Puntare su Open Office, per il Comune di Bologna, si sta dimostrando una scommessa vincente. I 3600 PC della municipalità avevano bisogno di nuove licenze Microsoft Office, ma i 300 euro di listino per unità avrebbero appesantito troppo i bilanci.
Nuovi uffici del Comune di Bologna
Ecco quindi la scelta alternativa del capoluogo felsineo: avviare la migrazione a OpenOffice 2.4.2 e investire su costi di formazione. Massimo Carnevali, responsabile ICT del Comune, ha spiegato che sono stati previsti 80mila euro, in due anni, per formare i dipendenti comunali.
Il semplice passaggio a Open Office consentirà di ridurre la spesa licenziataria dai 580mila euro del 2006 ai 400mila del 2010. Dopodiché, nei prossimi anni, si passerà alla piattaforma Linux: ovviamente si tratterà di una migrazione più difficile, ma comunque affrontabile.