Il mercato degli schermi OLED per PC sta vivendo una crescita impressionante che potrebbe finalmente portare questi pannelli premium alla portata di un pubblico più ampio. Secondo i dati raccolti da TrendForce, il terzo trimestre del 2025 ha registrato un'impennata del 65% nelle vendite rispetto allo stesso periodo del 2024, con 644.000 unità spedite globalmente. Si tratta di un segnale inequivocabile: la tecnologia OLED sta abbandonando la nicchia degli early adopter per diventare mainstream nel segmento gaming e professionale. La crescita trimestre su trimestre si attesta comunque a un solido 12%, confermando un trend costante di adozione.
Il panorama competitivo vede attualmente Asus dominare con una quota di mercato sostanziale, seguita da Samsung al 18%, MSI al 14,4% e LG al 12,9%. Tuttavia, questa apparente varietà di brand maschera una realtà più complessa e potenzialmente problematica per i consumatori: praticamente tutti i monitor OLED gaming attualmente in commercio montano pannelli prodotti esclusivamente da due fornitori, Samsung Display e LG Display. Entrambe le divisioni, pur facendo parte di conglomerati più ampi, operano come entità semi-indipendenti rispetto ai brand consumer che portano lo stesso nome.
Questo duopolio solleva interrogativi legittimi sulla struttura dei prezzi nel mercato OLED. La concentrazione dell'intera supply chain in mani sudcoreane potrebbe infatti spiegare le attuali distorsioni di prezzo che rendono i monitor OLED significativamente meno competitivi rispetto alle televisioni con la stessa tecnologia. Un esempio concreto: mentre un pannello OLED da 27 pollici in formato 1440p costa oggi circa 450 dollari - certamente la metà rispetto a due anni fa - è possibile acquistare una TV OLED LG da 48 pollici a 900 dollari o un modello Sony da 55 pollici per circa 1.000 dollari.
La disparità diventa ancora più evidente considerando i formati ultrawide: i pannelli da 49 pollici in formato 32:9, pur offrendo un'immersione gaming senza precedenti e capacità multitasking eccezionali, raramente scendono sotto i 900 dollari. La densità di pixel su questi schermi è oggettivamente inferiore rispetto ai formati standard - un compromesso inevitabile data la risoluzione equivalente a due 1440p affiancati - ma il form factor resta imbattibile per chi cerca la massima espansione dell'area visiva.
Per il mercato europeo, dove i costi energetici pesano maggiormente sulle scelte d'acquisto, va sottolineato che gli OLED offrono consumi generalmente inferiori rispetto agli LCD tradizionali quando visualizzano contenuti scuri, grazie all'emissione per-pixel. Tuttavia, con contenuti principalmente chiari o interfacce produttive, il vantaggio si riduce sensibilmente. La garanzia europea di due anni rappresenta comunque un elemento rassicurante considerando i potenziali problemi di burn-in che, seppur mitigati dalle tecnologie moderne, rimangono una caratteristica intrinseca della tecnologia OLED.