HKC Co. LTD, produttore cinese di display, ha annunciato il lancio per il 2026 del M10 Ultra, un monitor da 32 pollici con risoluzione 4K che implementa per la prima volta al mondo la tecnologia RGB Mini LED. Si tratta di un'anticipazione che ha colto di sorpresa il settore, battendo sul tempo colossi come Samsung, LG e Sony nell'introduzione di questa innovazione destinata a ridefinire gli standard di accuratezza cromatica e controllo della retroilluminazione.
La tecnologia RGB Mini LED rappresenta l'evoluzione naturale dell'attuale generazione Mini LED, già adottata su monitor di fascia alta e TV premium. Mentre i pannelli Mini LED tradizionali utilizzano LED bianchi miniaturizzati per la retroilluminazione con controllo locale delle zone di oscuramento, la variante RGB introduce diodi che emettono direttamente luce colorata. Questo approccio permette quello che HKC definisce nel comunicato stampa cinese "controllo simultaneo di luce e colore", in netto contrasto con il "singolo controllo della luce" dei sistemi Mini LED convenzionali.
Il vero punto di forza del M10 Ultra risiede nel suo sistema di retroilluminazione composto da ben 4.788 zone di controllo indipendenti. Si tratta di una cifra impressionante che supera di gran lunga anche i monitor Mini LED più avanzati attualmente sul mercato, dove difficilmente si superano le 2.500 zone. Questa granularità nel controllo consente teoricamente di ottenere neri più profondi, picchi di luminosità più precisi e transizioni graduali praticamente prive di blooming, il fastidioso alone luminoso che affligge ancora molti display con retroilluminazione locale.
La distinzione tra RGB Mini LED e Micro LED è fondamentale per comprendere il posizionamento del monitor HKC. Mentre il Micro LED è una tecnologia completamente diversa basata su LED auto-emissivi microscopici che eliminano del tutto la retroilluminazione separata (simile all'OLED ma con LED inorganici), l'RGB Mini LED mantiene una struttura stratificata con pannello LCD e retroilluminazione, semplicemente evolvendola con diodi RGB invece che bianchi. Questa soluzione offre un compromesso interessante tra costo di produzione, luminosità di picco e fedeltà cromatica.
L'annuncio di HKC rappresenta una mossa audace per un marchio che, pur presente nel mercato asiatico, non gode della stessa riconoscibilità globale di produttori come ASUS, Dell o BenQ. Anticipare i giganti del settore nell'introduzione di una tecnologia di display così promettente potrebbe consentire all'azienda cinese di guadagnare visibilità presso gli appassionati di tecnologia e i professionisti della grafica digitale, segmenti particolarmente sensibili all'accuratezza cromatica.
La finestra di lancio indicata per il 2026 lascia intendere che la tecnologia RGB Mini LED necessita ancora di sviluppo e ottimizzazione prima della produzione di massa. Non sono stati comunicati dettagli su prezzo o disponibilità geografica, ma considerando la complessità del sistema di retroilluminazione e il numero elevato di zone di controllo, è lecito attendersi un posizionamento premium, probabilmente nell'ordine di diverse migliaia di euro per il mercato europeo. Resta da vedere se altri produttori seguiranno rapidamente l'esempio di HKC o se preferiranno concentrarsi sullo sviluppo del Micro LED puro, tecnologia ancora più avanzata ma anche sensibilmente più costosa da implementare su schermi di queste dimensioni.