Gli USA puntano a diventare il secondo produttore di chip avanzati entro il 2032

Anche raggiungendo il traguardo, gli Stati Uniti rimarrebbero al quinto posto tra i produttori di chip a livello globale.

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a cura di Marco Silvestri

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Entro il 2032, gli Stati Uniti prevedono di triplicare la propria capacità di produzione di semiconduttori, grazie all'attuazione del CHIPS and Science Act. Una recente indagine condotta dall'Associazione dell'Industria dei Semiconduttori (SIA) insieme al Boston Consulting Group (BCG) svela che vi sarà un significativo aumento nella produzione di semiconduttori nazionali, incluso un imponente balzo nella fabbricazione di logica avanzata, passando da zero a quasi un terzo della capacità globale.

L'espansione riguarderà vari segmenti della produzione, come la logica su diversi nodi, DRAM, e i dispositivi discreti, analogici, optoelettronici e sensori (DAO), segnando l'aumento maggiore a livello globale in tale periodo. Questo progresso è sostenuto in gran parte dall'introduzione del CHIPS and Science Act, che mira a rafforzare la produzione domestica di semiconduttori.

Nonostante questi progressi, gli Stati Uniti si posizioneranno al quinto posto nel mondo per capacità produttiva, dietro Cina, Corea del Sud, Taiwan e Giappone.

Entro il 2032, la capacità produttiva di semiconduttori negli USA crescerà del 203% rispetto ai livelli del 2022, garantendo al paese il 14% della capacità produttiva globale, un aumento rispetto al 10% attuale. Va sottolineato l'avanzamento degli USA nel settore della manifattura di logica avanzata, con una  quota di produzione globale sotto i 10nm che dovrebbe salire al 28%, posizionando il paese all'apice nel campo del chipmaking avanzato. Le proiezioni suggeriscono che gli Stati Uniti saranno secondi solo a Taiwan, che deterrà il 47% delle capacità.

Le previsioni indicano che gli Stati Uniti attireranno il 28% delle spese globali nel settore dei semiconduttori tra il 2024 e il 2032, grazie anche agli incentivi previsti dal CHIPS Act. L'attuazione di questa legge ha inoltre stimolato investimenti per quasi 450 miliardi di dollari in più di 80 nuovi progetti su 25 stati, con la promessa di generare oltre 56.000 posti di lavoro diretti nel settore.

La crescita prevista della capacità produttiva statunitense rappresenta una svolta rispetto all'aumento modesto dell'11% osservato tra il 2012 e il 2022. Nonostante l'ottimismo, il report evidenzia la necessità di politiche mirate per evitare concentrazioni eccessive o eccessi di offerta in alcuni segmenti della catena di fornitura dei semiconduttori.

Sebbene il CHIPS and Science Act abbia aperto la strada a un rinnovamento significativo nella produzione domestica di semiconduttori e nella ricerca e sviluppo, rimane ancora molto da fare. La SIA auspica collaborazioni future con i leader governativi per promuovere politiche che amplino il bacino di talenti STEM, investano nella ricerca scientifica, favoriscano il libero commercio e l'accesso ai mercati globali, oltre a espandere e prolungare gli incentivi cruciali previsti dal CHIPS Act.