
a cura di Antonello Buzzi
Staff Writer
Se avete la necessità di memorizzare una grande quantità di dati, un'opzione efficace è l'acquisto di un NAS (Network Attached Storage), dispositivo progettato per archiviare enormi volumi di dati e renderli accessibili 24 ore su 24 attraverso la rete. I dati vengono conservati su hard disk specificamente progettati per un uso ininterrotto.
L'uso di hard disk tradizionali nei NAS non è consigliato poiché per queste macchine sono necessarie unità in grado di sostenere carichi di lavoro intensi, come la videosorveglianza, l'accesso continuo ai dati, il backup, l'implementazione di sistemi RAID, e così via. Qui si trova la principale differenza tra gli hard disk tradizionali e quelli progettati per i NAS: questi ultimi sono stati sviluppati per un funzionamento senza interruzioni. Nonostante siano generalmente più lenti degli hard disk standard, generano meno calore e dispongono di una quantità di memoria cache superiore, allo scopo di velocizzare le operazioni sui file.
Nella scelta di un disco rigido per NAS, ci sono alcuni fattori chiave da considerare. Innanzitutto, la capacità di archiviazione: a seconda del volume di dati che prevedete di immagazzinare, potrebbe essere necessario un disco con una capacità da pochi terabyte a decine di terabyte. Inoltre, dovreste tenere in considerazione la velocità di trasferimento dei dati, la durata stimata dell'unità e il consumo energetico.
Tra i dischi rigidi per NAS più accessibili, troviamo modelli di marchi affidabili come Western Digital e Seagate, che offrono una buona combinazione di capacità di archiviazione, velocità di trasferimento dei dati e affidabilità, ad un prezzo competitivo. Man mano che saliamo di prezzo, si trovano unità con capacità di archiviazione sempre più elevate e velocità di trasferimento dati superiori.
Ricordate: l'acquisto di un disco rigido per NAS è un investimento a lungo termine. Quindi, prendetevi il tempo per valutare attentamente le vostre esigenze prima di fare una scelta. Per aiutarvi, abbiamo preparato una guida che vi aiuterà a scegliere i migliori hard disk per NAS sul mercato, indicati sia per utenti privati che per piccole e medie imprese.
Aggiorneremo questo articolo regolarmente, così da rimanere sempre al passo coi tempi con le ultime novità sul mercato. Rispetto all'ultimo update, vista la mancanza di nuovi prodotti, abbiamo espanso la parte finale, fornendovi maggiori informazioni relativi alla scelta del prodotto più adatto alle vostre esigenze.
Come scegliere un disco per NAS
Quando si sta per acquistare un disco rigido per un sistema NAS (Network Attached Storage), è importante considerare diverse caratteristiche per garantire che l'hardware scelto risponda alle esigenze del vostro particolare caso d'uso. Ecco alcuni fattori chiave da considerare:
Tecnologia di archiviazione
La tecnologia di archiviazione dei dati rappresenta un aspetto cruciale nella scelta di un disco per NAS. A prima vista, potrebbe sembrare un dettaglio tecnico di poco conto per l'utente medio, ma la realtà è ben diversa, soprattutto alla luce degli eventi accaduti nel 2020 che hanno evidenziato l'importanza di tale parametro. Fondamentalmente, l'archiviazione dei dati sui dischi rigidi magnetici avviene attraverso due tecniche principali: l'SMR (Shingled Magnetic Recording) e la CMR (Conventional Magnetic Recording).
L'SMR è una tecnica che permette di immagazzinare una quantità di dati superiore su un disco rigido tradizionale. Questo avviene sovrapponendo parzialmente le tracce magnetiche, similmente a come le tegole sono disposte su un tetto (da cui il termine "shingled", che in inglese significa "a tegole"). Nonostante questa tecnica possa sembrare vantaggiosa dal punto di vista della capacità di storage, presenta dei limiti significativi quando si tratta di operazioni di scrittura intensiva, tipiche dell'uso in un NAS.
La CMR, d'altro canto, è una tecnica più tradizionale di registrazione dei dati, che prevede tracce magnetiche separate e non sovrapposte. Questa tecnica è tipicamente utilizzata negli hard disk destinati all'uso in un NAS, in quanto garantisce prestazioni di scrittura superiori in caso di carichi di lavoro intensi.
Ma cosa accade se si utilizza un disco con tecnologia SMR in un NAS? Nel momento in cui il NAS dovesse avviare un'operazione di scrittura di una grande quantità di dati, la velocità del sistema rischierebbe di diminuire drasticamente, fino a rendere il dispositivo praticamente inutilizzabile. Inoltre, l'uso di dischi SMR in un NAS può portare a un aumento del rischio di guasti al disco, con la conseguente possibile perdita di dati.
Nella nostra guida, tutti i dischi proposti utilizzano la tecnologia CMR, per garantire le migliori performance possibili in un sistema NAS. Tuttavia, se stai pensando di acquistare un disco per NAS da un'altra fonte, ti consigliamo di verificare attentamente le specifiche tecniche del prodotto, assicurandoti che utilizzi la tecnologia CMR (o PMR, che è essenzialmente la stessa cosa).
Capienza
