GPU e la fisica nei videogiochi: tutto da rifare

AMD parla, con scetticismo, della possibilità che le schede video possano essere impiegate con profitto per i calcoli fisici nei videogiochi.

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a cura di Manolo De Agostini

Secondo Richard Huddy, WW Developer Relations Manager di AMD, l'uso dei core grafici per riprodurre la fisica nei videogiochi è un tema ancora tutto da scoprire.

Huddy afferma che sebbene alcuni giochi in arrivo possano contare sulla GPU per la riproduzione degli effetti fisici, è altamente improbabile che il loro numero aumenti, a meno che non siano rilasciati strumenti di sviluppo capaci da facilitare operazioni di questo genere. Per questo motivo AMD continua a consigliare i processori multi-core per il calcolo della fisica, almeno fino alle DirectX 11.

Le future librerie di Microsoft - che attualmente non hanno una data d'arrivo e specifiche definite - apporteranno alcune novità che dovrebbero offrire agli sviluppatori di videogiochi la possibilità d'indirizzare i calcoli fisici ai core grafici.

Attualmente campo della fisica per i videogiochi troviamo AGEIA - che ha scarso successo per il momento - e Havok (acquisita da poco da Intel). L'accordo tra l'azienda americana e Havok è uno dei fattori, secondo le fonti, che ha rallentato l'avvento di una nuova fisica, calcolata in tempo reale dalle potentissime GPU e in grado di sconvolgere l'esperienza di gioco. Il motore fisico Havok FX, capace di sfruttare anche le schede video, non è infatti molto diffuso.

Per ora alcune dimostrazioni del passato, effettuate da AMD e Nvidia, rimangono solamente una pura mossa di disturbo nei confronti di AGEIA, un'azienda che in quel momento stava propagandando il suo acceleratore fisico in lungo e in largo. Di rivoluzioni per ora non ne abbiamo viste, non ci resta che attendere gli avvenimenti futuri.

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