L'UE multa i produttori di memorie per 331 milioni

Nove produttori di chip di memoria sono stati multati di 331 milioni di euro per aver fatto cartello sui prezzi tra il 1998 e il 2002. La multa sarà scontata del 10 percento per l'ammissione di colpevolezza.

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a cura di Manolo De Agostini

La Commissione Europea ha multato nove aziende produttrici di chip di memoria per aver fatto cartello sui prezzi. La somma totale che andrà nelle casse dell'UE è di 331 milioni di euro (331,273.800 per l'esattezza). Di questa indagine vi avevamo dato riscontro a febbraio (Cartello sulle memorie, UE pronta a stangarne nove).

La multa più ingente è toccata a Samsung Electronics, che dovrà pagare 145 milioni di euro. A seguire Infineon (56,7 milioni) e Hynix Semiconductor (51,5 milioni). Le altre sei aziende coinvolte sono Elpida Memory, NEC Electronics, Hitachi, Toshiba, Mitsubishi e Nanya Technology.

Micron Technology ha evitato il procedimento collaborando da subito con le autorità inquirenti e confermando l'esistenza del cartello. Tutte le multe saranno ridotte del 10% perché le aziende coinvolte si sono dichiarate colpevoli. "Ammettendo la loro partecipazione a un cartello, le aziende hanno permesso alla Commissione di concludere l'indagine e destinare le proprie risorse alla ricerca di altri cartelli", ha dichiarato il Commissario per la Competizione, Joaquin Almunia.

Il periodo a cui si riferisce questa sentenza va dal 1998 al 2002. In quel lasso di tempo le aziende citate hanno collaborato per controllare artificialmente il prezzo delle memorie DRAM sul territorio europeo e incassare più denaro. In passato anche le autorità statunitensi hanno preso decisioni di questo genere contro Samsung, Infineon e Hynix.