Quando si tratta di scegliere un hard disk drive per NAS, la capienza del disco rappresenta un aspetto fondamentale da tenere in considerazione. Potrebbe sembrare una considerazione piuttosto ovvia, ma in realtà, determinare la capacità di storage di cui hai bisogno per le tue esigenze specifiche può richiedere una certa riflessione.
La capienza di un HDD si riferisce allo spazio di archiviazione disponibile sul disco. Questa varia notevolmente a seconda del modello, con i dischi per NAS generalmente disponibili in una gamma di capacità che va da 500 GB a 18 TB. Naturalmente, più elevata è la capienza del disco, maggiore sarà il suo costo, quindi è importante bilanciare le tue necessità di storage con il budget disponibile.
Per determinare quale capienza sia più adatta alle vostre esigenze, dovrete considerare il tipo e la quantità di dati che prevedete di archiviare sul NAS. Ad esempio, se siete intendete utilizzare il NAS principalmente per la memorizzazione di file multimediali come foto, video e musica, o per conservare i ricordi di famiglia come album fotografici digitali e video casalinghi, probabilmente non avrete bisogno di una capacità di storage estremamente elevata.
In questo caso, un paio di dischi da 4 TB potrebbero essere più che sufficienti per le vostre necessità. Questa capienza vi fornirebbe un ampio spazio per archiviare i vostri file personali e avreste ancora abbastanza spazio per aggiungere nuovi contenuti nel tempo. Tuttavia, se avete intenzione di utilizzare il NAS per scopi più intensivi, come l'hosting di un server multimediale, la gestione di un'ampia raccolta di dati o l'esecuzione di applicazioni con grandi esigenze di storage, potreste avere bisogno di optare per un disco con una capienza superiore.
Vibrazione e rumorosità
Nell'ambito dell'installazione di dischi in sistemi NAS multi-bay, un fattore importante da tenere in considerazione è quello relativo alle vibrazioni. Quando più dischi rigidi operano simultaneamente all'interno di un singolo sistema, le vibrazioni generate possono, infatti, incrementare il rischio di malfunzionamenti o addirittura di guasti hardware. Per questo motivo, diversi dischi per NAS includono specifiche funzionalità progettate per minimizzare le vibrazioni, migliorando la stabilità dell'unità e, quindi, la sua affidabilità nel tempo. Queste soluzioni tecnologiche anti-vibrazione possono variare da produttore a produttore, ma contribuiscono tutte a preservare l'integrità del dispositivo e dei dati in esso memorizzati.
Altro aspetto da valutare in fase di acquisto è la rumorosità dell'unità. Questo elemento può diventare rilevante in particolare se il NAS viene collocato in un ambiente in cui il silenzio è prezioso, come un ufficio o un soggiorno. Alcuni modelli di dischi rigidi per NAS sono progettati per offrire un funzionamento silenzioso, grazie all'implementazione di tecniche di riduzione del rumore durante le operazioni di lettura e scrittura dei dati. La scelta di un disco rigido che enfatizza un funzionamento silenzioso può quindi contribuire a creare un ambiente di lavoro o di relax più confortevole.
Consumi
Il consumo energetico è un aspetto fondamentale da tenere in considerazione quando si acquista un disco per NAS. Questi dispositivi, infatti, sono progettati per funzionare ininterrottamente, 24 ore su 24, e quindi il loro impatto sulla bolletta elettrica può essere significativo.
Quanto meno energia consuma un disco, tanto più potrai ridurre i costi operativi associati al suo funzionamento. E' importante sottolineare, però, che anche se un disco per NAS è costantemente operativo, raramente raggiungerà un consumo di 10W anche a pieno carico. Questo significa che, nonostante il consumo energetico sia un fattore da considerare, non dovrebbe essere l'unico criterio da usare per scegliere un disco per NAS.
Servizi del produttore/Garanzia
La qualità del supporto fornito dal produttore e la durata della garanzia sono due aspetti di fondamentale importanza quando si acquista un disco per NAS. Anche se questi parametri possono sembrare scontati, non devono essere mai sottovalutati, in quanto giocano un ruolo cruciale nel caso in cui si verifichino problemi o malfunzionamenti con il dispositivo.
Tutti i prodotti inclusi nella nostra guida offrono una garanzia minima di 3 anni, che è un periodo di copertura standard per questo tipo di dispositivo. Tuttavia, alcuni modelli premium come i prodotti Seagate Iron Wolf Pro, vanno oltre e offrono fino a 5 anni di garanzia. Questa copertura estesa fornisce una tranquillità ulteriore e può valere il costo aggiuntivo, soprattutto se si prevede di utilizzare il disco intensamente.
Altrettanto importante è la presenza di servizi di recupero dati offerti dal produttore. Per esempio, Seagate offre il servizio Rescue Data Recovery Service, che mette a disposizione degli utenti un team di esperti dedicato al recupero dei dati in caso di guasto del disco. Questo servizio può essere di inestimabile valore se si verificano problemi con l'unità e si rischia di perdere dati importanti. Tuttavia, è importante notare che questo servizio è disponibile solo durante il periodo di validità della garanzia dell'unità.
1. Seagate BarraCuda

