Intel Broadwell a 14 nm, primi dettagli e le ragioni del ritardo

Intel ha illustrato qualcosa riguardo al processo produttivo a 14 nm.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Intel ha anticipato alcuni interessanti dettagli sui prossimi processori a 14 nanometri, basati su architettura Broadwell. Transistor ancora più piccoli quindi, che permetteranno a Intel di mantenere valida la legge di Moore ancora per un po'.

La produzione di massa è già cominciata in una delle fabbriche Intel, ma l'azienda sta ancora lavorando per ottenere rese produttive che siano almeno alla pari con il processo produttivo a 22 nm.  Gli ingegneri comunque confidano che per la prima metà del 2015 la produzione sarà a pieno regime.

Un ritardo del tutto comprensibile considerando la portata della sfida. Passare da transistor grandi 22 nm a 14 nm (1 nanometro = 10-9 metri significa infatti ridurre in proporzione tutti gli elementi (gate, base, connessioni). Prevedibilmente, all'inizio su un singolo wafer ci sono più transistor difettosi - questi a loro volta sono ciò che riduce la resa produttiva – ma sono problemi che si risolvono con il tempo.  

Se i transistori sono più piccoli aumenta la densità, quindi ne abbiamo di più nello stesso spazio. Anche questo per gli ingegneri è una sfida da risolvere, per esempio perché ogni transistor ha una "pinna" (fin) che interagisce con quelle adiacenti. Intel è riuscita a rendere queste pinne più alte (da 34 a 42 nm) e a ridurre la distanza tra di esse (da 60 a 42 nm), riducendo così la capacitanza generata e permettendo una corrente di controllo maggiore sul transistor stesso.

Secondo Intel questi passi avanti hanno effetti pratici molto positivi, vale a dire migliori prestazioni, meno consumo energetico e meno calore prodotto (riduzione del TDP), e di conseguenza più efficienza – vale a dire più prestazioni per watt. Passi avanti che forse non saranno sfacciatamente evidenti su un desktop, ma che potrebbero farsi notare con portatili e tablet - di certo potranno fare la differenza con i sistemi di server. Ciliegina sulla torta, il costo per transistor continua a scendere – ma non per questo dovremmo aspettarci processori più economici.

Intel ha fatto inoltre notare che rispetto alla concorrenza (TMSC e Common Platform) c'è un vantaggio sostanziale: Intel arriva in leggero ritardo, ma con transistor nei quali anche l'interconnessione è realizzata a 14 nm – dove gli altri sono invece ancora a 20 nm.

Intel riuscirà comunque a portare sul mercato qualcosa entro la fine del 2014, vale a dire i prodotti Broadwell Y (Core M), dedicati in particolare ai portatili ultrasottili e ai tablet. Oltre ai vantaggi del processo a 14 nm questi prodotti avranno anche una nuova GPU integrata che, si spera, avrà prestazioni ancora migliori di quelle attuali.