image/svg+xml
Logo Tom's Hardware
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Tom's Hardware Logo
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Forum
  • Sconti & Coupon
Offerte di Natale
Accedi a Xenforo
Immagine di Una TV economica (ma grande) può sostituire il monitor PC? Una TV economica (ma grande) può sostituire il monitor PC?...
Immagine di IKEA brucia i tempi e rende disponibili i dispositivi smart IKEA brucia i tempi e rende disponibili i dispositivi smart...

Intel perde il ricorso: multa UE da 237 milioni

Dopo oltre 15 anni di ricorsi, l’UE conferma per Intel una multa di 237 milioni per pratiche anticoncorrenziali contro AMD.

Advertisement

Avatar di Antonello Buzzi

a cura di Antonello Buzzi

Senior Editor @Tom's Hardware Italia

Pubblicato il 11/12/2025 alle 14:50

La notizia in un minuto

  • Intel deve pagare una multa definitiva di 237 milioni di euro dopo aver perso il ricorso contro la sentenza antitrust UE, concludendo una saga legale iniziata nel 2009 con un'accusa originaria di 1,06 miliardi di euro
  • La Commissione Europea aveva accusato Intel di pratiche commerciali aggressive nei primi anni 2000, utilizzando sconti condizionati e pagamenti diretti a produttori come Dell, HP e Lenovo per limitare la competitività di AMD
  • La sanzione ridotta arriva in un momento critico per Intel, che affronta difficoltà finanziarie e necessita di ingenti risorse per finanziare la propria rinascita tecnologica e i nuovi impianti produttivi

Riassunto generato con l’IA. Potrebbe non essere accurato.

Quando acquisti tramite i link sul nostro sito, potremmo guadagnare una commissione di affiliazione. Scopri di più

Intel si trova a fronteggiare una multa definitiva di 237 milioni di euro dopo aver perso il ricorso contro la sentenza antitrust dell'Unione Europea, come riportato da Reuters mercoledì scorso. La vicenda affonda le radici nei primi anni 2000, quando il colosso di Santa Clara avrebbe adottato pratiche commerciali aggressive per limitare la competitività di AMD nel mercato delle CPU x86. Quello che doveva essere un capitolo chiuso nel 2009 si è trasformato in una saga legale durata oltre quindici anni, con continui ricorsi, annullamenti e ricalcoli della sanzione originaria.

La Commissione Europea aveva inizialmente inflitto a Intel una multa record di 1,06 miliardi di euro nel maggio 2009, accusando l'azienda di aver utilizzato sconti condizionati e pagamenti diretti ai produttori OEM per ritardare o bloccare l'adozione di processori AMD. All'epoca, Intel dominava il mercato con una quota superiore all'80%, mentre AMD faticava a guadagnare terreno nonostante prodotti competitivi come gli Athlon 64 e i primi Opteron. Le pratiche contestate includevano incentivi finanziari a Dell, HP, Lenovo e altri produttori di sistemi affinché utilizzassero esclusivamente o prevalentemente CPU Intel nei loro computer.

Il percorso giudiziario ha seguito una traiettoria tortuosa. Dopo il ricorso immediato di Intel nel 2009, il Tribunale Generale dell'UE aveva confermato la decisione nel 2014. Tuttavia, nel 2017 la Corte di Giustizia europea ha ordinato un riesame della questione, ritenendo incompleta l'analisi sull'effettivo impatto anticoncorrenziale degli sconti praticati da Intel. Il punto di svolta è arrivato nel 2022, quando il Tribunale ha annullato completamente la sanzione miliardaria, criticando l'insufficienza dell'analisi economica della Commissione.

La multa originaria di 1,06 miliardi di euro si è ridotta progressivamente fino ai 237 milioni attuali, riflettendo secondo il tribunale la reale gravità e durata delle infrazioni commesse

Nel 2023-24 la Commissione ha ricalcolato la sanzione concentrandosi principalmente sui pagamenti diretti agli OEM piuttosto che sui complessi meccanismi di sconto, giungendo a una cifra di 376 milioni di euro. Mercoledì il Tribunale di Lussemburgo ha ulteriormente ridotto l'importo a 237 milioni di euro, considerandolo più proporzionato alla gravità e alla durata effettiva delle violazioni riscontrate. Per Intel, che negli ultimi anni ha affrontato difficoltà finanziarie significative con perdite trimestrali miliardarie e programmi di ristrutturazione, si tratta di un ammontare comunque gestibile rispetto alla cifra originaria.

