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a cura di Manolo De Agostini

Diversi mesi, alcuni sviluppatori avevano dichiarato di non essersi allontani da PlayStation 3 a causa degli eccessivi costi di produzione e alcune difficoltà riscontrate in fase di programmazione. A smentire queste affermazioni è Phil Harrison, Presidente di Sony Worldwide Studios.

Harrison ha comparato il tutto con la PlayStation 2, dichiarando che il sistema di nuova generazione non solo sarà più semplice da programmare, ma assicurerà anche dei costi inferiori. La PS2, a differenza della PSone, non offriva agli sviluppatori un'ampia gamma di librerie software, elemento che scatenò reazioni differenti e risultati, spesso e volentieri, al di sotto delle aspettative.

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Con il chip Cell di PS3, le cose saranno "completamente differenti". Questa volta, i programmatori non avranno più bisogno di sviluppare tecniche speciali, dovranno solamente conoscere i "linguaggi di programmazione comuni"; questo richiederà un processo di codificazione nettamente inferiore.

Harrison ha infine concluso ribadendo il concetto: "La PlayStation 3 è, definitivamente, più facile e meno dispendiosa da programmare, in relazione allo stesso tempo impiegato su PS2".