Il mercato della tecnologia consumer si trova davanti a un paradosso affascinante quanto inquietante: mentre le aziende tech promettono di connettere il mondo, creano dispositivi che potrebbero invece isolarci ulteriormente dalla realtà. Il progetto Dipal D1, recentemente lanciato su Kickstarter, rappresenta forse l'esempio più eclatante di questa contraddizione, trasformando l'assistente virtuale in una compagna digitale personalizzabile racchiusa in una capsula futuristica.
La campagna di crowdfunding ha superato il traguardo iniziale di circa 9.700 dollari in pochi minuti dal lancio, testimoniando un interesse che va ben oltre la semplice curiosità tecnologica. Al momento della stesura di questo articolo, il progetto ha raccolto oltre 130.000 dollari, equivalenti alla vendita di circa 210 unità di quello che gli sviluppatori definiscono un "assistente AI di nuova generazione".
Il dispositivo si presenta come un piccolo pod dotato di schermo OLED curvo, all'interno del quale viene proiettata Pearl, un'assistente virtuale dall'aspetto anime in grafica tridimensionale. La tecnologia di eye-tracking permette non solo di creare sfondi 3D più dettagliati, ma anche di far muovere dinamicamente il personaggio virtuale in base alla posizione dello sguardo dell'utente. Per chi preferisce la portabilità, esiste una versione mobile che si collega allo smartphone.
Personalizzazione estrema e archetipi narrativi
Il vero punto di forza del Dipal D1 risiede nelle possibilità di customizzazione. Gli utenti possono importare asset 3D per modificare l'ambiente circostante Pearl o cambiarne completamente l'aspetto. Ma è la personalizzazione del carattere a rivelare le vere intenzioni del progetto: gli sviluppatori promettono di poter scegliere tra diversi archetipi anime, dalla "tsundere compagna di classe che ti sprona a essere produttivo", fino alla più controversa "yandere che è... un po' troppo interessata a te"... e non approfondiamo oltre.
Il modello base D1se, con display piatto, richiede un contributo minimo di 379 dollari, mentre la versione flagship con schermo OLED curvo e base ispirata ai mech raggiunge i 618 dollari. In sviluppo dal 2022, il progetto si distingue da precedenti tentativi simili come il CODE27 Character Livehouse di SyBran proprio per l'approccio immersivo del display curvo.
C'è da dire, però, che è proprio nella dimostrazione delle funzionalità che emergono le problematiche più significative del progetto. Il video promozionale mostra come utilizzare la tecnologia di eye-tracking guardando sotto la maglietta e la gonna di Pearl, presentando questa interazione come parte integrante delle funzioni del dispositivo. I controlli touch permettono poi di "colpire" il personaggio virtuale, che reagisce proteggendosi, in quello che viene descritto come un comportamento realistico.
Il trailer ufficiale del progetto è prodotto professionalmente e vende efficacemente la fantasia di una compagna digitale che si colloca tra un assistente personale che ricorda ciò che dimentichiamo e un supporto emotivo AI completamente personalizzabile. La possibilità di sincronizzare l'assistente virtuale con la smart home e insegnarle movimenti di danza aggiunge un tocco di leggerezza tecnologica a quella che rimane una proposta commerciale complessa.
Il successo immediato della campagna Kickstarter di Dipal solleva interrogativi profondi su cosa stiano effettivamente vendendo questi dispositivi: si tratta davvero di assistenti AI innocui e carini, o piuttosto di una commercializzazione sofisticata dei nostri bisogni emotivi? Lasciamo a voi la risposta.