G-Sync HDR, FreeSync 2, Adaptive Sync: cosa cambia?

Quali sono le principali differenze? Quali i pro e quali i contro? Fughiamo tutti i vostri dubbi su queste importanti tecnologie.

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a cura di Alberto Aprea

Sono ormai passati quattro anni da quando, nel 2013, Nvidia annunciò l'arrivo del G-Sync, una tecnologia che avrebbe cambiato il mercato dei monitor come nessun'altra prima di allora. Nel 2015 fu AMD a fare la sua mossa, introducendo il FreeSync. Da allora queste due tecnologie fanno parte del bagaglio di conoscenza sui monitor di tutti noi e sono state spesso al centro di ampi dibattiti su quale delle due fosse la migliore.

Nelle scorse ore Samsung ha svelato tre nuovi monitor, che sono i primi a supportare una nuova tecnologia, il FreeSync 2. Anche Nvidia non è rimasta con le mani in mano e infatti sono già stati presentati dei monitor con la nuova versione del G-Sync, tra cui un modello Asus ROG, con aspect ratio 21:9 e HDR.

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A sentire questi nuovi nomi, con varie sigle e specifiche diverse, qualsiasi utente potrebbe sentirsi spaesato. Inoltre, chi ha già un monitor con FreeSync o G-Sync o una scheda grafica compatibile con queste tecnologie potrebbe temere di dover rinnovare il proprio hardware per sfruttare queste novità.

Per questo vi spiegheremo le differenze tra le "vecchie" e le nuove tecnologie, confronteremo fra di loro queste ultime e faremo un po' di chiarezza sulla terminologia. Una cosa però ve la diciamo subito: le tecnologie non sono compatibili tra loro, per cui sfruttare G-Sync vi servirà una scheda video Nvidia GeForce, mentre per il FreeSync dovrete dotarvi di una AMD Radeon.

Adaptive Sync: cos'è?

Spesso si legge nelle specifiche di un monitor la frase "Supporta la tecnologia Adaptive Sync". Cosa significa? È forse un avversario di G-Sync e FreeSync? In realtà no. Di per sé Adaptive Sync è una qualsiasi tecnologia di refresh rate adattivo, ovvero una soluzione, sia hardware che software, che permette al monitor di far variare il proprio refresh rate in relazione al frame rate prodotto dalla scheda grafica.

Detto così può sembrare aramaico, ma è semplicemente ciò che il G-Sync (via hardware) ed il FreeSync (via software) fanno normalmente. Dire Adaptive Sync quindi è come parlare di un'automobile in generale, mentre G-Sync e FreeSync rappresentano le varie case.

Nel 2015 la VESA, l'associazione internazionale che promuove e decreta gli standard per il mercato dei monitor, ha annunciato che la specifica DisplayPort 1.2 avrebbe supportato come caratteristica integrante anche l'Adaptive Sync. In questo caso il termine è usato per indicare un concetto diverso da quello precedente, perciò spesso si fa confusione tra i due significati.

Per VESA, l'Adaptive Sync è un'insieme di protocolli open source integrati nello standard DisplayPort 1.2 (e da circa un anno anche in HDMI 2.0). Essendo open source, questa tecnologia è gratuita ed è questo il motivo per il quale il FreeSync, che sfrutta questi protocolli, non aggiunge alcun costo ai monitor in cui è presente, a differenza della controparte G-Sync, che prevedendo l'integrazione un modulo creato da Nvidia fa aumentare il prezzo degli schermi dai 200 ai 300 euro. Chiarito questo primo passaggio, possiamo parlare delle nuove tecnologie nello specifico.


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