Chrome OS, un sistema super sicuro
Per quanto abbiamo potuto vedere con Chrome OS tutto è una pagina web. In effetti chiamare "applicazione" un collegamento a YouTube o Google Maps significa dare un significato del tutto diverso al termine, rispetto a come lo abbiamo usato fino ad ora. Forse dovremmo parlare di "web app", o forse dovremmo accettare il punto di vista di Google, e concordare sul fatto che tutto andrà in Rete, e che si tratta solo di una questione di tempo.
Comunque la vediate il concetto di applicazione cambierà in futuro, così come quello di software, di rete, di nuvola e tutto il resto. Per quanto riguarda Chrome OS, chi è interessato dovrebbe approfondire il relativo plug-in per l'esecuzione di codice binario, e cioè Native Client (NaCl). Ne abbiamo parlato tempo fa, quando ancora un sistema operativo marchiato Google era appena un'ipotesi (Google sfida ActiveX con Native Client e Chrome e Native Client spremono i processori).
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Native Client è un ambiente per l'esecuzione di codice, che funziona dentro a una sandbox, esattamente come tutti i processi di Chrome. Questa scelta offre una maggiore stabilità, perché se qualcosa va in crash, il browser continua a funzionare e si blocca solo la relativa scheda (almeno in teoria).
La tecnica della sandbox inoltre aiuta ad aumentare notevolmente la sicurezza del sistema (Chrome, la sicurezza del browser di Google). Un eventuale attacco resterà confinato dentro alla sandbox - sempre in teoria.
In ogni caso questo sistema rende Chrome OS piuttosto sicuro, e Google ha voluto sottolineare questo aspetto con un video.
NaCL non è ancora abilitato nella versione standard di Chrome OS (ma lo è in quella per sviluppatori). Il Cr-48 ha quindi ancora delle potenzialità inespresse, che vedremo in futuro. Trattandosi di un "primo assaggio" del sistema operativo, attendiamo con entusiasmo l'integrazione completa di questo interessante elemento.
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