Nintendo si prende il diritto di "brickare" le console per "uso non autorizzato"

Nintendo aggiorna i Termini di Servizio con un severo avvertimento contro l'uso non autorizzato, per contrastare emulazione e pirateria.

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a cura di Andrea Maiellano

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La lotta di Nintendo contro le violazioni dei diritti d'autore si intensifica con un aggiornamento dell'accordo degli account Nintendo che introduce nuove e più severe misure contro l'emulazione e la pirateria. Tutti i possessori di un account Nintendo hanno ricevuto nelle ultime ore una notifica via email che li rimanda alle nuove condizioni, in cui spiccano modifiche sostanziali relative all'utilizzo dei prodotti digitali. La mossa arriva in un momento strategico, poco prima del lancio dell'atteso Switch 2, e rappresenta l'ultimo capitolo di una campagna sempre più aggressiva contro l'uso non autorizzato dei contenuti dell'azienda giapponese.

Le nuove clausole specificano che i prodotti digitali sono "concessi in licenza esclusivamente per uso personale e non commerciale" e avvertono che qualsiasi "uso non autorizzato può rendere il prodotto digitale inutilizzabile". La formulazione per gli account statunitensi è ancora più esplicita, menzionando che Nintendo potrebbe rendere "i servizi dell'account Nintendo e/o il dispositivo Nintendo applicabile permanentemente inutilizzabili in tutto o in parte" in caso di violazioni. Un linguaggio che rappresenta un inasprimento significativo rispetto alla versione precedente dell'accordo, in vigore dall'aprile 2021.

L'aggiornamento stabilisce inoltre che i prodotti digitali "non devono essere utilizzati per nessun altro scopo" al di fuori dell'uso personale. In particolare, senza il consenso scritto di Nintendo, gli utenti non possono "noleggiare né affittare prodotti digitali, né sublicenziare, pubblicare, copiare, modificare, adattare, tradurre, decodificare, decompilare o disassemblare alcuna parte dei prodotti digitali", se non espressamente consentito dalla legge applicabile.

Parallelamente all'aggiornamento dell'accordo utente, Nintendo ha modificato anche la sua politica sulla privacy in vista del lancio di Switch 2. La novità più rilevante riguarda la possibilità per l'azienda di registrare video e chat vocali memorizzati sulla console per un periodo limitato, previo consenso dell'utente. Questa funzionalità è pensata per contrastare "linguaggio o comportamenti che potrebbero violare le leggi applicabili", consentendo a Nintendo di rivedere gli ultimi tre minuti di filmato registrato.

La misura è presentata come necessaria per garantire un "ambiente online sicuro e adatto alle famiglie", in particolare in vista dell'introduzione della funzione Game Chat su Switch 2, che permetterà ai giocatori di effettuare videochiamate durante le sessioni di gioco. Si tratta di un cambiamento importante nella politica di monitoraggio dell'azienda, che ora potrà avere accesso a contenuti generati dagli utenti in tempo reale.

In un aggiornamento delle ultime ore, Nintendo ha precisato che "tutte le registrazioni sono altrimenti archiviate privatamente sul dispositivo e nessuna registrazione viene inviata a Nintendo finché non viene presentata una segnalazione". Una chiarificazione importante che punta a rassicurare gli utenti sul fatto che i loro contenuti non vengono monitorati continuamente, ma solo in caso di segnalazioni specifiche.

Questi cambiamenti nelle politiche aziendali si inseriscono in un contesto più ampio di iniziative legali contro la pirateria. Solo lo scorso marzo, Nintendo ha ottenuto una vittoria legale contro Dstorage, società francese di file-sharing, definendola "significativa per l'intera industria dei videogiochi". L'azione seguiva una serie di mosse contro la pirateria, tra cui la chiusura dell'emulatore Switch Yuzu e una causa contro uno streamer che trasmetteva regolarmente copie piratate di giochi Nintendo prima della loro uscita ufficiale.

Le reazioni della community di giocatori sono state contrastanti. Se da un lato molti riconoscono la legittimità di Nintendo nel proteggere la propria proprietà intellettuale, dall'altro cresce la preoccupazione per il livello di controllo che l'azienda potrebbe esercitare sui dispositivi acquistati dagli utenti, oltre a realizzare, ancora una volta, che i prodotti digitali non sono, e non saranno mai, di nostra proprietà.

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21 Commenti

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a siiiii ?? allora rimane la sullo scaffale, non sono un pirata ma ste cose qua che non posso fare quello che voglio con una console pagata profumatamente non mi piace bye bye nintendo hai perso un tuo gran cliente dai tempi del NES.....
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Nessun problema, tanto è facile emulare le sue console. Così si risparmiano pure i soldi dell'hardware
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Comprate da un monopolista e vi metterete al suo servizio.
Ma il mondo è pieno zeppo di stolti che vedono solo il vantaggio del momento, guidati dalle emozioni.
I monopolisti ringraziano.
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L'ultima console della Nintendo che comprai fu la Super Nintendo e c'erano ancora le Lire...
Quando la mettono cosi è sempre un piacere se falliscono, dispiace solo per i dipendenti.
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Sempre odiata Nintendo, questo conferma
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Per tutti gli indignati1!1!1 da 4 soldi nei commenti, è dai tempi di PS3 e Xbox 360 che possono farlo (e lo fanno). Vi siete svegliati nel 2025 o cosa?
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si sta uccidendo da sola
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Ragazzi se comprate la console e la usate per quello che è nata e cioè giocare con i suoi giochi acquistati regolarmente nessuno vi potrà mai dire o fare nulla. Ma voi sarete i soliti 4 arraffapolli lamentosi della domenica che vogliono la moglie ubriaca e la botte piena. La pirateria non è legale da decenni o ve ne siete accorti solo ora? Non comprate e basta, non ci vuole molto.
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emulate su android o su pc ... su nintendo o su playstation giochi nintendo o playstation
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Boh, a questo punto tanto vale piratare e emulare su PC. Almeno i soldi spesi non rischiano di essere brickati da nintendo .... direi che se le cercano, eh?
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Divertitevi a giocare super Mario per la 30esima volta, a sto giro rimane pure dove e la console. Finché la gente ci va dietro loro faranno come vorranno.
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Queste politiche assurde... Se l'hardware lo hai comprato funzionante ti puoi immaginare se in Europa è legale bloccare una console da remoto di qualcun'altra. Non importa che lo scrivi sull'eula oppure no. Questo fa si che il principio di proprietà che venga meno... Di conseguenza la clausola nell'EULA è inapplicabile anche se accettata. Se vogliono fare così che la noleggino. Ancora meno legale richiedermi di salvare filmati o registrazioni se non strettamente necessario (e non può esserlo )
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Grandi, stanateli tutti sti ladroni!!!
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probabilmente, come per le stampanti, le console vengono vendute in perdita o in pareggio poi è il business dei giochi che porta il guadagno.
quello che credo non possono fare è vendermi un bene e imporre anche come utilizzarlo, quando ne divento possessore ne faccio ciò che voglio!
e credo che nemmeno la minaccia di brikkarla sia molto lecita, sono le autorità preposte che devono stabilire che io ho commesso un reato altrimenti si va verso l' anarchia
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