Risultati Benchmark: tempi di avvio

Recensione - Test delle ultime versioni di Internet Explorer, Firefox, Chrome, Opera e Safari.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Risultati Benchmark: tempi di avvio

I test sui tempi di avvio sono stati completamente rivisti. Non usiamo più siti web e cronometro. Le pagine di test sono ora ubicate su un server web locale insieme a JSGameBench e ai test sul caricamento delle pagine. I nuovi benchmark di avvio sono una versione altamente modificata dei nostri script dedicati al tempo di caricamento delle pagine.

Singola scheda

Google.com è ancora la nostra pagina di riferimento nel test sull'avvio con una scheda.

Apple Safari ottiene la leadership. Microsoft Internet Explorer 9 è secondo, seguito da Firefox 7 in terza posizione. Opera 11.51 finisce in quarta posizione, mentre Chrome 14 è ultimo.

Questa è la prima e ultima volta che perderemo tempo con l'avvio di un'unica scheda usando il nostro nuovo metodo di test. Tutti i punteggi sono all'interno di un decimo di secondo, un distacco troppo ridotto per contare qualcosa. Ciò che non avevamo realizzato quando usavamo un cronometro e osservavamo il caricamento era che l'animazione di apertura del browser impiegava più tempo a caricarsi della pagina stessa! Il test con l'avvio a otto schede dovrebbe rivelarsi più significativo.

Otto schede

Poiché i nuovi test sul tempo di avvio sono basati sui nostri timer relativi al caricamento della pagina, abbiamo deciso di usare le stesse pagine. Tra i siti usati trovate Google, YouTube, Yahoo!, Amazon, Wikipedia, eBay, Craigslist, e The Huffington Post.

Chrome è leader nel tempo di avvio con otto schede aperte, e completa l'operazione in poco più di due secondi. Opera ottiene la seconda posizione con un tempo di 2,7 secondi. IE9 è terzo con poco più di tre secondi, mentre Firefox 7 è quarto a 4,6 secondi. Safari chiude ultimo con quasi nove secondi.

I tempi di caricamento con una singola scheda sono così insignificanti che non vale nemmeno la pena di tenerne conto, quindi la vittoria va a Google Chrome.