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a cura di Manolo De Agostini

Un brevetto può mettere i bastoni tra le ruote a molte società, specie se la detentrice agisce in maniera risoluta e convinta. Questo è quanto accaduto tra società American Video Graphics (AVG) e diversi pesci grossi dell'industria.

Ultima società a "sviare" un processo è Atari, che si è accordata finanziariamente lo scorso ottobre con AVG, come rivela la pubblicazione dei suoi ultimi risultati. Per 300.000 dollari, l'editore, oltre alla sospensione dei processi, ha così acquisito il diritto di utilizzare un brevetto depositato nel 1987 da AVG, relativo ad una visualizzazione che permette rotazioni di camera e zoom in un universo in tre dimensioni. Nel contesto del videogioco, questo brevetto dalla definizione molto ampia è applicato a molti giochi 3D ed AVG non aveva dunque esitato, nell'agosto 2004, ad attaccare tutto i pesci grossi dell'industria: la maggior parte editori (EA, Take Two, Ubi, Activision, Square Enix ed alcuni altri), i tre produttori per le loro console (Sony, Microsoft, Nintendo), e i fabbricanti di hardware (Intel, ATI) per le loro schede ed altre unità di elaborazione.

Secondo un giurista interrogato da Gamasutra, che riferisce l'informazione, tutti i casi dovrebbero essere stati risolti, ma rari sono gli editori che hanno evocato con precisione la somma spesa per sistemare il tutto. Meno loquaci invece per quanto riguarda i produttori di hardware: ATI, ad esempio, avrebbe recentemente messo da parte 8,6 milioni di dollari per i negoziati ma senza raggiungere un accordo ufficiale per il momento. AVG sembra avere buone argomentazioni a quanto pare...