Rambus scampa la multa, patto con l'UE

Rambus raggiunge un accordo con la Commissione Europea per risolvere un caso potenzialmente scottante in cui era accusata di abuso di posizione dominante.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Rambus ha annunciato di aver raggiunto un accordo provvisorio con la Commissione Europea per risolvere un caso pendente tra le parti.

Nel 2007 la Commissione aveva inviato uno Statement of Objections contro Rambus, in cui si accusava l'azienda di aver infranto l'articolo 82 del trattato della Comunità Europea per abuso di posizione dominante nel mercato delle DRAM.

Secondo la Commissione, Rambus aveva adottato intenzionalmente una condotta ingannevole nella procedura della creazione degli standard, ad esempio non divulgando l'esistenza di brevetti rivendicati, in seguito, come importanti per gli standard adottati. Secondo la Commissione, perciò, Rambus abusava della sua posizione, richiedendo royalty per usare questi brevetti ai membri della JEDEC.

Con il patto di non indagare oltre e non arrivare a multe, l'UE ha proposto a Rambus di offrire licenze per un massimo di 5 anni con royalty all'1,5 percento per le memorie DDR2, DDR3, GDDR3 e GDDR4.

I detentori delle licenze che venderanno meno del 10% di prodotti DRAM nei vecchi tipi SDR e DDR godranno, inoltre, di una sospensione delle royalty. Rambus offrirà licenze sui controller SDR con un tasso massimo per cinque anni dell' 1.5% fino ad aprile 2010, scendendo all'1% subito dopo e del 2,65% per unità, per i controller DDR, DDR2, DDR3, GDDR3 e GDDR4 fino ad aprile 2010, scendendo in seguito al 2%.

L'impegno di Rambus a offrire le licenze ai suddetti prezzi sarà valido per un periodo di cinque anni a decorrere dalla data di adozione della decisione. I tassi descritti sono applicabili solo alle vendite future. Le parti interessate possono presentare osservazioni entro un mese a decorrere dalla data di pubblicazione. Dopo il test di mercato, la Commissione potrà decidere di adottare una decisione ai sensi dell'articolo 9 (1) del regolamento 1/2003, rendendo gli impegni giuridicamente vincolanti per Rambus.