Red Hat, scetticismo sui piani open di Microsoft

Red Hat si è mostrata molto scettica sulle promesse “open” fatte da Microsoft.

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a cura di Vincenzo Ciaglia

La svolta Open Source di Microsoft haacceso il dibattito nell'industria software. Michael Cunningham,vice presidente Red Hat, si è mostrato molto scettico sulletante promesse fatte dall'azienda di Bill Gates. Allo stessomodo della Commissione Europea, Cunningham crede che una verae propria svolta all'interno di Microsoft sia molto improbabile.

Secondo Cunningham, Microsoftdovrebbe concentrarsi su tre aree principali per dimostrare lalegittimità delle sue dichiarazioni. In pratica devesupportare il formato OpenDocument, permettere di utilizzare i suoiprotocolli all'interno di applicazioni open-source ed infinemantenere la promessa di non denunciare alcun sviluppatore nel casoin cui voglia utilizzare il suo codice per applicazioni open-source.

"Invece di offrire la possibilitàdi utilizzare gran parte delle informazioni sui suoi protocolli inmodo completamente incompatibile con la GPL, Microsoft dovrebbeestendere la sua Open Specification Promise a tutte le informazionidi interoperabilità legate ai suoi prodotti high-volume.Tutto ciò al posto delle sue solite intenzioni di bloccare iclienti all'interno dei suoi prodotti monopolistici e far fuori laconcorrenza con accuse di violazione di brevetti software".

Lo scetticismo Red Hat non sorprendegli esperti, visto che Microsoft ha più volte rifiutato dilavorare sull'interoperabilità con il famoso distributoreLinux americano. In pratica, secondo Red Hat, Microsoft dovrebbepermettere agli sviluppatori di utilizzare tutti i suoi protocolliall'interno delle loro applicazioni – commerciali e non – senzaalcun accordo sui brevetti software e le proprietàintellettuali. Cosa che attualmente, purtroppo, non accade.