Humane AI Pin è un fallimento: non funziona, bocciata da tutte le recensioni

L'anno scorso, una startup di intelligenza artificiale chiamata Humane ha raccolto ben 100 milioni di dollari per un nuovo gadget chiamato "Pin"

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a cura di Andrea Maiellano

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L'anno scorso, una startup di intelligenza artificiale chiamata Humane ha raccolto ben 100 milioni di dollari per un nuovo gadget chiamato "Pin".

Dopo mesi di attesa, sono finalmente uscite le prime recensioni e, come ci si poteva aspettare, il dispositivo da 700 dollari, che richiede anche un piano di abbonamento mensile aggiuntivo da 24 dollari, è risultato totalmente deludente.

Il Pin, difatti, sembra incapace di svolgere le funzioni di base. Come ha dichiarato David Pierce di The Verge, interagire con il dispositivo senza schermo, e montato sul bavero della camicia, è stato un vero incubo, con errori anche nella semplice lettura delle condizioni meteorologiche attuali.

Metà delle volte, seriamente, almeno la metà, non ottengo nemmeno una risposta. Il sistema semplicemente mi chiede di attendere all'infinito prima di fallire nell'esecuzione.

David Pierce

E non è stato solo The Verge a scontrarsi contro i difetti del costoso dispositivo. Wired lo ha definito "troppo ingombrante" e "troppo limitato".

Nella video recensione di Engadget è stato dichiarato che il dispositivo "non risolve nulla e fa sentire stupidi". Il The Washington Post, invece, è stato un po' più caritatevole nel suo articolo, ammettendo che "c'è un leggero barlume di un buon prodotto ma siamo di fronte a una prima iterazione troppo acerba".

In numerose occasioni il Pin ha persino fallito nel tradurre correttamente le cose, fallendo anche nella funzione principale su cui verteva tutto il marketing svolto da Humane.

In un video, non editato, di 20 minuti condiviso da Ray Wong di Inverse su X, il Pin ha cercato di inviare un messaggio a uno dei suoi contatti dopo che Wong gli ha chiesto, molto banalmente, di acquistare una copia del libro "Il Problema dei Tre Corpi".

Per chi non fosse a conoscenza di cosa sia il Pin, si tratta di un piccolo dispositivo, delle dimensioni di un iPod Shuffle, da montare sul bavero della camicia, o della giacca, tramite un supporto magnetico che funziona anche come estensione della batteria del device.

Il Pin è senza schermo, si governa con la voce e sfrutta un proiettore da 720p di risoluzione, per proiettare sulla mano dell'utente le risposte alle domande poste all'IA.

Humane, in sostanza, ha voluto realizzare un dispositivo che potesse sostituire parzialmente gli smartphone, permettendo di guardare meno lo schermo durante la giornata, senza privare l'utenza delle funzioni base svolte dalle varie app.

Il risultato finale, però, è un dispositivo da 700$ che non fa nulla, o quasi, di ciò per cui è stato progettato e che mostra che Humane ha puntato effettivamente troppo in alto rispetto alle loro capacità effettive.

Per quanto il leit motif di tutte le recensioni sia quello di trovarsi di fronte a un prodotto ancora embrionale, l'incapacità di Humane di far quadrare i conti nella realizzazione di questa prima versione del Pin, non lascia molti spiragli verso una nuova versione che possa risolvere i probelmi hardware del device.

Ora non resta che sperare che l'IA di humane venga migliorata, in maniera tale da permettere, almeno agli early adopter, di poter fruire di quello che, almeno per il momento, sembra solo un costoso decoro per il bavero della camicia.