L'overclocker canadese SaltyCroissant è riuscito a spingere le memorie DDR5 oltre la soglia psicologica dei 13.000 MT/s, un risultato che fino a poco tempo fa sembrava fantascienza. Questa impresa rappresenta un salto quantico rispetto agli standard JEDEC delle memorie DDR5, che si fermano a 4.800 MT/s, dimostrando come l'ingegno umano possa moltiplicare per oltre 2,7 volte le prestazioni teoriche di un componente.
La ricetta del successo: hardware d'élite e azoto liquido
Il record ufficiale di 12.920,2 MT/s è stato raggiunto grazie a una combinazione di componenti selezionati con cura maniacale. Al centro del setup troviamo la scheda madre Gigabyte Z890 AORUS Tachyon ICE, una piattaforma progettata specificamente per l'overclocking estremo che monta solo due slot DDR5 DIMM per massimizzare le prestazioni. Questa motherboard aveva già dimostrato il suo potenziale lo scorso marzo, quando aveva toccato i 12.726 MT/s, ma superare la barriera dei 13.000 MT/s ha richiesto mesi di perfezionamenti e tentativi.
Il processore scelto per l'impresa è stato l'Intel Core Ultra 7 265K, abbinato alle memorie Corsair DDR5 Vengeance, il tutto raffreddato da contenitori di azoto liquido posizionati strategicamente sulla parte superiore della scheda madre. Questa configurazione estrema ha permesso di raggiungere temperature operative impossibili da ottenere con sistemi di raffreddamento convenzionali.
Un lavoro di squadra tra giganti dell'overclocking
Dietro questo record non c'è solo il talento di SaltyCroissant, ma una collaborazione tra alcune delle menti più brillanti del settore. Il progetto ha visto la partecipazione di figure leggendarie come HiCookie di Gigabyte, Sofos di Corsair e Splave, creando un dream team dell'overclocking estremo. Questa sinergia tra produttori e overclocker dimostra come l'innovazione nasca spesso dalla collaborazione tra expertise diverse.
Il risultato ufficiale ha permesso di battere il precedente record di 12.872,2 MT/s stabilito sulla scheda madre ASUS ROG Maximus Z890 APEX, ma le ambizioni del team non si sono fermate qui.
Il prezzo della velocità: timing estremi per prestazioni record
Per raggiungere vette così elevate, ogni overclocker sa che bisogna accettare dei compromessi. Nel caso specifico, SaltyCroissant è riuscito a toccare informalmente i 13.020 MT/s (6.510 MHz), ma a un costo significativo in termini di latenze. I timing utilizzati - CL68 con configurazione 128-128-256-1500-2T - sono lontani anni luce da quelli che un utente normale utilizzerebbe per le applicazioni quotidiane.
Questi parametri estremi rendono la configurazione inutilizzabile per un uso pratico, ma rappresentano la punta di diamante di quello che è tecnicamente possibile ottenere dalle memorie DDR5 attuali. È come paragonare una Formula 1 a un'auto stradale: entrambe hanno quattro ruote, ma gli obiettivi sono completamente diversi.
Lo sguardo al futuro: verso il CAMM2
Mentre gli overclocker continuano a spingere i limiti delle DDR5 tradizionali, Gigabyte sta già guardando avanti. Al Computex di quest'anno, l'azienda ha mostrato una versione della Z890 AORUS Tachyon ICE con supporto CAMM2, il nuovo standard di memoria che promette frequenze ancora più elevate. Sebbene l'adozione mainstream del CAMM2 sia ancora lontana, le schede madri orientate all'overclocking potrebbero essere le prime a sfruttare questo nuovo standard per stabilire record ancora più impressionanti.