Preparare l'hard disk
Passare a Linux è più semplice di quanto si possa immaginare.
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a cura di Tom's Hardware
In sintesi
Call of Duty Warzone è il nuovo interprete della battle royale che vuole sfidare Fortnite e Apex Legends su un nuovo terreno di scontro.
Preparare l'hard disk
Passaggio 4 di 7, parte A
Prima di tutto bisogna fare spazio al nuovo sistema operativo e alle relative partizioni che andranno create. L'installazione propone alcune semplici opzioni, da scegliere in base ai dati già presenti sul disco. Selezionate "Manuale" e poi "Avanti".
Ubuntu: analisi dell'hard disk. - Clicca per ingrandire.
Nota: se volete installare Ubuntu su un secondo hard disk, e tenere Windows sul primo, seguite le istruzioni per un hard disk nuovo.
- Passo 4/A: per dischi completamente occupati da partizioni Windows
- Passo 4/B: per dischi nuovi e completamente liberi
- Passo 4/C: per dischi con partizioni Windows e spazio non partizionato.
Passo 4/A. Se l'hard disk è del tutto occupato da partizioni Windows, selezionatene una e cliccate su "Modifica Partizione".
Ubuntu: creazione e selezione delle partizioni. - Clicca per ingrandire.
Decidete le nuove dimensioni della partizione Windows (in megabytes) e selezionate "non usare la partizione", poi cliccate su OK. Se, per esempio, avete un HDD da 60 GB, potete decidere di ridurre la partizione Windows a 30 GB, tenendo l'altra metà per Ubuntu.
Ubuntu: creazione e selezione delle partizioni. - Clicca per ingrandire.
Dovrete confermare le vostre scelte nella finestra successiva. Assicuratevi che sia tutto corretto, prima di andare avanti.
Ubuntu: messaggio di conferma. - Clicca per ingrandire.
Voto Recensione di Call of Duty Warzone - PS4
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Il Gulag è un’ottima implementazione della modalità Scontro
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- Il sistema di contratti contrasta la staticità
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- Le abilità del singolo contano più della fortuna
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- Malloppo è una gradita aggiunta al pacchetto
Contro
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- Restano dubbi sulla capacità del meta di evolversi con maggiore frequenza
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- Al momento a livello tecnico il gioco non è nella sua forma migliore, soprattutto nella gestione dell’audio dei passi e degli spari
Commento
Call of Duty Warzone non riscrive totalmente le regole dei battle royale ma a suo modo se ne distanzia a sufficienza da risultare piacevole anche a un pubblico che non era del tutto coinvolto da ciò che offriva prima il mercato. Il modo in cui limita la casualità del bottino, semplifica l'uso e la necessità dell'inventario e integra un sistema a obiettivi aiuta a ridurre gli eccessivi tempi morti che passano tra l'azione e la ricerca e gestione di loot. Warzone cerca di mettere al centro dell'esperienza le abilità del singolo nello sparare mantenendo consistenza tra ogni modalità di gioco in Modern Warfare. L'unico risvolto negativo a lungo termine dell'uso di classi personalizzate è che ciò potrebbe influenzare troppo il meta a tal punto da renderlo poco interessante e vario. La partita per essere il miglior battle royale si gioca però nel tempo e visto il supporto che non è mai mancato a giochi come Call of Duty, Warzone può migliorare ulteriormente nei prossimi mesi ed essere bilanciato periodicamente per mantenersi interessante. Se Infinity Ward saprà affinare il netcode, ricalibrare l’audio in favore di un’esperienza più immersiva e proporre nuovi contenuti, allora Warzone potrà dire la sua nei confronti di Fortnite e Apex Legends.