La vicenda potrebbe non essere ancora conclusa definitivamente. Sia Intel che la Commissione Europea hanno la facoltà di presentare un ulteriore ricorso alla Corte di Giustizia dell'UE, l'istanza suprema in materia, prolungando potenzialmente la disputa per altri anni. Tuttavia, considerando che l'importo è ora ridotto a meno di un quarto della sanzione iniziale e che Intel ha già investito risorse legali considerevoli in questa battaglia, un'ulteriore escalation appare meno probabile.

Questo caso si inserisce in un contesto più ampio di interventi regolatori dell'UE nel settore tecnologico. Bruxelles ha dimostrato negli anni una posizione particolarmente assertiva contro le pratiche monopolistiche dei giganti tech, con sanzioni significative a Google per la manipolazione dei risultati di ricerca e shopping, multe ad Apple per le restrizioni dell'App Store, e imposizioni a Microsoft come la schermata di scelta del browser in Windows. Il Digital Markets Act e le normative europee su privacy e diritto alla riparazione rappresentano un approccio regolatorio che spesso contrasta con la filosofia più permissiva di altre giurisdizioni.

Dal punto di vista del mercato delle CPU, la situazione è radicalmente cambiata rispetto ai primi anni 2000. AMD ha recuperato terreno con le architetture Zen, raggiungendo quote di mercato significative sia nel segmento desktop che server. Intel, dal canto suo, ha affrontato ritardi nella transizione ai nodi produttivi avanzati e una concorrenza agguerrita sia da AMD che, nel mercato datacenter, da produttori di chip ARM custom.

Fonte dell'articolo: www.tomshardware.com

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite . Vuoi accedere?

Invia

Per commentare come utente ospite, clicca cerchi

Cliccati: 0 /

Reset

Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.

Segui questa discussione

Advertisement

Ti potrebbe interessare anche

IKEA brucia i tempi e rende disponibili i dispositivi smart
2

Hardware

IKEA brucia i tempi e rende disponibili i dispositivi smart

Di Andrea Maiellano
Una TV economica (ma grande) può sostituire il monitor PC?

Hardware

Una TV economica (ma grande) può sostituire il monitor PC?

Di Andrea Ferrario
TP-Link M8550, router 5G portatile con Wi-Fi 6E | Test & Recensione
4

Hardware

TP-Link M8550, router 5G portatile con Wi-Fi 6E | Test & Recensione

Di Marco Pedrani
Dai una marcia in più al tuo PC! Il 7800X3D a 280€ prima di Natale
2

Regali di Natale

Dai una marcia in più al tuo PC! Il 7800X3D a 280€ prima di Natale

Di Dario De Vita
100 lampadine LED, meno di 4€: il colpo di fortuna per il tuo Natale
3

Regali di Natale

100 lampadine LED, meno di 4€: il colpo di fortuna per il tuo Natale

Di Dario De Vita

Advertisement

Advertisement

Footer
Tom's Hardware Logo

 
Contatti
  • Contattaci
  • Feed RSS
Legale
  • Chi siamo
  • Privacy
  • Cookie
  • Affiliazione Commerciale
Altri link
  • Forum
Il Network 3Labs Network Logo
  • Tom's Hardware
  • SpazioGames
  • CulturaPop
  • Data4Biz
  • TechRadar
  • SosHomeGarden
  • Aibay

Tom's Hardware - Testata giornalistica associata all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana, registrata presso il Tribunale di Milano, nr. 285 del 9/9/2013 - Direttore: Andrea Ferrario

3LABS S.R.L. • Via Pietro Paleocapa 1 - Milano (MI) 20121
CF/P.IVA: 04146420965 - REA: MI - 1729249 - Capitale Sociale: 10.000 euro

© 2025 3Labs Srl. Tutti i diritti riservati.