Per il consumatore medio, l'inclusione della tecnologia CMR significa che si sta ottenendo un prodotto di qualità superiore rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare da un'unità entry-level. Questo fa sì che il disco BarraCuda da 1 TB (e 500 GB) diventi una scelta eccellente per chi desidera un dispositivo di archiviazione di qualità, ma senza spendere cifre esorbitanti.
2. Western Digital Red Plus

In termini di prezzo, con un costo che si aggira intorno ai 100 euro, il Red Plus da 3 TB rappresenta una soluzione di archiviazione decisamente conveniente, soprattutto se si considera il rapporto qualità/capacità/prezzo.
3. Western Digital Gold

Ma la capacità di memorizzazione non è l'unico punto di forza di questi dispositivi. La serie Gold presenta una serie di caratteristiche innovative che la distinguono da altre soluzioni sul mercato. Un esempio è l'uso dell'elio all'interno dell'unità. Questo gas nobile, meno denso dell'aria, riduce l'attrito tra i componenti interni, offrendo diversi vantaggi. In primo luogo, aiuta a proteggere i delicati componenti interni dell'hard disk, come i piatti e le testine di lettura/scrittura, da eventuali danni o usura prematura. Questo significa che, anche quando l'unità opera a piena capacità, i rischi di danneggiamenti dovuti al calore o all'attrito sono minimizzati.
Inoltre, grazie all'impiego dell'elio, si registra anche una riduzione del consumo energetico e, di conseguenza, una generazione di calore inferiore rispetto ad altre unità tradizionali. Questo non solo contribuisce a prolungare la vita utile del dispositivo, ma può anche tradursi in risparmi energetici per l'azienda.
4. Toshiba N300

In termini di efficienza energetica, il Toshiba N300 è progettato per essere economico. Consuma solo 9,6 W quando è pienamente operativo, mentre in stato di inattività (o idle) il consumo scende a un modesto 5,2 W. Questo equilibrio tra prestazioni e efficienza energetica si traduce in risparmi a lungo termine.
La rumorosità è un altro aspetto cruciale quando si parla di hard disk, soprattutto in ambienti lavorativi. Con una rumorosità dichiarata di soli 30 dB, il Toshiba N300 è relativamente silenzioso, minimizzando le distrazioni nell'ambiente circostante.
5. Western Digital SA500

Se la rumorosità è una vostra preoccupazione e siete alla ricerca di una soluzione silenziosa, potreste voler considerare l'acquisto di un'unità a stato solido o SSD. Gli SSD, a differenza degli HDD, non hanno parti mobili, il che significa che operano in totale silenzio. In particolare, il modello SATA SA500 di Western Digital rappresenta una scelta eccellente in questo segmento. Offre ottime prestazioni e una durata notevole, il tutto con l'assenza totale di rumore.
Tuttavia, è importante notare che, nonostante le molte virtù degli SSD, non sono esenti da svantaggi. Una delle preoccupazioni principali è la loro durata nel tempo con scritture continue, in particolare in contesti come NAS dove i dati sono frequentemente scritti e riscritti. Di conseguenza, non consigliamo l'uso di SSD come il SA500 per archiviare file estremamente importanti o dati critici senza adeguate misure di backup.
6. Seagate IronWolf

Uno degli aspetti più allettanti del Seagate IronWolf è la sua elevata capacità di archiviazione. Proponendovi il modello da 10 TB, avrete a disposizione una vasta quantità di spazio, ideale per conservare una mole significativa di dati, da file documentali a materiali multimediali di grande dimensione. In termini di prestazioni, il Seagate IronWolf non delude. Con una velocità di trasferimento dati che può raggiungere i 210 MB/s, garantisce tempi di accesso rapidi e un'esperienza utente fluida, anche quando si accedono contemporaneamente a grandi volumi di dati.
Oltre alle prestazioni, anche l'efficienza energetica del Seagate IronWolf merita una menzione. Consuma al massimo 7,8 W durante le operazioni più intense, mentre in stato di idle (o inattivo) il consumo scende a 5 W. Ancora più impressionante è il suo consumo in modalità di sospensione, che è di soli 0,8 W. Questa efficienza energetica non solo consente di risparmiare sulle bollette elettriche, ma contribuisce anche a prolungare la vita dell'unità, poiché un minor consumo di energia significa generalmente minori temperature operative, e di conseguenza un'usura minore nel tempo.
7. Seagate IronWolf Pro

Il modello da 16 TB, nel formato da 3,5 pollici, supporta un carico di lavoro di 300 TB/anno e ha un consumo massimo di 7,6 W, di 5 W in idle e di 1 W in sospensione. I piatti girano a 7200 RPM (la rumorosità massima è di 32 dB), mentre la velocità di trasferimento dati arriva a 255 MB/s. Questo disco può essere sistemato in NAS fino a 24 bay (alloggiamenti).