dei materiali usati

Contro

  • Non si possono stabilire le quote di spazio su disco
  • Un NAS con un solo disco non può - ovviamente - offrire la sicurezza di una configurazione RAID
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